Donna-Uomo

[RudeMood]

Ma le cose vanno chiamate con il loro nome xD è più femminismo quello che quattro sfigate su facebook... l'abuso lessicale non è da parte degli accademici, è da parte di chi non capisce di cosa stiamo parlando.

Uff, ma nemmeno le saggiste usano la parola femminismo, hai detto. Mo' il problema è della gente che non comprende il linguaggio accademico? Non siete tutti accademici, vivete in mezzo a gente comune, fatevene una ragione e scendete dalla nuvoletta.
Se no rischiate di rimanere a parlarne in 18 , con i l vostro linguaggio accademico.


Purtroppo le sfigate non sono solo quattro. Sono molte più di quelle che hanno il dono dell'intelletto. E' QUESTO IL PROBLEMA.

Ma se i numeri non vi creano problemi per una società futura, fate come credete. Io non vorrei mai ritrovarmi in una società religiosamente pseudofemminista

Veramente nemmeno femminista, e nemmeno maschilista. Preferirei una società umanista.

L'abuso lessicale ? Purtroppo qualche volta bisogna adattarsi ed evitare di utilizzare termini che possono essere travisati.

Non dimenticherò mai i punti di infrazione presi per aver utilizzato un termine che ci stava tutto, ma è stato ritenuto improprio dai più perché il suo significato originario, ormai, è andato perso.

[hellion]

nessun tratto del DNA lo stabilisce.

Non sto negando l'evidenza, visto che non è un'evidenza. Ti posso invece citare vari studi fatti a proposito. E' un tema che personalmente mi sta "a cuore", sono cose su cui mi sono informata, a cui mi sono interessata, sono andata a conferenze, sono scesa in piazza, ho studiato saggi.
Ti assicuro che differenze cerebrali fra uomo e donna non esistono. Ogni differenza è una costruzione culturale, nulla di più. Di genetico non c'è nulla.

Per me è disarmante che le donne non si ribellino a questo modello precostituito e completamente negativo. Veramente, basterebbe solo guardare le cose da un punto di vista più ampio...

La genetica è genetica, la cultura si può cambiare, combattere, migliorare.
Veramente, ma è giusto che una donna non possa fare carriera? Che debba farsi il culo tanto per lavorare mentre un uomo ha la strada spianata?

forse non riesco a spiegarmi bene e sto facendo confusione: non sto dicendo che è questione di dna, sto dicendo anche io che è una questione culturale, ma non tutti sono contro questa cultura... Ad alcune donne sta bene vivere una vita dedita alla famiglia, ad altre no... Purtroppo il nostro paese non ci permette di avere famiglia e carriera, ma per amore della famiglia perchè non sospendere la carriera (o almeno rallentarla) per qualche anno, e poi ricominciare quando i figli sono grandi?
Non la vedo così tragica. Poi se una donna riesce a fare tutte e due ben venga, anzi mi prosto ai suoi piedi perchè vuol dire essere in gamba.
E' tutta una questione di organizzazione, vivere con l'uomo che si ama e sposarsi significa anche arrivare a dei compromessi (da parte di tutti e due) che riguardano il lavoro e la famiglia... Se una donna si sacrifica a tal punto da odiare la propria vita di madre e moglie perchè non ha una carriera, evidentemente non è fatta per avere una famiglia

[Holly]

Uff, ma nemmeno le saggiste usano la parola femminismo, hai detto. Mo' il problema è della gente che non comprende il linguaggio accademico? Non siete tutti accademici, vivete in mezzo a gente comune, fatevene una ragione e scendete dalla nuvoletta.
Se no rischiate di rimanere a parlarne in 18 , con i l vostro linguaggio accademico.


Purtroppo le sfigate non sono solo quattro. Sono molte più di quelle che hanno il dono dell'intelletto. E' QUESTO IL PROBLEMA.

Ma se i numeri non vi creano problemi per una società futura, fate come credete. Io non vorrei mai ritrovarmi in una società religiosamente pseudofemminista

Veramente nemmeno femminista, e nemmeno maschilista. Preferirei una società umanista.

L'abuso lessicale ? Purtroppo qualche volta bisogna adattarsi ed evitare di utilizzare termini che possono essere travisati.

Non dimenticherò mai i punti di infrazione presi per aver utilizzato un termine che ci stava tutto, ma è stato ritenuto improprio dai più perché il suo significato originario, ormai, è andato perso.

No, se le senti parlare, è lì che evitano la parola perché richiama a un immaginario se non erroneo, almeno incompleto.

