76%??
Direi che è un po' tantino,decisamente tantino.
Comunque Obo,dici che la lega non è una soluzione ma forse non ricordi i discorsi di Maroni,non si parla di cacciare fuori tutti,gli onesti sono benvenuti.
Il problema è che nella Lega c'è sempre qualcuno che spara paroloni e si tende sempre a ricordare quelli piuttosto che apprezzare ciò che di giusto dicono/fanno.
Drk ti posto alcuni passaggi del link che hai postato:
Innanzi tutto campione di 16000 persone è troppo ristretto visto che in Italia siamo 60 milioni,visto che oltretutto proprio tu parlavi di numeri non significativi quando parlavo dei detenuti di Genova.Secondo un sondaggio dell’Osservatorio europeo contro il razzismo (condotto su un campione di 16.000 intervistati), il 72% degli italiani è convinto che gli stranieri compiano, nel nostro territorio, più crimini rispetto ai locali
Inoltre fosse davvero così gli Italiani invece che votare Berlusconi,Franceschini,Di Pietro e compagnia cantante si sarebbero ammassati a votare Lega o partiti di estrema destra,e quest'ultimi mi pare che di voti ne abbiano presi davvero molto pochi.
Ok che clandestino non vuol dire per forza delinquente ma ti sembra giusto tutto ciò?Secondo L’OIM (organizzazione internazionale che si occupa di monitorare questo fenomeno) sono 175 milioni circa le persone (pari al 2,9% della popolazione mondiale) che vivono, in modo regolare, fuori dal proprio Paese di origine.
Stimare quanti siano gli immigrati clandestini è, viceversa, talmente complesso che rischia di essere un esercizio affidato alla pura speculazione statistica. La maggior parte degli addetti ai lavori giudica congrua la quota del 20/25% dell’immigrazione clandestina rispetto a quella regolare (se quindi in Italia all’inizio del terzo millennio gli stranieri con regolare permesso di soggiorno erano stimati in circa 1,4 milioni, gli irregolari si possono calcolare approssimativamente in 300/400 mila unità). Questa “convinzione” è stata sconfessata nel nostro Paese dai dati raccolti in concomitanza di provvedimenti legislativi volti a regolarizzare il fenomeno della clandestinità.
È stato, infatti, sufficiente, secondo il Professor Gianpiero Dalla Zanna, applicare la legge n° 1413 (nota come la legge Bossi-Fini) per accertare che probabilmente in Italia il rapporto regolari/irregolari è circa di uno a uno e che, quindi, sono presenti nel nostro Paese nel complesso quasi 2,8 milioni di stranieri (il 5% della popolazione residente, in linea con il valore medio dei paesi della Unione Europea).
Ovviamente il caso italiano non può essere inteso come campione rappresentativo della situazione mondiale. Secondo l’OIM, gli irregolari nel mondo sono, infatti, stimati in 30/40 milioni, vale a dire un irregolare ogni 5 immigrati regolari
Da notare la crescita % di detenuti extracomunitari dal '90 al 2002,con un aumento tale non è difficile pensare che se i dati fossero aggiornati al 2009 la percentuale potrebbe toccare il 40%.Tabella 2- STRANIERI DETENUTI NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI ITALIANI (1990-2002)
Elaborazione su dati Ministero della Giustizia
Sono tutti ladri di merendine?
Non sarebbe più logico rispedirli al loro paese?O devo sentirmi xenofobo perchè faccio di questi pensieri?• il tasso dei detenuti stranieri con regolare permesso di soggiorno (o cittadinanza italiana) è similare a quello dei reclusi italiani. Se si considera il tasso dei detenuti clandestini il rapporto cambia in modo significativo: sui 16.788 detenuti stranieri, infatti, 15.900 sono presenti sul nostro territorio in modo clandestino (il 94% dei detenuti nati fuori del nostro territorio);
D'accordissimo sulla prima parte,meno sulla seconda,il sostegno va dato prima agli italiani che risiedono nel loro paese natìo,se e solo se l'Italia riuscisse ad uscire dalla crisi economica in cui è precipitata allora benvenuti gli extracomunitari e ben vengano aiuti nei loro confronti.con una politica delle espulsioni selettiva ed efficace che eviti di far permanere, nella nostra società, quanti sono disponibili a vivere la loro irregolarità clandestinità privilegiando comportamenti illeciti ritenuti più proficui (è evidente che la prostituzione rende più della “collaborazione familiare”). A tale politica deve essere correlata un’azione di sostegno all’immigrato deciso e motivato, a cui vanno forniti tutti gli strumenti per inserirsi nella società che lo ospita.