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Aperto il termovalorizzatore di Acerra

  1. #71
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
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    uhm però hai detto

    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    Basati su quel che ti pare.

    Mase per te una fonte e' legittima e da considerare lo sono tutte.

    Non solo quelle che sostengono la tua tesi.

    pur non avendo letto nulla..

    quindi possiamo dire, secondo te, che nel tuo caso nessuna fonte è da considerare?


  2. #72
    FdT-dipendente
    Uomo 40 anni
    Iscrizione: 10/3/2009
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    Guarda che sei tu che dici, e cito:


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    e poi perdonami non dovremmo credere a repubblica ma docvremmo basarci su quello che dici tu.. un qualsaisi mister X
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    da oggi niente più fonti su fuoriditesta.. basta dire io ho visto, io so, e il discorso è chiuso
    che fenomeni
    Quote Originariamente inviata da Technics Visualizza il messaggio
    se un giornalista di fama mondiale afferma di averlo visto diventa un caso di stato.. poichè al giornalista si da credito..

    se lo dici te no.. poichè non ti si fila nessuno.. capisci il nesso?
    perchè leggi il giornale?
    non fai prima a chiedere ai passanti? è gratis!

    Se la pensi cosi' ti becchi sto super quark, ammutolisci e fine della storia.

    Se invece pensi,come e' giusto e logico, che una fonte non e' un dogma ma e' sempre opinabile, allora chiunque ha il diritto dic riticare e contestare qualunque fonte.

    Se invece pensi che la fonta che dice quel che tu pensi sia incontestabile, e l'altra sia da solange.. eh allora abbiamo un problema, o meglio hai un porblema perche diventi talemente poco credibile e fazioso che la gente ti lascera' scrivere a ruota libera senza leggerti.

  3. #73
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    Guarda che sei tu che dici, e cito:


    Se la pensi cosi' ti becchi sto super quark, ammutolisci e fine della storia.

    Se invece pensi,come e' giusto e logico, che una fonte non e' un dogma ma e' sempre opinabile, allora chiunque ha il diritto dic riticare e contestare qualunque fonte.

    Se invece pensi che la fonta che dice quel che tu pensi sia incontestabile, e l'altra sia da solange.. eh allora abbiamo un problema, o meglio hai un porblema perche diventi talemente poco credibile e fazioso che la gente ti lascera' scrivere a ruota libera senza leggerti.
    Si, ma le fonti vanno criticate con motivo; se non hai argomentazioni non puoi criticare la fonte.
    E il motivo per cui criticherei la fonte superquark sopra postata, è presto detto: Al tempo della costruzione di quelle strutture, non si conoscevano alternative.
    Ora ve ne sono, e i Paesi civili si stanno muovendo di conseguenza.
    Ma noi siam sempre i soliti furboni, perchè investire nelle energie e negli smaltimenti del futuro quando tra 10-15 anni avremo belli e fatti quelli che sono obsoleti già oggi?

  4. #74
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
    Messaggi: 16,094
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    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    Guarda che sei tu che dici, e cito:









    Se la pensi cosi' ti becchi sto super quark, ammutolisci e fine della storia.

    Se invece pensi,come e' giusto e logico, che una fonte non e' un dogma ma e' sempre opinabile, allora chiunque ha il diritto dic riticare e contestare qualunque fonte.

    Se invece pensi che la fonta che dice quel che tu pensi sia incontestabile, e l'altra sia da solange.. eh allora abbiamo un problema, o meglio hai un porblema perche diventi talemente poco credibile e fazioso che la gente ti lascera' scrivere a ruota libera senza leggerti.

    aaah capisco il tuo problema è che ti metti al pari di scienziati e studiosi del settore.. quindi tu sei un qualsiasi mister X lo studioso pluripremiato ricercatore all'università di Firenze è un qualsiasi mister X
    come darti torto..

    non mi hai risposto però.. tu che a che fonti credi?

