In fondo il dissenso è normale perché la valutazione è soggettiva: i criteri sono relativamente oggettivi ma ognuno sceglie quello a cui dare più importanza; alla fine si ha una parvenza di oggettività di giudizio quando il consenso comune della maggioranza della critica e del pubblico si ritrova sulla qualità di una data opera.
Edit: e questo ovviamente non significa che il consenso di pubblico e critica sia da considerare come un Verbo. Abbiamo tutti il diritto di sceglierci i nostri capolavori e di snobbare quelli ufficiali, a patto che la scelta sia ragionata e non soltanto anticonformista.
A me, ad esempio, la Gioconda piace: è uno dei primi quadri di cui non si conosca con certezza l'oggetto, nel senso che non si potrà mai sapere quale sentimento provi la donna ritratta, e questo grazie alla maestria di Leonardo.
Di contro, preferisco mille volte un anonimo Tranquillo Cremona ad un Van Gogh, ed il più scalcinato dei Severini per me dà un bel po' di punti al miglior Picasso.
Al cinema, considero Salvate il soldato Ryan una cagata pazzesca, e gli preferisco mille volte il meno conosciuto Lettere da Iwo Jima.
Ma tutte queste sono scelte ragionate: Picasso non mi piace perché non mi comunica nulla se non un senso di caos, non perché un suo quadro vale settantun miliardi seicentomila trentaquattro euro e novanatanove centesimi...