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Centinaia di migliaia in piazza "Giù le mani dall'informazione"

  1. #1
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    Predefinito Centinaia di migliaia in piazza "Giù le mani dall'informazione"

    Il centro di Roma gremito per la manifestazione per la libertà di informare
    Giornalisti, sindacati e tanti giovani. Saviano ricorda i cronisti caduti


    Centinaia di migliaia in piazza
    "Giù le mani dall'informazione"


    di MATTEO TONELLI





    ROMA - "Il cittadino non informato o informato male è meno libero". Basterebbe questa frase, detta dal palco dal presidente emerito della Corte Costituzionale Valerio Onida, per spiegare il senso della giornata. Questo 3 ottobre che ha visto 300mila persone (secondo la stima degli organizzatori, 60mila per la questura) stipare all'inverosimile piazza del Popolo a Roma, fino a creare un muro di persone in buona parte delle vie del centro.

    Dovere di informare e diritto di essere informati, è lo slogan di cui si è fatta promotrice la Federazione nazionale della stampa. E all'appello hanno risposto in centinaia di migliaia. Arrivati in piazza del Popolo per applaudire Roberto Saviano che elenca nomi dei giornalisti caduti mentre facevano il loro mestiere. Chiedendo che non si "infanghi" il loro nome. Ricordando che "verità e potere non coincidono mai". In piazza per gridare la loro solidarietà a Repubblica, L'unità, Annozero, Report e a tutti coloro che, da tempo, sono nel mirino dell'esecutivo. Per riconoscersi. Per dire e, dirsi, che la libera informazione è il tassello fondamentale della democrazia. Per cantare che "libertà e partecipazione".

    E' una piazza davvero affollata quella baciata da un primaverile sole romano. Con la voglia di far sentire la sua voce. Di dire che non tutto "è reality", che "un'altra Italia è possibile". Una piazza militante, certo. Con i cartelli contro Berlusconi. Che fischia sonoramente quando i precari nominano il ministro Gelmini. Ma che non fa sconti nemmeno a sinistra. "D'Alema chiedi scusa e poi vattene", recita un cartello.


    E' una piazza che esprime un bisogno di partecipazione, di mobilitazione. Piena di ragazzi e ragazze. Sono davvero tanti quelli venuti a piazza del Popolo. Gente che cita Gramsci e il suo "odio per gli indifferenti". Una piazza variegata. Ci sono i giornalisti, davvero tanti. Anche quelli della stampa cattolica, da Avvenire a Famiglia Cristiana, il cui direttore Don Sciortino manda un messagio per dire che è "diabolico far credere che questa manifestazione sia una farsa. La legittimazione del voto popolare non autorizza nessuno a colonizzare lo Stato e a spalmare il Paese di un pensiero unico senza diritto di replica". Si schiera anche il cdr di Mediaset.

    Ci sono cittadini che a farsi dare dei "farabutti" dal premier non ci stanno. Anche se quelli di Rai3 se lo scrivono, beffardamente, in uno striscione. Giornalisti che vedono minacciata la loro professione. "Il governo ritiri il dl Alfano e le querele contro Repubblica e Unità" dice il segretario della Fnsi, Franco Siddi.

    E ci sono i partiti e le loro bandiere, anche se gli organizzatori avevano chiesto un passo indietro. Franceschini e Bersani (che per un giorno dimenticano la sfida congressuale), Bertinotti, Di Pietro. C'è la Cgil di Guglielmo Epifani che ha organizzato molti pullman. Mancano Cisl e Uil e la piazza li fischia. Ed ancora l'associazionismo, l'Arci, Giustizia e Libertà. Gli universitari con il bavaglio sulla bocca. Ma anche il mondo della cultura, preoccupato per i tagli, altra forma di restringimento della libertà. Nanni Moretti si mischia tra la folla e lancia un affondo al centrosinistra "che negli ultimi 15 anni ha sbagliato tutto". Serena Dandini incassa applausi. E ci sono i precari della scuola che oggi a Roma si sono ritrovati in corteo. E tantissimi semplici cittadini.

    Come Paola Franchi e Graziella e Donatella Andreani. Sono partite da Verona alle sette della mattina. Il perché lo spiegano così: "Bisogna difendere la democrazia, oggi è sempre più difficile far conoscere verità. Lo diciamo anche ai giornalisti: tenete la schiena dritta".

    C'è gente così a questa manifestazione che non è una festa, non è una farsa (come l'ha definita Berlusconi) e non è nemmeno uno spettacolo (nonostante ci siano i cantanti). "E' l'ennesima manifestazione contro Berlusconi" tuona la destra. E di sicuro, da queste parti, il premier non riscuote simpatie. Ma non è lui il protagonista, stavolta. Certo, alcuni cartelli lo sbeffeggiano. Richiamano la vicende delle escort a palazzo Grazioli. "L'infomazione rende liberi, papi ci rende schiavi". "Dieci ragazze per me posson bastare". "Le notizie non si coprono con il cerone". Un cartello ricorda le dieci domande di Repubblica a cui il premier non ha mai risposto. L'antiberlusconismo c'è. I fischi al Tg4 e a Feltri pure. Ma c'è anche molto altro. Ci sono cartelli che citano Calamandrei quando paragona la libertà all'aria. Altri che ricordano come non essere ascoltati non sia una buona ragione per tacere. Se c'è un messaggio che questa piazza lancia è proprio questo. Non è più tempo di feste e spettacoli. E quando Marina Rei canta Gaber, quel "libertà è partecipazione" sembra l'unica colonna sonora possibile per una giornata così.
    ora voglio vedere che scriverà Il Giornale e che dirà Berlusconi sulla manifestazione "farsa"


