Un pò come "Se mi lasci ti cancello". Morale del film: meglio tenersi i ricordi, anche quelli più brutti, si faranno male, ma ti formano e formano quello che sei, quindi... non lo farei mai
Un pò come "Se mi lasci ti cancello". Morale del film: meglio tenersi i ricordi, anche quelli più brutti, si faranno male, ma ti formano e formano quello che sei, quindi... non lo farei mai
@maya io parlavo di cancellazione a scopo terapeutico, non la degenerazione a cui potrebbe arrivare (vedi il film che tu stessa hai citato). In tal caso credo sia piuttosto difficile (per me almeno) decidere cos'è giusto, perchè se da una parte puoi aiutare chi ha avuto un forte trauma a riappopiarsi della propria vita dall'altra elimini una parte del suo vissuto. Ovviamente cancellare il ricordo di una delusione, o di una morte per me è impensabile, sono le esperienze che fanno parte della vita, ma se tu, o un tuo caro a causa di un evento traumatico non riuscissi più a uscire dal tuo guscio, vivendo solo con te stessa e nella paura di un qualsiasi contatto col mondo, allora sarebbe diverso..
Io non la trovo giusta come cosa, perché sono i momenti brutti che fanno di una persona il suo essere unica.
Ci vuole il bagaglio di Man In Black che ti sparaflashano..
Da rabbrividire.
Con i ricordi traumatici ci si può imparare a convivere, sarebbe allucinante oltre che fantascientifico azzerare una parte della memoria individuale, si andrebbe a violare davvero l'unicità del soggetto.
Sono abbonata a Le Scienze e ho letto anche io l'articolo.
A parte che è una cosa ancora un po' "futuristica", pero non sono nuovi questi tipi di esperimenti.
Tempo fa si lavorava sulle particolari connessine dell'ippocampo, che creano un particolare tipo di sinapsi interneuronica, per "eliminare" gli eventi associati alla paura e credo esista anche qualche farmaco in quel senso.
Ad ogni modo non ho una posizione netta al riguardo.
Ossia, sono dalla parte della salute. Esistono moltissimi antidepressivi come il prozac che agiscono sulle sinapsi per creare uno stato di benessere e non vedo in questo tipo di applicazione una cosa molto diversa.
Esiste un limite, questo è certo.
E comunque non porterebbe la persona a dimenticare completamente l'evento, ma semplicemente a non associarlo piu al sentimento di "terrore" che la traumatizza.
In determinati casi per me è applicabile, cosi come è applicabile un qualsiasi antidepressivo che altro non fa che inibire la ricaptazione di neurotrasmettitori "della felicità" cosi che agiscano piu a lungo nelle nostre sinapsi!
Per me è una puttanata
Io non vorrei mai cancellare dei miei ricordi, belli o brutti che siano.