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Esser vegetariani per amor degli animali è un'esagerazione o una forma di rispetto?

  1. #61
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Piacenza
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    Quote Originariamente inviata da LaRossa Visualizza il messaggio
    io penso che gli animali se si mangino tra loro è perchè non capiscono quello che stanno facendo...
    tornando al fatto delle piante...dobbiamo essere coerenti sì, ma fino a un certo punto...qui la coerenza per me non c'entra proprio niente...esseri viventi, ok...ma non hanno un cuore e non provano sentimenti ecc...come penso di aver già detto, quindi io "non li considero nemmeno essere viventi", perchè se non soffrono nè niente, che senso ha?? e che senso ha sensibilizzarsi se non provano dolore? quindi...basta esagerare su questa storia della piante, perchè è davvero stupido metterle in mezzo per i motivi che ho appena detto.

    ma cosa stai dicendo??? ma capisci quello che scrivi??? cioè, sei seria in quelle affermazioni??? con che pretese parli pensando di sapere cos'è meglio che mangia un' animale piuttosto che un altro, oppure giudicarlo da cosa mangia??? ma hai qualche conoscienza riguardo alle scienze naturali, alla biologia, anatomia e fisiologia ecc....ecc........cosa vuol dire "non sanno quello che stanno facendo"???? non deviare il discorso sulle piante e riguardo alle piante non sei coerente....ti lasci intenerire da un mucchio di peli con due occhi e una bocca ecc...ecc.......ma basta che ci sia una creature passiva, che non si muove, senza muscoli ecc...ecc.... ma che sia comunque vivente,che già non la consideri, quindi se sono piante chissene frega vero????? almeno io sono coerente, non esagero in nessun caso ma mi importa davvero di TUTTA la natura (e quando dico che mi importa non dico che non mangio ne carne ne verdura per rispetto di piante e animali ma vuol dire che mi interesso veramente)
    cmq prima rispondi e argomenta quell'affermazione

    Quote Originariamente inviata da sofiottola94 Visualizza il messaggio
    gli amimali sanno benissimo quello che fanno altro che ......
    provagli a dare una bistecca di soia e vedi se non preferiscono sbranare te che la bistecchina oppure fai una riproduzione di gazzella con le bistecche di soia con dentro un meccanisco che le fa muovere come una gazzella e poi vedi i risultati misa che se hai fame finito l'esperimento te la puoi mangiare tutta tu
    ma cosa dici, è logico che a un carnivoro quando scopre la bistecca di soia preferisce quella, prima non sapeva quello che faceva, ora ha ricevuto l'illuminazione divina.......


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  3. #62
    Vivo su FdT Meox
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    queste cose le so benissimo.
    Gli animali da carne soffrono.
    Gli animali da latte soffrono.
    Gli animali da latte soffrono.
    Non ti piace la sofferenza animale.
    Allora perchè la tua pietà va solo agli animali da carne?
    1-non capisco che vuol dire questa "battuta"...puoi spiegarmela?
    2-tu odi gli animalisti, io odio i non-animalisti...a questo punto è pure inutie continuare la discussione, sarebbe solo un'aggressione reciproca, secondo me.
    1. Lascia stare, era solo una battuta di cattivo gusto
    2. Il mio odio non acceca il mio intelletto(almeno spero), sono certa che possiamo discutere civilmente. Penso che finchè uno non diventa un 100% animalista, è sempre possibile il dialogo. E poi io mi diverto XD

    e siccome è loro diritto mangiare e sono carnivori è giusto cha mangiano carne ,oppure gli dai gli integratori insieme all'erbetta?????
    C'è chi lo fa
    Con la scusa "ormai cani e gatti non vivono più allo stato naturale, è inutile dargli cibo naturale". Secondo questo ragionamento potrei tenere a vita un cane in uno sgabuzzino, tanto non vivono più allo stato naturale, differenza più differenza meno!

    provagli a dare una bistecca di soia e vedi se non preferiscono sbranare te che la bistecchina oppure fai una riproduzione di gazzella con le bistecche di soia con dentro un meccanisco che le fa muovere come una gazzella e poi vedi i risultati misa che se hai fame finito l'esperimento te la puoi mangiare tutta tu
    Prova a dargli un coniglio morto(quindi non devono nemmeno faticare per cacciarla ed ucciderla) e un coniglio vivo, magari agonizzante. Puoi star certa che preferiranno la carne viva..(esperienza provata con animali domestici, ovviamente non intenzionalmente). E magari ci giocheranno pure prima di uccidere la preda. Ho sempre pensato fossero abbastanza crudeli, ma forse non capiscono...però un cane capisce benissimo quando fa qualcosa di sbagliato, mah