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  3. #2
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito

    Obo, sei comunista. Erano si e no in trenta, tutti con le maglie del Che

  4. #3
    obo
    .
    35 anni
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    uhm, e all'estero ologrammi creati dai comunisti informatici
    Raccolta di firme nella capitale francese, girotondo nella famosa piazza
    In Inghilterra parla il ministro ombra degli Esteri: "Situazione anomala"


    Place d'Italie imbavagliata, sit in alla Bbc
    da Londra a Parigi le proteste in Europa




    ROMA - Non solo Piazza del Popolo. Gli echi della manifestazione romana a sostegno della libertà di stampa arrivano anche all'estero. Duecento manifestanti a Parigi e trecento a Londra hanno mostrato, con girotondi, slogan e raccolta di firme, la loro solidarietà ai cortei italiani.

    Girotondo a Parigi. Un grande girotondo durato oltre due ore, organizzato dalla rivista Focus In, è stato il contributo parigino. Scelta come location la simbolica place d'Italie, dove campeggiava un grande cartello che riproduceva la targa della celebre piazza parigina con l'aggiunta della parola "muselee", imbavagliata. Oltre 200 i dimostranti, per la maggior parte italiani, fra cui le rappresentanze del Pd e di Rifondazione comunista di Parigi. I partecipanti portavano al braccio un con scritto: "FBI", Farabuttis best information. Nel corso della manifestazione sono state raccolte firme per un appello a sostegno della libertà d'informazione in Italia che sarà inviato alla stampa italiana.

    In 300 a Londra. Manifestazione davanti alla Bbc per trecento connazionali nella capitale del Regno Unito. La protesta, iniziata alle 15.00, ora italiana, in contemporanea con i cortei romani, ha raggruppato anche molti esponenti dei media e della politica inglese. Su un palco eretto di fronte alla sede centrale della tv di stato britannica si sono date il cambio svariate personalità, tra cui Edward Davey, ministro degli Esteri del governo ombra dei conservatori che ha definito la situazione dei media italiani "anomala" rispetto al resto dei Paesi sviluppati. Da italiani e britannici lo stesso messaggio: in Italia vige un regime mediatico inaccettabile, sia per gli italiani che per il resto dell'Europa e del mondo. Poi i manifestanti si sono spostati in corteo nella centralissima Trafalgar Square.
    Place d'Italie imbavagliata, sit in alla Bbc da Londra a Parigi le proteste in Europa - Politica - Repubblica.it

  5. #4
    Overdose da FdT
    Uomo 33 anni da Roma
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    Tanto non servirà a un ca??o...Infatti non ci sono andato.
    Tutto la mia stima però a chi ci prova comunque!

  6. #5
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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    Ci sono stato...per dimenticanza mia...Un casino °_°...solite bandiere della pace e solite magliette del Che, falci e martelli e compagniabbella...A un certo punto mi sono chiesto se era una manifestazione per la libertà di informazione o una mera manifestazione comunista e stoppe...Se effettivamente era la prima, mi dispiace un sacco perchè come tutti sappiamo non servirà a niente...Se invece si trattava della seconda, posso solo farmi delle grasse risate.
    Davano il Fatto Quotidiano, ma c'era la ressa e non so riuscito a prenderlo.

    ...e porca ***** non si riusciva nemmeno a telefonare -.-''

  7. #6
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Ma è finto 'sto video?
    Quella giornalista è davvero un'inviata del TG 4?

    Ma cosa voleva ottenere?

  8. #7
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
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    Grande la signora che s'è tolta pure gli occhiali. (è pure bona °_°)

    Dice che ha un bel cappello

  9. #8
    Bushi yasha
    Uomo 42 anni da L'Aquila
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    1) io adoro ogni volta leggere delle incongruenze di stima fra organizzatori e questura


    2) credo che Fede abbia bestemmiato in Aramaico,Gaelico e Ugaritico

  10. #9
    mr stagger lee
    Utente cancellato

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    Intanto ieri sera il caro Minzolini ha dato dimostrazione che la libertà d'informazione è davvero a rischio in Italia. Si è rifiutato apertamente di trattare della manifestazione. Vi rendete conto? Centinaia di migliaia di persone in piazza, e tu dici: "non parlerò di questa manifestazione perché è una *******ta!" Mai in Italia era successa una cosa del genere. E' vero che il Tg1 tenda solitamente ad essere filogovernativo, ma un direttore che si permette di fare un editoriale affermando di voler negare la completezza dell'informazione (come fece già con la questione delle *******lle di Silvio) è fuori dal mondo. Come un cretino denigra la manifestazione giustificandola allo stesso tempo col suo comportamento inammissibile.
    Buona vita, Italiani!

  11. #10
    Tyler Durden
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