Se ti piace architettura, studia architettura e non lasciarti scoraggiare. Trovare le scuse di non-riuscita è già un autogoal.
mi ha detto la mia amica che ho perso di vista per molto tempo che è molto difficile. Ci vuole passione. Una ragazza che conosce ha 35 anni e nn ha ancora finito!!!
Ciao valavero,
ti premetto che io sto frequentando il corso di laurea in Scienze dell' Architettura (la triennale) a Roma, e che sono in piena crisi esistenziale.
Ma nonostante tutto cercherò di essere il più oggettiva possibile.
Potrei cominciare elencando le materie che faccio, ma è inutile perché puoi benissimo trovarle sul sito delle tre università romane su "Offerta formativa", perciò mi dilungo nel parlarti di come si svolgono le lezioni, di come sono i professori, di com'è l'ambiente e di come si arriva psicologicamente alla fine di un anno accademico.
Ovviamente tutto questo è relativo al MIO ambiente universitario in relazione a carattere/aspettative.
Ma vado al sodo.
Intanto per essere ammessi devi sostenere un test d'ammissione a livello nazionale, cioè hai una sola data per tutte le sedi e quindi una sola possibilità in pratica. Il test ammette i primi 100/200/300....(in base all'università) e non ammette a prescindere quelli che totalizzano meno di 20/80 anche se dovesse rientrare nei primi 100/200/300...
Le materie bene o male, riguardano: matematica, fisica, disegno.
I professori, almeno da me, sono un po' schizzati e poco attendibili, nel senso che un giorno una cosa può andar loro bene, ma poi dopo due giorni un assistente che ti segue può dirti il contrario: ciò, almeno personalmente ripeto, mi manda fuori di testa.
Tuttavia sono pieni di estro e creatività.
Il percorso da intraprendere, in generale, è abbastanza impegnativo.
In una "normale" facoltà l'iter è questo: lezioni - fine lezioni e preparazione esame - esame.
Invece ad Architettura, il ritmo è molto più incalzante: le lezioni finiscono più tardi delle altre facoltà, hai poco più di una settimana "libera" e poi cominciano gli esami: questi esami però non te li puoi preparare tranquilla in canottiera a casa, ma il periodo degli esami devi tornare in facoltà a fare le cosiddette "revisioni".
Prepari una tavola, sistemi un progetto, abbozzi qualcosa, e il professore/assistente deve in un certo senso correggerti; torni a casa risistemi le cose e le riporti alla revisione successiva. E calcolando che nel mio caso ho professori i quali dicono una cosa diversa dall'altro, la cosa diventa abbastanza stressante.
Insomma, devi avere molta passione e voglia di fare, e devi saper convivere con la "poca organizzazione"; ti faccio un esempio: voglio fare due revisioni e poi dare l'esame; potresti arrivare alla seconda revisione in cui ti correggono tante cose e devi ritornare alla terza revisione.
Mi spiace se mi sono dilungata troppo, ma reputo che l'ambiente di architettura è difficile da comprendere se non ci sei dentro: ho sentito gente che diceva "vorrei fare architettura per mettermi a disegnare con la musica"....cose ASSURDE dette con grande superificialità; per questo ho voluto riempirti di dettagli.
Spero di non averti scoraggiato...ma vedrai che se hai creatività e passione riuscirai bene
In bocca al lupo e buona vita
Io frequento un'università che è nata come architettura, ma non ho scelto quella facoltà. Non so dirti niente, tranne che vedo sempre ragazzi con un sacco di fogli giganteschi con disegnati progetti di abitazioni, da far venire il mal di testa.
Tutte le facoltà, se affrontate con impegno, sono toste.
Se vuoi fare l'università, devi prenderla seriamente a prescindere.
Se punti al lavoro sicuro, io rivaluterei proprio la scelta della laurea!
Ma la verità è che devi fare quello che ti piace e trovare il giusto bilancio tra passione, serietà e disponibilità di lavoro.
Sono tutti parametri da tenere in considerazione.
Se ti piace, informati sulla migliore che puoi scegliere e vai!