  4. #63
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Piacenza
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    LaRossa: non hai più risposto, dev'essere molto difficile dare un senso alla cavolata che hai scritto, faresti bene ad ammetterlo

  5. #64
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    Donna 30 anni da Estero
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    non sto qui a leggere l'intera discussione, comunque volevo solo chiedere a chi è vegetariano perchè consuma uova, latte e altri prodotti di origine animale, dato che se si fanno le cose, non le si fanno "a metà". Ora leggete quello che riporto da un sito e spiegatemi perchè non siete anche vegani:

    No al latte:
    Negli allevamenti, le mucche, dall'età di due anni, vengono ingravidate ogni anno, infatti, come ogni mammifero, producono latte solo ed esclusivamente se hanno figli da allattare.
    Ma a loro non è concesso di allattare il proprio figlio, il vitellino viene presto strappato alla madre, con una conseguente sofferenza psicologica per entrambi, fino a che, a soli sei mesi, viene condannato al macello.
    Inoltre, negli allevamenti, le mucche da latte vengono collegate alle mungitrici ( le macchine che aspirano il latte alle mammelle) per produrre più latte possibile e le conseguenze di questo sfruttamento senza riguardi, sono le dolorose mastiti, cioè infiammazioni delle mammelle. Le mucche quindi trascorrono la vita spesso legate, con poco spazio per muoversi, senza erba per pascolare, ma trattate come delle vere e proprie macchine da latte.
    Questo sfruttamento intensivo trova dimostrazione dal fatto che le mucche da latte vivono solo 5-6 anni, contro i 20-40 che vivrebbero in uno stato naturale delle cose.
    A “fine carriera”, le mucche, ormai sfinite, che spesso non si reggono nemmeno più in piedi, vengono letteralmente trascinate sul camion che le condurrà al macello.
    IL LATTE non è un alimento prodotto per la nostra alimentazione, ne tanto meno è adatto all'uomo.
    Dire “no al latte” significa anche dire no a tutti gli alimenti che lo contengano: latticini, prodotti dolciari etc...

    No alle uova:
    Anche se si potrebbe pensare che dietro al consumo di uova non ci sia alcuna sofferenza animale, purtroppo non è cosi: consumare uova vuole dire essere complici di un enorme sfruttamento.
    In primo luogo, pensiamo a come sono costrette a vivere le galline che “producono” uova negli allevamenti in batteria: vengono stipate fino a sei dentro una gabbia poco più grande di un foglio di giornale, non hanno ovviamente nessuna possibilità di aprire le ali e la rete metallica della gabbia provoca loro delle dolorose ferite alle zampe. Negli allevamenti a terra, non cambiano di molto le condizioni delle galline, che vengono ammassate in grandi capannoni, illuminati perennemente dalla luce artificiale che stimola la produzione di uova e dove l'aria risulta irrespirabile per via delle urine e le feci, che di rado vengono pulite. Anche se si potrebbe pensare che dietro al consumo di uova non ci sia alcuna sofferenza animale, purtroppo non è cosi: consumare uova vuole dire essere complici di un enorme sfruttamento.
    In primo luogo, pensiamo a come sono costrette a vivere le galline che “producono” uova negli allevamenti in batteria: vengono stipate fino a sei dentro una gabbia poco più grande di un foglio di giornale, non hanno ovviamente nessuna possibilità di aprire le ali e la rete metallica della gabbia provoca loro delle dolorose ferite alle zampe. Negli allevamenti a terra, non cambiano di molto le condizioni delle galline, che vengono ammassate in grandi capannoni, illuminati perennemente dalla luce artificiale che stimola la produzione di uova e dove l'aria risulta irrespirabile per via delle urine e le feci, che di rado vengono pulite.
    Non è certo una situazione ottimale nemmeno quella negli allevamenti all'aperto (biologici), in quanto rimane comunque una vita trascorsa in modo completamente innaturale, senza creare alcun nucleo famigliare per covare le uova.
    Le galline in natura vivrebbero circa 10 anni, mentre negli allevamenti, di qualunque tipo siano, dopo 2 anni, quando diventano meno produttive e quindi non più convenienti, vengono mandate al macello per diventare cibo per gli animali domestici o carne di seconda scelta.
    I pulcini maschi, non adatti a diventare galline ovaiole, fanno la fine più crudele: vengono tritati vivi per diventare mangime o finire in discarica.
    Alle femmine invece viene tagliato il becco, naturalmente senza anestesia, per impedire che si feriscano l'una con l'altra, vista l'aggressività che dimostrano a causa dalle condizioni estreme in cui sono costrette a vivere.
    Per queste sofferenze, causate dalla produzione delle uova, i vegani non mangiano nè le uova stesse, nè tutti gli alimenti che potrebbero contenerle, come molti prodotti da forno.