  5. #75
    FdT-dipendente
    Uomo 40 anni
    Iscrizione: 10/3/2009
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    Quote Originariamente inviata da drkheart Visualizza il messaggio
    Si, ma le fonti vanno criticate con motivo; se non hai argomentazioni non puoi criticare la fonte.
    E il motivo per cui criticherei la fonte superquark sopra postata, è presto detto: Al tempo della costruzione di quelle strutture, non si conoscevano alternative.
    Ora ve ne sono, e i Paesi civili si stanno muovendo di conseguenza.
    Ma noi siam sempre i soliti furboni, perchè investire nelle energie e negli smaltimenti del futuro quando tra 10-15 anni avremo belli e fatti quelli che sono obsoleti già oggi?
    Drk, dopo ne discutiamo se vuoi. Adesso il punto non e' quello.
    Il punto e' questo:
    In molti servizi purtroppo superquark non è obiettivo.

    Che motivazioni ha apposto? Nessuna. Ha solo detto che non e' obbiettivo, tanto per liquidare una fonte che a lui non tstava bene.

    Io per capirci non ce l'ho con te o con chiunque sostenga quel che sostieni tu, ce l'ho con la gente irrazionale che parte da punto di partenza io ha ragione in assoluto, ergo le fonti vanno bene solo se dicon quel che pesno io, senno iobbiettive/false/solange.

  6. #76
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
    Iscrizione: 6/10/2007
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    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    Drk, dopo ne discutiamo se vuoi. Adesso il punto non e' quello.
    Il punto e' questo:



    Che motivazioni ha apposto? Nessuna. Ha solo detto che non e' obbiettivo, tanto per liquidare una fonte che a lui non tstava bene.

    Io per capirci non ce l'ho con te o con chiunque sostenga quel che sostieni tu, ce l'ho con la gente irrazionale che parte da punto di partenza io ha ragione in assoluto, ergo le fonti vanno bene solo se dicon quel che pesno io, senno iobbiettive/false/solange.
    quindi dai credito alle fonti di blackhole o vale chi arriva prima?
    lo capisci che non sei l'arbitro di nulla? che quando dici "fate" intendi dire "facciamo" ? visto che non stai dando prova di fare il contrario?

  7. #77
    FdT-dipendente
    Uomo 40 anni
    Iscrizione: 10/3/2009
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    Quote Originariamente inviata da Technics Visualizza il messaggio
    aaah capisco il tuo problema è che ti metti al pari di scienziati e studiosi del settore.. quindi tu sei un qualsiasi mister X lo studioso pluripremiato ricercatore all'università di Firenze è un qualsiasi mister X
    come darti torto..
    No io sostengo he se puoi crticare una fonte le puoi criticare tutte,non solo quelle che vanno contro la tua tesi.

    Quote Originariamente inviata da Technics Visualizza il messaggio
    non mi hai risposto però.. tu che a che fonti credi?
    A nessuna o a entrambe parzialmente,scegli tu.

    Io sono convinto che indubbiamente queste strutture siano piu inquinanti e dannose delle altre di nuova generazione.

    Ma sono altrettanto convinto che siano anche molto meno costose, da impiantare e da mantenere.

  8. #78
    FdT-dipendente
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    Quote Originariamente inviata da Technics Visualizza il messaggio
    quindi dai credito alle fonti di blackhole o vale chi arriva prima?
    lo capisci che non sei l'arbitro di nulla? che quando dici "fate" intendi dire "facciamo" ? visto che non stai dando prova di fare il contrario?
    Non non intendo dire facciamo. Io non sostengo che una fonte sia sacrosata e una una cagata, tu si con il tuo solange.

    Non arrampicarti sugli specchi.

  9. #79
    Tyler Durden
    Uomo 37 anni
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    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    A nessuna o a entrambe parzialmente,scegli tu.

    Io sono convinto che indubbiamente queste strutture siano piu inquinanti e dannose delle altre di nuova generazione.

    Ma sono altrettanto convinto che siano anche molto meno costose, da impiantare e da mantenere.
    quindi se una fonte dice che il gol c'era e un'altra dice che il gol non c'era rischi l'esaurimento nervoso!

