Intercettazioni, si chiude la farsa. "Nessun reato di Moratti e dell'Inter"
Dopo le tantissime dichiarazioni rilasciate in serata che vi abbiamo fedelmente riportato, si è chiusa qualche minuto fa anche l'ennesima, triste pagina di disturbo all'Inter in un momento chiave della stagione, quella delle intercettazioni Moratti-Bergamo con Facchetti anche tra i protagonisti che avevano portato alla definizione di
Nuova Calciopoli. Moggi aveva diffuso tra le tante un'intercettazione nella quale Moratti e l'ex designatore Bergamo discutevano di chi sarebbe stato mandato a dirigere un Bologna-Inter, guardalinee compresi, ed accusava il presidente nerazzurro: accuse importanti, così come quelle del suo legale. Dopo che Vieri aveva chiesto la restituzione dello scudetto 05/06, e che Gazzoni aveva preso le difese di Moratti, qualche minuto fa si è chiuso questo caso.
Gli inquirenti della Procura di Napoli, come riporta l'
Ansa, hanno garantito: "Il significato attribuito alle telefonate non trascritte, tra le 171mila intercettate nel corso dell'indagine di Calciopoli, rappresenta un'opera di disinformazione allo stato puro". "
Il reato non è parlare al telefono, ma è reato quando si stipulano accordi illeciti. Le vittime non possono essere trasformate in autori del reato", fanno infine sapere delle 'fonti interne', come riporta la
Gazzetta dello Sport. Ennesima buffonata, ennesima farsa che il presidente Moratti aveva ovviamente preso a ridere.
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