    piccola modifica, già che ci sono aggiungo pure No al miele:
    Innanzitutto il miele è una sostanza prodotta dall'ape regina che serve al nutrimento dell'intero alveare e quindi è assurdo arrogarsi il diritto di “rubarlo” loro, per farne nutrimento nostro, di cui tra l'altro non necessitiamo ed inoltre questo implica che a loro verrà dato un surrogato composto da sciroppo di glucosio che comunque è inadatto e accorcia decisamente la loro vita media.
    Poi, come ogni allevamento di cui si è parlato, anche quello delle api non si astiene a forme di doloroso sfruttamento: infatti per inseminare artificialmente l'ape regina, nelle apiculture commerciali, il maschio viene davvero posto sotto tortura, nel senso che per far uscire l'endofallo e poi lo sperma, gli viene schiacciata la testa ed il torace, fino ovviamente a provocarne la morte.
    In tutti gli allevamenti comunque, viene sacrificato un gran numero di api, che finiscono schiacciate nelle manovre di estrazione del miele.
    Tutto questo è inaccettabile per un vegano, che si astiene a cibarsi di miele e derivati, non necessari per un equilibrato nutrimento umano.

    tratto da "http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/-vp456919.html"

  6. #65
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    Negli allevamenti, le mucche, dall'età di due anni, vengono ingravidate ogni anno, infatti, come ogni mammifero, producono latte solo ed esclusivamente se hanno figli da allattare.
    Non ne sono certa, ma una mucca, se non viene asciugata(si prende ogni volta meno latte, come farebbe il vitellino naturalmente), puo' produrre latte anche per due anni..magari la quantita' diminuisce, pero' non ne sono certa

  7. #66
    Sempre più FdT
    Uomo 32 anni da Piacenza
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    è giusto, se si devono fare le cose non le si fanno a metà ma si fanno bene, a me invece piacciono il miele, il latte, le uova e la carne e non le voglio eliminare dalla mia alimentazione

  8. #67
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    Lerajies, io a questi propositi non sono informata come in altri campi, e ignoro le imperfezioni che quei testi possano contenere, però lì ho messi solo per dimostrare che anche gli animali che producono questi prodotti soffrono quanto gli animali da macello, con la differenza che vengono sfruttati per anni per poi essere ammazzati e venduti come carne di seconda scelta.
    Vorrei solo sapere perchè chi è vegetariano, già che c'è non diventa anche vegano...

  9. #68
    Assuefatto da FdT
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    Quote Originariamente inviata da spartan117 Visualizza il messaggio
    ma cosa stai dicendo??? ma capisci quello che scrivi??? cioè, sei seria in quelle affermazioni??? con che pretese parli pensando di sapere cos'è meglio che mangia un' animale piuttosto che un altro, oppure giudicarlo da cosa mangia??? ma hai qualche conoscienza riguardo alle scienze naturali, alla biologia, anatomia e fisiologia ecc....ecc........cosa vuol dire "non sanno quello che stanno facendo"???? non deviare il discorso sulle piante e riguardo alle piante non sei coerente....ti lasci intenerire da un mucchio di peli con due occhi e una bocca ecc...ecc.......ma basta che ci sia una creature passiva, che non si muove, senza muscoli ecc...ecc.... ma che sia comunque vivente,che già non la consideri, quindi se sono piante chissene frega vero????? almeno io sono coerente, non esagero in nessun caso ma mi importa davvero di TUTTA la natura (e quando dico che mi importa non dico che non mangio ne carne ne verdura per rispetto di piante e animali ma vuol dire che mi interesso veramente)
    cmq prima rispondi e argomenta quell'affermazione
    ca22o t'arrabbi?? scusa eh, ma quando uno non è in grado di discutere in modo tranquillo, mi fa proprio saltare i nervi!!!!!!! Ti rispondo, calma!
    1-per il discorso degli animali...ho detto che "non sanno quello che fanno" perchè non credo che capiscano che fanno soffrire gli animali che mangiano.
    2-hai capito bene, non me ne frega un emerito ca22o delle piante visto che NON POSSONO PROVARE ALCUN DOLORE!!!!!!!!!!! come te lo devo dire ancora???? io non so più come spiegarmi!!!!! non è questione di coerenza...mettere piante e animali sullo stesso piano è stupidità pura, non cercare di avere ragione! non vedo che caspita me ne dovrei fregare di esseri viventi che non provano dolore...se non provano niente, non c'è bisogno di alcuna sensibilità!
    3-te ami la natura..rispetti gli animali...mangiandoli?? questo sì che è amore, guarda...