    Quote Originariamente inviata da Alex D Visualizza il messaggio
    Non non intendo dire facciamo. Io non sostengo che una fonte sia sacrosata e una una cagata, tu si con il tuo solange.

    Non arrampicarti sugli specchi.
    arrampicarmi sugli specchi??

    tu non hai letto

    ti rendi conto di essere il solo che lo sta facendo?

  10. #80
    Dovahkiin
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    Ma sono altrettanto convinto che siano anche molto meno costose, da impiantare e da mantenere.
    E la convinzione crollò!
    La termovalorizzazione è il più costoso sistema per lo smaltimento dei rifiuti e tutti gli italiani, a loro insaputa, pagano generosi incentivi a suo sostegno
    La campagna pubblicitaria a favore dei termovalorizzatori, gestita alla grande da tutti i mezzi di comunicazione di massa, omette volutamente due essenziale informazione: “Quanto ci costa e chi paga?”. In base a documenti dell’Unione Europea, la risposta alla prima domanda è che la termovalorizzazione è il metodo più costoso per smaltire rifiuti.
    In Austria, l’incenerimento di una tonnellata di rifiuti da parte del termovalorizzatore di Vienna, quello che si dice sia nel centro della città e che è stato affidato alle cure estetiche di un fantasioso architetto, costa ben 148 Euro. In Danimarca, termovalorizzare i rifiuti nell’impianto di Copenhagen che si vuol far credere sorga vicino alla “Sirenetta”, costa 97 euro a tonnellata. Bruciare i rifiuti in Germania costa un po’ meno: 88 euro per tonnellata. […]
    I minori costi degli inceneritori tedeschi, rispetto a quelli Danesi e Austriaci hanno una spiegazione. La Germania è ricca di vecchie miniere di salgemma dove si possono stoccare in sicurezza le cosiddette ceneri volanti, ossia tutto quello che rimane nei filtri dopo la depurazione dei fumi degli inceneritori, veri e propri rifiuti tossici in quanto contengono, ad alte concentrazioni, metalli pesanti, diossine, furani, idrocarburi policiclici.
    E in queste stesse miniere di salgemma finiscono i rifiuti tossici prodotti dall’inceneritore di Vienna e dall’inceneritore di Brescia, mentre i Danesi, per risparmiare, esportano le loro ceneri volanti nella vicina Svezia. E questo traffico di rifiuti tossici costa una bella cifra: per ogni tonnellata di ceneri volanti gli austriaci pagano 363 euro e i tedeschi 255 euro. […]

