Non credo che la produzione di abbigliamento, per quanto prestigioso, possa rientrare nell'ambito dell'arte.Originariamente inviata da adfk
L'arte può prestarsi allo stilismo, di tanto in tanto, ma mai il contrario.
Il campione può fare il gregario, ma il gregario difficilmente può andar veloce come il campione. Mi spiego?
Siamo a livelli differenti.
Mi sembra che tu confonda la creatività con la genialità e con l'arte.
Io stesso, che sono partito dall'illustrazione, ed ora lavoro nell'abbigliamento, non mi ritengo un "artista". Al massimo un creativo, nonostante talvolta alcuni stilisti "minori" mi chiedano di realizzare le cose che loro non sanno fare in quanto, appunto, stilisti.
La differenza fra l'artista vero ed il semplice creativo, la fanno le qualità tecniche e la cultura.
Prova ne è che l'idolatria che c'era negli anni '80 per il Moncler, oggi si è, a distanza di pochi anni, trasformata in quella per Belstaff, la mini è più figa del Golf, Prada più trendy di Timberland.
La Gioconda di Leonardo, la Tempesta del Giorgione, la Battaglia di S. Romano di Paolo Uccello e altre meraviglie, invece, sono passate serenamente attraverso i secoli incuranti di cose insignificanti come i miei scarabocchi, le recensioni modaiole di Giovannino o l'esplosione del Porsche Cayenne.
Questa è la differenza fra "mercato" e "arte".