    ps:aspetta...siccome amo e rispetto il mio gatto, ora vado a mangiarmelo guarda...visto che chi mangia carne si può definire rispettoso...ma per favore!!!!!
    e se mi sto alterando è perchè sei tu che rispondendo in modo antipatico mi fai proprio inca22are...preferirei discutere in tono tranquillo, se permetti.

  10. #69
    Rum e Cocaina Sally
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    Quote Originariamente inviata da -puma- Visualizza il messaggio
    non sto qui a leggere l'intera discussione, comunque volevo solo chiedere a chi è vegetariano perchè consuma uova, latte e altri prodotti di origine animale, dato che se si fanno le cose, non le si fanno "a metà". Ora leggete quello che riporto da un sito e spiegatemi perchè non siete anche vegani:

    No al latte:
    Negli allevamenti, le mucche, dall'età di due anni, vengono ingravidate ogni anno, infatti, come ogni mammifero, producono latte solo ed esclusivamente se hanno figli da allattare.
    Ma a loro non è concesso di allattare il proprio figlio, il vitellino viene presto strappato alla madre, con una conseguente sofferenza psicologica per entrambi, fino a che, a soli sei mesi, viene condannato al macello.
    Inoltre, negli allevamenti, le mucche da latte vengono collegate alle mungitrici ( le macchine che aspirano il latte alle mammelle) per produrre più latte possibile e le conseguenze di questo sfruttamento senza riguardi, sono le dolorose mastiti, cioè infiammazioni delle mammelle. Le mucche quindi trascorrono la vita spesso legate, con poco spazio per muoversi, senza erba per pascolare, ma trattate come delle vere e proprie macchine da latte.
    Questo sfruttamento intensivo trova dimostrazione dal fatto che le mucche da latte vivono solo 5-6 anni, contro i 20-40 che vivrebbero in uno stato naturale delle cose.
    A “fine carriera”, le mucche, ormai sfinite, che spesso non si reggono nemmeno più in piedi, vengono letteralmente trascinate sul camion che le condurrà al macello.
    IL LATTE non è un alimento prodotto per la nostra alimentazione, ne tanto meno è adatto all'uomo.
    Dire “no al latte” significa anche dire no a tutti gli alimenti che lo contengano: latticini, prodotti dolciari etc...

    No alle uova:
    Anche se si potrebbe pensare che dietro al consumo di uova non ci sia alcuna sofferenza animale, purtroppo non è cosi: consumare uova vuole dire essere complici di un enorme sfruttamento.
    In primo luogo, pensiamo a come sono costrette a vivere le galline che “producono” uova negli allevamenti in batteria: vengono stipate fino a sei dentro una gabbia poco più grande di un foglio di giornale, non hanno ovviamente nessuna possibilità di aprire le ali e la rete metallica della gabbia provoca loro delle dolorose ferite alle zampe. Negli allevamenti a terra, non cambiano di molto le condizioni delle galline, che vengono ammassate in grandi capannoni, illuminati perennemente dalla luce artificiale che stimola la produzione di uova e dove l'aria risulta irrespirabile per via delle urine e le feci, che di rado vengono pulite. Anche se si potrebbe pensare che dietro al consumo di uova non ci sia alcuna sofferenza animale, purtroppo non è cosi: consumare uova vuole dire essere complici di un enorme sfruttamento.
    In primo luogo, pensiamo a come sono costrette a vivere le galline che “producono” uova negli allevamenti in batteria: vengono stipate fino a sei dentro una gabbia poco più grande di un foglio di giornale, non hanno ovviamente nessuna possibilità di aprire le ali e la rete metallica della gabbia provoca loro delle dolorose ferite alle zampe. Negli allevamenti a terra, non cambiano di molto le condizioni delle galline, che vengono ammassate in grandi capannoni, illuminati perennemente dalla luce artificiale che stimola la produzione di uova e dove l'aria risulta irrespirabile per via delle urine e le feci, che di rado vengono pulite.
    Non è certo una situazione ottimale nemmeno quella negli allevamenti all'aperto (biologici), in quanto rimane comunque una vita trascorsa in modo completamente innaturale, senza creare alcun nucleo famigliare per covare le uova.
    Le galline in natura vivrebbero circa 10 anni, mentre negli allevamenti, di qualunque tipo siano, dopo 2 anni, quando diventano meno produttive e quindi non più convenienti, vengono mandate al macello per diventare cibo per gli animali domestici o carne di seconda scelta.
    I pulcini maschi, non adatti a diventare galline ovaiole, fanno la fine più crudele: vengono tritati vivi per diventare mangime o finire in discarica.
    Alle femmine invece viene tagliato il becco, naturalmente senza anestesia, per impedire che si feriscano l'una con l'altra, vista l'aggressività che dimostrano a causa dalle condizioni estreme in cui sono costrette a vivere.
    Per queste sofferenze, causate dalla produzione delle uova, i vegani non mangiano nè le uova stesse, nè tutti gli alimenti che potrebbero contenerle, come molti prodotti da forno.

