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Energia nucleare: favorevoli o contro?

  1. #111
    Mai più senza FdT lakeofire
    Uomo 39 anni
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    Quote Originariamente inviata da SeDoBrEn GoCCe Visualizza il messaggio
    infatti s stanno migliorando le celle fotovoltaiche... stavo giusto leggendo gli ultimi lavori in ambito nanotecnologico... da paura... vedremo come vanno le prove negli USA...
    il settore eolico non conosco bene... pardon
    Bon se stanno facendo le prove negli USA arriveranno qui fra una decina di anni e senza la certezza che funzionino bene

    Il vento sappiamo tutti che in Italia non c'è tantissimo.
    Il fabbiosogno di energia aumenta ogni giorno...


  2. #112
    Sedobren Gocce
    Ospite

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    lo so che aumenta ogni giorno... purtroppo

    il progetto che sta per prender via negli USA è qualcosa d rivoluzionario e mostruoso... te lo posso assicurare

    più avanti ne parlerò se v và... saluti

  3. #113
    infinitomenouno
    Ospite

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    studente universitario... quasi laureato presso il CdL Magistrale in Scienze Chimiche...

    dovevo capire da nick e avatar che amavi la matematica... complimenti

    lo dovevo capire anche dalla tua discussione su Odifreddi credo diventerà una lotta tra te e Godel
    io invece sono ancora alla triennale di matematica, purtroppo di chimica non ne facciamo ma in futuro rimedierò perchè sono tentato da fisica e successivamente da astrofisica (in realtà ero indeciso tra fisica e matematica). Grazie e complimenti anche a te

  4. #114
    infinitomenouno
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Mi spieghi dove abbiamo vento e sole a sufficienza, in Italia, per costruire centrali?

    Di vento siamo scarsi, per non dire scarsissimi.
    Di sole, io so che i pannelli costruiti sulle case non funzionano. Perchè c'è poco sole e comunque la spesa non copre l'energia che viene prodotta.
    elenco tutti i venti presenti lungo il nostro territorio; da notare che siamo un paese che si affaccia prevalentemente sul mare e per tutto lo stivale si alternano zone montuose e collinari:

    Faccio un primo esempio partendo dal nord-est, dove soffia uno dei venti piu violenti, ossia la bora, che è il vento orografico più forte e frequente del Mare Nostrum. Si calcola che in media le raffiche di bora raggiungono e superano i 100 km/h.
    Siccome il vento "possiede" particelle che hanno una quantità di energia cinetica che può essere ceduta a un mezzo che viene interposto, si può calcolare la potenza fornita dal vento al rotore dell'impianto tramite la teoria di Betz

    Cioè la potenza fornita dipende dall'area del rotore, dalla densità dell'aria e dalla velocità del vento; l'energia cinetica di un corpo in movimento è direttamente proporzionale alla propria massa, dunque l'energia cinetica del vento dipende dalla densità dell'aria (più l'aria è pesante, più energia arriva alla turbina); a 15°C, l’aria pesa 1.225 kg per metro cubo, mentre la potenza estraibile varia anche a seconda del cubo della velocità media del fluido.
    Si calcola che una turbina da 600kW raggiunge la sua potenza max (cioè 600 kW) già solo alla velocità media di 15 metri al secondo. Aumentando il diametro, la turbina produce sempre più energia (40m stanno a 600 kW come 80 m stanno a 2500 kW).

    Chiudo questa parentesi, continuando il discorso sul vento in Italia.
    Non c'è solo la bora, ma c'è anche il Libeccio (da sud ovest), lo Scirocco (da sud est), la Tramontana (da nord), il Maestrale (da nord ovest), e mi fermo qui anche se potrei continuare ancora per un po'.
    Il problema non è la tecnologia, non sono le fonti e risorse energetiche, non sono i soldi, non è l'ambiente, non è la vita; il problema è uno e uno solo, ma insormontabile: la politica italiana.
    Ultima modifica di infinitomenouno; 29/3/2008 alle 16:50