    La beffa italiana degli incentivi all’incenerimento
    Anche in Italia termovalorizzare rifiuti è una scelta che si paga a caro prezzo: mediamente, 90 euro a tonnellata. Eppure, nel nostro paese smaltire le ceneri volanti costa molto poco (129 euro a tonnellata). Sarebbe interessante capire in quale modo riusciamo ad avere prezzi così bassi anche perché, come sappiamo, l’Italia non ha miniere di salgemma disponibili per lo stoccaggio di rifiuti pericolosi.
    Ma la via italiana alla termovalorizzazione dei rifiuti ha altre singolari particolarità.
    Mentre Austria, Danimarca, Belgio tassano la termovalorizzazione dei rifiuti (da 4 a 71 euro a tonnellata) in Italia questa tecnologia è incentivata con generose offerte in danaro, pagate all’elettricità prodotta bruciando spazzatura.
    In tutta Europa la vendita di elettricità prodotta bruciando rifiuti avviene a prezzi molto simili a quella dell’elettricità prodotta da fonti convenzionali (olio combustibile, carbone, metano), pari a circa 4 centesimi per chilowattora.
    In Italia, la vendita di elettricità prodotta con un termovalorizzatore frutta al gestore dell’impianto da 9 a 14 centesimi a chilowattora, a seconda che l’incentivo economico si avvalga dei vantaggi previsti dai “certificati verdi” o del cosiddetto CIP6.
    In entrambi i casi si tratta di incentivi che sarebbero dovuti andare alle fonti di energia rinnovabile (solare, eolico, biomasse) e che invece vanno a favorire la termovalorizzazione dei rifiuti, dichiarati per legge, tutta italiana, fonte energetica rinnovabile.
    Questo significa che il gestore, per ogni tonnellata di rifiuto termovalorizzato, grazie all’elettricità prodotta (0,5 chilowatore per chilo di rifiuto termovalorizzato), riceve un incentivo che varia da 25 a 50 euro.
    Questi soldi escono dai portafogli di tutte le famiglie italiane e questa (le famiglie italiane) è la risposta alla seconda domanda che ci siamo fatti all’inizio di questa chiacchierata: chi paga?
    In questo caso, gli incentivi all’incenerimento sono pagati con la bolletta della luce; una vera e propria tassa occulta che si aggiunge alla tassa sui rifiuti che è già cara, ma che è destinata ad aumentare quando, come prevedono tutti i Piani Provinciali, si termovalorizzerà il 65% dei rifiuti prodotti dagli italiani.
    Attualmente, circa il 60% dei rifiuti prodotti in Italia è inviato in discarica e il costo medio della discarica (64 euro a tonnellata) è molto più basso dell’incenerimento
    Con l’attuale sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti e con l’attuale produzione pro-capite di rifiuti (circa 550 chili all’anno), il costo a carico delle famiglie per lo smaltimento di un chilo di rifiuti è di circa 12 centesimi. Quando in Italia saranno in funzione tutti i 140 termovalorizzatori programmati, sarà inevitabile un generalizzato forte aumento della tassa sui rifiuti, che si prevede possa essere pari al 40% in più, rispetto all’attuale valore. In questa situazione, il costo pagato dalle famiglie per lo smaltimento di un chilo di rifiuti potrebbe arrivare a circa 17 centesimi.
    Ma, se la scelta della termovalorizzazione spinta andrà avanti, il costo reale della termovalorizzazione, sempre a carico delle famiglie italiane, sarà ancora maggiore.
    Pochi sanno che ogni volta che compriamo qualche cosa, paghiamo 7 centesimi per ogni chilo di imballaggio con cui è confezionato il nostro acquisto: contenitore in vetro, plastica, metallo, scatola di cartone, involucro in plastica, sacchetto.
    Questa tassa va al Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) e dovrebbe servire a coprire i costi per la raccolta e il riciclaggio degli stessi imballaggi.
    Ma l’Italia ha i più bassi tassi di riciclaggio in Europa (circa il 20%), destinati a rimanere bassi, grazie alla “furbata” tutta italiana di far diventare, per legge, la termovalorizzazione una forma di riciclo.
    Pertanto, la tassa pagata per il riciclo degli imballaggi non è, e non sarà utilizzata per gli scopi previsti se saranno costruiti tutti i termovalorizzatori che qualcuno vorrebbe (uno per ogni provincia) e questo potrebbe configurarsi come una colossale truffa a danno di tutti gli italiani.
    In conclusione, un chilo di imballaggi termovalorizzato, conteggiando la futura tassa rifiuti (17 cent.), la tassa riciclo imballaggi (7 cent.) e il costo dei certificati verdi (9 cent.) costerà alle famiglie italiane circa 33 centesimi (639 lire).

    FONTE
    L’articolo è tratto dal libro di Federico Valerio Inceneritore? No! Tutto quello che non vi hanno mai detto sugli inceneritori di rifiuti e che molti di voi cominciano a chiedere edito da Andromeda (collana Reprint n.21). È possibile acquistare il libro on-line collegandosi al sito
    www.macrolibrarsi.it.
    L’AUTORE
    Federico Valerio è direttore del Dipartimento di Chimica Ambientale dell'Istituto Tumori di Genova. Consigliere Nazionale dell'Associazione Italia Nostra, nonché Presidente della Sezione di Genova si occupa da anni di diffondere le problematiche ambientali ed economiche relative all’incenerimento dei rifiuti.

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