    piccola modifica, già che ci sono aggiungo pure No al miele:
    Innanzitutto il miele è una sostanza prodotta dall'ape regina che serve al nutrimento dell'intero alveare e quindi è assurdo arrogarsi il diritto di “rubarlo” loro, per farne nutrimento nostro, di cui tra l'altro non necessitiamo ed inoltre questo implica che a loro verrà dato un surrogato composto da sciroppo di glucosio che comunque è inadatto e accorcia decisamente la loro vita media.
    Poi, come ogni allevamento di cui si è parlato, anche quello delle api non si astiene a forme di doloroso sfruttamento: infatti per inseminare artificialmente l'ape regina, nelle apiculture commerciali, il maschio viene davvero posto sotto tortura, nel senso che per far uscire l'endofallo e poi lo sperma, gli viene schiacciata la testa ed il torace, fino ovviamente a provocarne la morte.
    In tutti gli allevamenti comunque, viene sacrificato un gran numero di api, che finiscono schiacciate nelle manovre di estrazione del miele.
    Tutto questo è inaccettabile per un vegano, che si astiene a cibarsi di miele e derivati, non necessari per un equilibrato nutrimento umano.

    tratto da "http://www.centopercentoanimalisti.com/phpBB2/-vp456919.html"

    nel mio paese (intendo paesino in culo al mondo, non è che vivo all estero) le galline e le mucche pascolano tranquillamente in giro per i prati, e i padroni vendono uova e latte. Niente tagli di becco, niente pulcini uccisi, niente vitellini ammazzati.

    Quote Originariamente inviata da LaRossa Visualizza il messaggio
    1-per il discorso degli animali...ho detto che "non sanno quello che fanno" perchè non credo che capiscano che fanno soffrire gli animali che mangiano.
    in genere gli animali sono molto più umani di noi, un leone punta subito agli organi vitali, nel senso che uccide subito la vittima, e poi la mangia. Quindi la 'sofferenza' è relativa. Non vedrai mai un leone che scuoia vivo un altro animale e poi inizia a prenderlo a morsi in giro per il corpo. Nè tantomeno un leone che uccide 300 gazzelle per farsi la scorta per l'inverno.

  11. #70
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    Sally, anche per fare la carne a volte gli animali pascolano tranquillamente per il prato, poi al loro momento vengono uccisi. Ciò avviene solo in una minima parte degli allevamenti da macello, lo stesso per gli allevamenti da latte e uova. Purtroppo la maggior parte dei prodotti sui mercati proviene da allevamenti intensivi... e non da allevamenti, come nel caso di quello vicino al tuo paesino, che rispettano gli animali.
    A quella che "per il discorso degli animali...ho detto che "non sanno quello che fanno" perchè non credo che capiscano che fanno soffrire gli animali che mangiano", forse non sa che senza i predatori la terra strariperebbe di erbivori o comunque di prede, con la conseguenza di una possibile estinzione. I predatori, come tutti gli animali, sanno cos'è il dolore, visto che anche loro nei combattimenti vengono feriti, ma purtroppo loro non possiedono anestetici da iniettare alla vittima. Comunque, se lo sai, l'adrenalina e lo stato di shock di una zebra che viene catturata dai leoni fanno da "anestetici", lo confermano anche diverse persone che sono state aggredite da animali, una conferma pure che mentre aveva cominciato a mangiarlo non sentiva niente.

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