Io non sono un'accademica, non ho nemmeno una laurea triennale... io ascolto solo quello che gli altri hanno da dire, e condivido quel che ritengo giusto.
E' ovvio che quando queste persone sono scese in piazza hanno usato linguaggi e forme accessibili a tutti. Ci sono dei corti o degli spezzoni teatrali efficaci, come uno di Cristina Comencini (che a me come regista non piace nemmeno moltissimo) che rendono bene l'idea di quello che voglio dire...

Comunque se dovessimo considerare - e allargo qui il discorso - tutte le persone senza un cervello, non ci sarebbe mai stato nulla. Il problema attuale della sinistra, ad esempio, è questo, essere tendenzialmente troppo elitaria (è un paradosso, e per sinistra non intendo pd). E' il motivo per cui la gente vota berlusconi, perché altrimenti fare demagogia è facile. Non si può rinunciare in partenza a esporre le cose alla "plebe" perché "tanto è senza cervello". Io più che altro vedo che la parola "femminismo" richiama a un immaginario sbagliato, e non mi pare che sia una cosa più di tanto esaltata. A me non risulta che il femminismo ora come ora sia una cosa reale e concreta, tutt'altro. Io non le vedo queste millemila persone, e più che altro, se ci fossero, andrebbero tutte informate concretamente. La maggior parte delle persone ti risponde che ormai ci sono pieni diritti e che non ha nessun significato insistere a combattere per qualcosa che già c'è. E che di fatto, invece, ancora non c'è.

Non mi piace questo plurale che tu usi. Come già detto io ho un cervello, lo uso, ragiono, e critico dov'è da criticare. Di fatti ho detto di non seguire un cavolo, ho detto di interessarmi, a questo come mi interesso a molte cose. Veramente lo trovo in parte anche offensivo questo plurale, vuol dire che tu del discorso che ti ho fatto fino a ora sul mio punto di vista non hai capito molto.
Io non mi sono mai messa etichette addosso, né politiche, né sociali, né altre. Non mi piacciono, non ho mai usato etichette o classi ben distinte per identificare me stessa. Preferisco sempre interessarmi alle cose, e vedere cosa condivido e cosa no. Io qui ti sto espondendo una realtà, che non è necessariamente la mia, ma a cui io comunque mi sono interessata.

Soprattutto poi perché nessuno ha mai aspirato a una società femminista, si aspira a una società che dia gli stessi diritti a uomini e donne e tuteli e difenda le differenze di genere.

forse non riesco a spiegarmi bene e sto facendo confusione: non sto dicendo che è questione di dna, sto dicendo anche io che è una questione culturale, ma non tutti sono contro questa cultura... Ad alcune donne sta bene vivere una vita dedita alla famiglia, ad altre no... Purtroppo il nostro paese non ci permette di avere famiglia e carriera, ma per amore della famiglia perchè non sospendere la carriera (o almeno rallentarla) per qualche anno, e poi ricominciare quando i figli sono grandi?
Non la vedo così tragica. Poi se una donna riesce a fare tutte e due ben venga, anzi mi prosto ai suoi piedi perchè vuol dire essere in gamba.
E' tutta una questione di organizzazione, vivere con l'uomo che si ama e sposarsi significa anche arrivare a dei compromessi (da parte di tutti e due) che riguardano il lavoro e la famiglia... Se una donna si sacrifica a tal punto da odiare la propria vita di madre e moglie perchè non ha una carriera, evidentemente non è fatta per avere una famiglia

Insomma, non sempre sta bene. Anche perché tutte le donne dovrebbero avere in linea teorica il diritto di non sospendere la loro carriera. E per carriera non intendo "autorealizzazione". Sto facendo un discorso molto più concreto. Su una società in cui il lavoro è fondamentalmente precario. E' normale che sia nocivo mettere al mondo dei figli da un punto di vista lavorativo, perché o devi sospendere tutto o devi fare dei figli a 35 anni e metter su famiglia verso i 40. Questa cosa, di fatto, è più nociva per le donne che per gli uomini. Questa cosa non è giusta.

Io non ho mai usato il termine sacrificio, e nemmeno il termine "odiare". Quello che sto dicendo è che non è detto che questo "sacrificio" lo deve per forza fare la donna.

[hellion]

Io non ho mai usato il termine sacrificio, e nemmeno il termine "odiare". Quello che sto dicendo è che non è detto che questo "sacrificio" lo deve per forza fare la donna.

ed infatti ti sto dicendo che hai ragione, questo sacrificio va fatto in due e in una famiglia bisogna decidere chi dei due lo debba fare...

So che non è giusto fare il sacrificio, ma prendendo le cose per quello che sono, e vedendo la realtà dei fatti, che è veramente triste, ti dico che in Italia siamo portati a decidere tra famiglia e lavoro.

