Primadi tutto, un gatto non è un cane. Sembra scontato, però molte volte ci dimentichiamo che sono specie differenti e che non si comportano nello stesso modo. Quindi l'educazione di un gatto sarà completamente diversa da quella di un cane.
Quando un cane fa qualcosa di male lo si castiga con una sculacciata e l'animale va apprendendo poco a poco e la smette di comportarsi male, inoltre, considererà la persona che lo ha punito come il leader del branco e lo ascolterà. Tuttavia i gatti non sono animali da branco, sono indipendenti, quindi non puoi cercare di convincere un gatto a non fare qualcosa a suon di castighi, visto che l'unico che otterresti è che ti sfugga e che ti prenda in antipatia.
È comunque vero che al gattino bisogna insegnare che non si faccia le unghie sulle tende o i mobili di casa, però dovremo farlo nel seguente modo: non lo picchiare mai, quando fa qualcosa che non vuoi che faccia, lanciagli una pallina o qualsiasi giocattolo che lo distragga e li faccia perdere l'interesse nella biricchinata che sta commettendo. Puoi anceh dissuaderlo con un secco "no" o con uno schizzo d'acqua sul musetto.
Quando sono piccoli i gattini prendono l'abitudine di mordere i loro fratellini per acquisire capacità di caccia. Con te farà lo stesso, quindi dovrai insegnargli a non mordere. Quando ti morde, emetti un suono forte in maniera che capisca che ti ha fatto male e pizzicalo fino a quando il gattino non si lamenta. Così saprà che ti ha ferito e la smetterà di morderti.
Ricorda che per educare un gatto c'è bisogno di pazienza e costanza e che non reagirà mai come un cane.