  5. #115
    Mai più senza FdT lakeofire
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    elenco tutti i venti presenti lungo il nostro territorio; da notare che siamo un paese che si affaccia prevalentemente sul mare e per tutto lo stivale si alternano zone montuose e collinari:

    Faccio un primo esempio partendo dal nord-est, dove soffia uno dei venti piu violenti, ossia la bora, che è il vento orografico più forte e frequente del Mare Nostrum. Si calcola che in media le raffiche di bora raggiungono e superano i 100 km/h.
    Siccome il vento "possiede" particelle che hanno una quantità di energia cinetica che può essere ceduta a un mezzo che viene interposto, si può calcolare la potenza fornita dal vento al rotore dell'impianto tramite la teoria di Betz

    Cioè la potenza fornita dipende dall'area del rotore, dalla densità dell'aria e dalla velocità del vento; l'energia cinetica di un corpo in movimento è direttamente proporzionale alla propria massa, dunque l'energia cinetica del vento dipende dalla densità dell'aria (più l'aria è pesante, più energia arriva alla turbina); a 15°C, l’aria pesa 1.225 kg per metro cubo, mentre la potenza estraibile varia anche a seconda del cubo della velocità media del fluido.
    Si calcola che una turbina da 600kW raggiunge la sua potenza max (cioè 600 kW) già solo alla velocità media di 15 metri al secondo. Aumentando il diametro, la turbina produce sempre più energia (40m stanno a 600 kW come 80 m stanno a 2500 kW).

    Chiudo questa parentesi, continuando il discorso sul vento in Italia.
    Non c'è solo la bora, ma c'è anche il Libeccio (da sud ovest), lo Scirocco (da sud est), la Tramontana (da nord), il Maestrale (da nord ovest), e mi fermo qui anche se potrei continuare ancora per un po'.
    Il problema non è la tecnologia, non sono le fonti e risorse energetiche, non sono i soldi, non è l'ambiente, non è la vita; il problema è uno e uno solo, ma insormontabile: la politica italiana.
    Mi hai nominato i venti che soffiano in Italia, ma quelli si sanno.
    Ma sono incostanti. La bora non soffia a Trieste e dintorni per tanti giorni.
    Gli altri venti non sono forti e neppure costanti.
    Lo dice chiunque. In Italia l'eolico non produrrà mai un quantitativo di energia cospicuo.

  6. #116
    infinitomenouno
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    Mi hai nominato i venti che soffiano in Italia, ma quelli si sanno.
    Ma sono incostanti. La bora non soffia a Trieste e dintorni per tanti giorni.
    Gli altri venti non sono forti e neppure costanti.
    Lo dice chiunque. In Italia l'eolico non produrrà mai un quantitativo di energia cospicuo.
    Meno male che non tutti si basano sul sentito dire:

    Vento di Sardegna: nasce il parco eolico più grande d?Italia

    19 06 2006 - 18.37
    postato da Mare Nostrum Ambiente - Parchi Commenti ( 0 ) Scrivi Invia ad un amico
    20/06/2006 - Sedini - Che la Sardegna sia un?isola ventosa è un dato di fatto. Non a caso è scelta sempre più spesso, come meta prediletta e adeguata per regate di tutti i tipi, dalla vela d?altura, ai kite surf al wind surf e via dicendo. Segni ineluttabili della violenza con cui soffia il vento è visibile nelle forme aerodinamiche degli alberi di ginepro e nella desolazione di ettari ed ettari di campi bruciati dalla forza del maestrale e del levante etc? Non poteva quindi sfuggire, l?enorme business energetico che è costituito proprio dai parchi eolici. A Sedini, in provincia di Sassari, venerdì 23 giugno, verrà inaugurato la più grande struttura eolica italiana, con un impianto di 36 aerogeneratori e 54 MW. E qui nasce il dilemma, invero non facile, tra sfruttamento dell?energia pulita e deturpamento ambientale costituito dall?enormi pale.

