Xkè prima di riuscire a risolvere una disequazione di 2° grado in meno di 9 secondi e 69 una persona deve saper stare al mondo.
Gli insegnanti non sono maestri di educazione perchè è questo che vogliamo...finchè fumare in classe è normale...farsi palpare il culo è normale...permettere certi atteggiamenti è normale... è ovvio che non si potrà insegnare nulla.
La condotta riassume l'educazione, la capaictà di stare con altre persone, di dialogare, stare insiseme, ascoltare, assistere, la condotta è TUTTO ciò che non è una materia. E non mi sembra superfluo
d'accordissimo col vecchio saggio qui sopra...
Il punto è questo:
Una materia può essere insegnata da un soggetto xkè la preparazione di quel soggetto la si può valutare in un certo modo.
La condotta sebbene possa essere insegnata, non si può verificare se colui che te la insegna è adatto.
Ho visto insegnanti incapaci di ascoltare, assistere, stare assieme, dialogare, e sopratutto, maleducati(xkè nel momento in cui offendi più o meno un alunno, sei maleducato te tanto il bullo che sfotte il secchione.
Quindi, come si può mettere nelle mani dei profe uno strumento tanto forte? Gli insegnanti non sono gli elementi adatti per insegnare l'educazione, non sono abbastanza umili per poter svolgere un compito simile.
Sì, ok. Ne avevamo parlato non so se ricordi.
Il fatto è che la condotta viene valutata da tutti i prof quindi se uno è particolarmente stronzo o con uno sei particolarmente amico questo non conta.
E poi la condotta si vede anche dai compagni...dal personale... poi si valuta quella di un anno... non ditemi che non si può valutare.
Premetto che gli insegnanti che ho citato nel mio post precedente io li licenzierei all'istante. Detto questo la maggior parte penso sia molto buona.
Maestri di vita??????
A insegnarci la vita è l'esperienza che maturiamo ogni giorno.
Anche un bullo (lo tiro in ballo visto che va tanto di moda e sembra che sia questa la sola causa a cui attribuire il fallimento della scuola italiana) è un maestro di vita e di sicuro lo è ancor più di un insegnante, o di un buon compagno di banco.
Perché il bullo, col suo comportamento scorretto, è colui che ti crea più anticorpi che un intero collegio di professori.