Però ti dico anche, per come vivo io, per il lavoro che ho e per come sono cresciuta non è così grave rinunciare alla carriera per mettere al mondo dei figli.

Sostanzialmente è già difficile mettere su famiglia rinunciando alla carriera, figuriamoci non rinunciandoci. Io sono ben disposta a lavorare part time per stare dietro ai figli, per me è un piacere perchè il lavoro è meno importante della mia famiglia, anche se i soldi servono a tutti

[*Giu*]

ed infatti ti sto dicendo che hai ragione, questo sacrificio va fatto in due e in una famiglia bisogna decidere chi dei due lo debba fare...

So che non è giusto fare il sacrificio, ma prendendo le cose per quello che sono, e vedendo la realtà dei fatti, che è veramente triste, ti dico che in Italia siamo portati a decidere tra famiglia e lavoro.

Però ti dico anche, per come vivo io, per il lavoro che ho e per come sono cresciuta non è così grave rinunciare alla carriera per mettere al mondo dei figli.

Sostanzialmente è già difficile mettere su famiglia rinunciando alla carriera, figuriamoci non rinunciandoci. Io sono ben disposta a lavorare part time per stare dietro ai figli, per me è un piacere perchè il lavoro è meno importante della mia famiglia, anche se i soldi servono a tutti

sull'ultimo punto concordo con te, nel senso che nemmeno io sentirei un peso nel lavorare part-time per stare con i miei figli se mai lo possa fare, ma qui si fa un discorso di piacere personale e ci sta. Non condivido il fatto di dover per forza rinuciare(mi riferisco a entrambi i genitori), i miei quando sono nata io hanno continuato a lavorare, è ovvio mia mamma è stata a casa i mesi necessari(cioè quelli subito prima del parto ecc), ma poi è tornata a lavorare e io andavo all'asilo e sono cresciuta benissimo e comunque ho un forte legame con entrambi, anche perchè si dividevano, per dire, mio babbo che aveva la pausa pranzo più lunga stava con me a pranzo (al tempo delle elementari)poi verso pomeriggio (le 4)arrivava mia mamma e stavo con lei. Ok che mia mamma non ha sto gran lavoro dove si fa un sacco di carriera però come ci sono riusciti loro non vedo perchè non ci si possa riuscire ora.....alla fine se uno si sa organizzare riesce a stare dietro ai figli in un ottima maniera e anche a fare un lavoro che la/lo renda felice. Poi nel caso si faccia un discorso di piacere allora è dverso.

[RudeMood]

@Holly; è l'ultima volta che ti rispondo, tanto non capisci.

A te non piace il plurale che uso, a me non piacciono i termini che usi tu.
E che non usano le saggiste quando ci siete VOI (VOI, intendo tu e le tue amiche non-accadamiche ma universitarie). Non mi piacciono i termini obsoleti che continuano ad utilizzare solo gli stupidi.


Io parlo con te universitaria e con la casalinga D'Ursiana.
Tu ci parli con le casalinghe ?

Dici che non vedi "Nulla di strano" e che io non ho capito il tuo discorso.

Ma mi sa che sei tu a non aver capito un tubo di quello che cerco di dire.
Evviva l'accademia!Continua pure a confrontarti solo con gente uguale a te, e continua a snobbare il resto del mondo
(Come del resto hai fatto a Roma durante il raduno. E finisco qua se no rischio di andare sul personale...).

[Holly]

@Holly; è l'ultima volta che ti rispondo, tanto non capisci.

A te non piace il plurale che uso, a me non piacciono i termini che usi tu.
E che non usano le saggiste quando ci siete VOI (VOI, intendo tu e le tue amiche non-accadamiche ma universitarie). Non mi piacciono i termini obsoleti che continuano ad utilizzare solo gli stupidi.


Io parlo con te universitaria e con la casalinga D'Ursiana.
Tu ci parli con le casalinghe ?

Dici che non vedi "Nulla di strano" e che io non ho capito il tuo discorso.

Ma mi sa che sei tu a non aver capito un tubo di quello che cerco di dire.
Evviva l'accademia!Continua pure a confrontarti solo con gente uguale a te, e continua a snobbare il resto del mondo
(Come del resto hai fatto a Roma durante il raduno. E finisco qua se no rischio di andare sul personale...).

Io non sono andata sul personale, non ti ho aggredita. Anzi, a me pare che il tuo venirmi contro nasca da antipatie personali, quindi pazienza, per me questa discussione si chiude qui.