  7. #117
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    Meno male che non tutti si basano sul sentito dire:

    Vento di Sardegna: nasce il parco eolico più grande d?Italia

    19 06 2006 - 18.37
    postato da Mare Nostrum Ambiente - Parchi Commenti ( 0 ) Scrivi Invia ad un amico
    20/06/2006 - Sedini - Che la Sardegna sia un?isola ventosa è un dato di fatto. Non a caso è scelta sempre più spesso, come meta prediletta e adeguata per regate di tutti i tipi, dalla vela d?altura, ai kite surf al wind surf e via dicendo. Segni ineluttabili della violenza con cui soffia il vento è visibile nelle forme aerodinamiche degli alberi di ginepro e nella desolazione di ettari ed ettari di campi bruciati dalla forza del maestrale e del levante etc? Non poteva quindi sfuggire, l?enorme business energetico che è costituito proprio dai parchi eolici. A Sedini, in provincia di Sassari, venerdì 23 giugno, verrà inaugurato la più grande struttura eolica italiana, con un impianto di 36 aerogeneratori e 54 MW. E qui nasce il dilemma, invero non facile, tra sfruttamento dell?energia pulita e deturpamento ambientale costituito dall?enormi pale.
    Parli del 2006 -.-
    Hanno fatto questo parco? Benissimo guarda che io non sono contrario.
    Ma quanta energia fornisce? Che percentuale è?
    E tutto il resto?

    Io sono favorevole all'energia eolico-solare, ecc.... il fatto è che non è sufficiente!!!

  8. #118
    infinitomenouno
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Parli del 2006 -.-
    Hanno fatto questo parco? Benissimo guarda che io non sono contrario.
    Ma quanta energia fornisce? Che percentuale è?
    E tutto il resto?

    Io sono favorevole all'energia eolico-solare, ecc.... il fatto è che non è sufficiente!!!
    Leggi bene il mio primo post. A parità di costi e investimenti, l'eolico ha un rendimento maggiore delle centrali nucleari.
    Per quanto riguarda Sedini: 36 aerogeneratori per una potenza di 54MW portano elettricità per 33.000 famiglie (calcola centomila persone come minimo) e evitate emissioni di 64.000 tonnellate all'anno di anidride carbonica, chiamalo poco!
    Ultima modifica di infinitomenouno; 29/3/2008 alle 18:34

  9. #119
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    Leggi bene il mio primo post. A parità di costi e investimenti, l'eolico ha un rendimento maggiore delle centrali nucleari.
    Per quanto riguarda Sedini: 36 aerogeneratori per una potenza di 54MW portano elettricità per 33.000 famiglie (calcola centomila persone come minimo) e evitate emissioni di 64.000 tonnellate all'anno di anidride carbonica, chiamalo poco!
    Ok ma ti ripeto che sono d'accordo sull'utilizzo dell'eolico.

    Ma nell'articolo da te citato qui dici che produrrebbe energia per 100.000 persone. In Sardegna ce ne sono circa 1.700.000. Vuol dire che solo in Sardegna bisognerebbe costruire 17 centrali come quella.
    Cosa faccimo, costruiamo centinaia e centinaia di centrali per tutta l'Italia? (tenendo sempre conto che il vento c'è in pochissimi luoghi)

  10. #120
    infinitomenouno
    Ospite

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    Bisogna fare una campagna straordinaria di sensibilizzazione e informazione della massa, unita a una forte incentivizzazione di queste tecnologie. Invece di sprecare soldi per strutture inutili come il ponte sullo stretto di messina, bisogna costruire centrali eoliche di ogni specie in ogni zona ventilata (da vento con velocità pari a 5 metri al secondo fino ai livelli alti), installare lampade a basso consumo energetico, doppi vetri, pannelli solari per riscaldare l'acqua, pannelli fotovoltaici per produrre elettricità, e mettere tutto in rete, con accumulatori in ogni luogo e centrali idroelettriche. Bisogna incentivare la produzione e il consumo intelligenti e attivi, non passivi e tendenti all'aumento spropositato.
    Ultima modifica di infinitomenouno; 29/3/2008 alle 22:42

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