Buon pomeriggio

[hellion]

sull'ultimo punto concordo con te, nel senso che nemmeno io sentirei un peso nel lavorare part-time per stare con i miei figli se mai lo possa fare, ma qui si fa un discorso di piacere personale e ci sta. Non condivido il fatto di dover per forza rinuciare(mi riferisco a entrambi i genitori), i miei quando sono nata io hanno continuato a lavorare, è ovvio mia mamma è stata a casa i mesi necessari(cioè quelli subito prima del parto ecc), ma poi è tornata a lavorare e io andavo all'asilo e sono cresciuta benissimo e comunque ho un forte legame con entrambi, anche perchè si dividevano, per dire, mio babbo che aveva la pausa pranzo più lunga stava con me a pranzo (al tempo delle elementari)poi verso pomeriggio (le 4)arrivava mia mamma e stavo con lei. Ok che mia mamma non ha sto gran lavoro dove si fa un sacco di carriera però come ci sono riusciti loro non vedo perchè non ci si possa riuscire ora.....alla fine se uno si sa organizzare riesce a stare dietro ai figli in un ottima maniera e anche a fare un lavoro che la/lo renda felice. Poi nel caso si faccia un discorso di piacere allora è dverso.

appunto, vedi si sono organizzati, ed è stata una fortuna perchè gli orari di lavoro glie lo permettevano... ora ti faccio un esempio: io lavoro dalla mattina alle 9 alla sera alle 19 con la pausa pranzo. Se avessi un figlio non potrei permettermi di fare questo lavoro perchè mi farebbe stare tutto il giorno fuori casa e dovrei chiedere un part-time. Perchè lo dovrei chiedere io? perchè un uomo guadagna di più e quindi a conti fatti è meglio avere uno stipendio più alto per intero e uno minore part-time, in modo che comunque entrano soldi in casa e allo stesso tempo si possa stare dietro al figlio.

Se io guadagnassi 2000 euro al mese e il mio ipotetico marito ne guadagnasse 1000 è logico che non potrei rinunciare al mio full time.

Capisci?
Ora ti ho scritto solo cifre ipotetiche ed è per questo che dico nella famiglia ci si deve organizzare tra di noi, senza scegliere per partito preso.

E poi, hai idea di che lavoro sia fare la casalinga? E' molto più pesante di qualsiasi lavoro di ufficio, quindi in linea di massima una donna sgobba più a casa che a lavoro

[RudeMood]

Insomma, non sempre sta bene.Anche perché tutte le donne dovrebbero avere in linea teorica il diritto di non sospendere la loro carriera. E per carriera non intendo "autorealizzazione". Sto facendo un discorso molto più concreto. Su una società in cui il lavoro è fondamentalmente precario. E' normale che sia nocivo mettere al mondo dei figli da un punto di vista lavorativo, perché o devi sospendere tutto o devi fare dei figli a 35 anni e metter su famiglia verso i 40. Questa cosa, di fatto, è più nociva per le donne che per gli uomini. Questa cosa non è giusta.

Queste due cose cozzano terribilmente.

Perché per trovare un lavoro 'da pagnotta quotidiana' non devi aspettare i 35 o 40 anni. Per me aspettare 35-40 anni significa dedicarsi a sé stessi per crescere, per fare carriera, appunto .

_____

Il lavoro è precario per gli uomini, che in termini di percentuale sono quelli che in genere vengono chiamati capifamiglia perché portano lo stipendio a casa. Ci sono molte donne che NON vogliono lavorare per fare carriera da mamme.
Allora, in una società che vede molti uomini capifamiglia disoccupati, come posso, io, combattere per i miei diritti di donnamammalavoratrice?

Domani, quando ci sarà abbastanza lavoro per tutti rivedrò la mia posizione. Oggi non c'è niente da combattere in nome dei diritti delle donne.

[Cimis]

Queste due cose cozzano terribilmente.

Perché per trovare un lavoro 'da pagnotta quotidiana' non devi aspettare i 35 o 40 anni. Per me aspettare 35-40 anni significa dedicarsi a sé stessi per crescere, per fare carriera, appunto .

_____

Il lavoro è precario per gli uomini, che in termini di percentuale sono quelli che in genere vengono chiamati capifamiglia perché portano lo stipendio a casa. Ci sono molte donne che NON vogliono lavorare per fare carriera da mamme.
Allora, in una società che vede molti uomini capifamiglia disoccupati, come posso, io, combattere per i miei diritti di donnamammalavoratrice?

Domani, quando ci sarà abbastanza lavoro per tutti rivedrò la mia posizione. Oggi non c'è niente da combattere in nome dei diritti delle donne.

Fuck yeah!