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Resoconto 8 per mille - Chiesa cattolica

  1. #31
    Overdose da FdT
    Uomo 35 anni
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    Allora la gente non sa nemmeno leggere.

    Ho qua sotto mano il mio cud, cito testualmente, due righe sotto dove si mette la firma per l'8x1000, con scritto, in maiuscolo grassetto, AVVERTENZE:

    La mancanza della firma in uno dei sette riquadri previsti constituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la ripartizione della quota d'imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. [...]
    Com'era quella frase?
    "Metà delle persone che hanno comprato il giornale non ha visto l'articolo, metà di quelli che l'hanno visto non l'ha letto, metà di quelli che l'hanno letto non l'ha capito" ecc.
    Non ricordo di chi fosse, ma direi che calza a pennello.
    Chiaro che la gente nella sua pochezzaXD non si interessa di soldi che sono comunque perduti, e quindi se ne frega.
    E poi insomma, lo so che questo sistema funziona così (o, meglio, non funziona), ma è assurdo, è il fatto che esista solo in Italia tra i Paesi occidentali (come tutte le cose più stupide di questo mondo) ne è la riprovaXD


  2. #32
    FdT-dipendente
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    Ma io voglio l'8, cosa me ne faccio del 5?

    Comunque mi informai, l'otto per mille è la solita mostruosa eccezione italiana.
    Consiglio il seguente articolo (certo di parte, ma sono dati e fatti).

    Chiesa, c'è un 8 per mille segreto Ecco dove finisce un miliardo di euro - cronaca - Repubblica.it


    prendo questo pezzo

    Nel 2001 è Cardia a invocare una riduzione dell' otto per mille, in un saggio pubblicato dalla presidenza del consiglio: "Dall' otto per mille derivano ormai alla Chiesa cattolica, meglio: alla Cei, delle somme veramente ingenti, che hanno superato ogni previsione. Si parla ormai di 900-1000 miliardi l' anno di lire. Il livello è tanto più alto in quanto il fabbisogno per il sostentamento del clero non supera i 400-500 miliardi. Ciò vuol dire che la Cei ha la disponibilità annua di diverse centinaia per finalità chiaramente "secondarie" rispetto a quella primaria del sostentamento del clero; e che lievitando così il livello del flusso finanziario si potrebbe presto raggiungere il paradosso per il quale è proprio il sostentamento del clero ad assumere il ruolo di finalità secondaria". Previsione perfetta. "Tutto ciò - concludeva Cardia - porterebbe a vere e proprie distorsioni nell' uso del danaro da parte della Chiesa cattolica; e, più in generale, riaprirebbe il capitolo di un finanziamento pubblico irragionevole che potrebbe raggiungere la soglia dell' incostituzionalità se riferito al valore della laicità quale principio supremo dell' ordinamento". Nel tempo il professor Cardia è diventato illustre collaboratore di Avvenire, il giornale dei vescovi. I suoi temi sono cambiati: l' apologia del rapporto fra i giovani e Benedetto XVI, la lotta ai Dico, l' esaltazione del Family Day.

    Questo si avrebbe nel caso ci fosse qualcosa di astruso e di illogico alla base della ripartizione della quota non scelta. Cosa, ripeto, che per me non c'è.

    Poi, per quanto riguarda la scelta che la chiesa fa di destinazione dei fondi, riporto da wiki:

    • 35% sostentamento dei sacerdoti (La Chiesa cattolica stabilisce che un giovane prete riceva come stipendio 811 €/mese così ripartito:
    - contributo dalla parrocchia di cui è pastore (0,036 centesimi i vice-parroci; 0,07 centesimi i parroci per ogni abitante, ad esempio per una parrocchia di 8000 abitanti il vice-parroco riceve 289,00 € al mese, il parroco 578,00 €) - eventuali altri stipendi (ad esempio se insegna) - qualora, la somma del contributo della parrocchia e ed eventuali altri stipendi, non raggiungano gli 811 €/mese, si attinge dal 8 per mille. A ciò si aggiungono eventuali scatti di anzianità e di carriera, un vescovo vicino alla pensione riceve al massimo 1244 €/mese.
    • 20% interventi caritativi in Italia e nel terzo mondo
    • 12% nuova edilizia di culto
    • 8% beni culturali ecclesiastici
    • 16% alle diocesi (metà distribuito in parti uguali alle 226 diocesi e l'altra metà ripartita in proporzione al numero degli abitanti). Le iniziative diocesane si articolano a loro volta in moltissime voci.
    • 10% altre iniziative nazionali (fondo per la catechesi, tribunali ecclesiastici, ecc.)

    Io di "superfluo", se proprio ci devo trovare qualcosa, vedo quell'ultimo 10%.
    Il resto sono tutte cose che, direttamente o indirettamente, vanno a beneficio della comunità.

    Farei notare, 800 euro un nuovo sacerdoto, 1250 un vescovo quasi in pensione.
    Minchia quanti soldi che prendono. Vivono nel lusso, direi.

  3. #33
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    Com'era quella frase?
    "Metà delle persone che hanno comprato il giornale non ha visto l'articolo, metà di quelli che l'hanno visto non l'ha letto, metà di quelli che l'hanno letto non l'ha capito" ecc.
    Non ricordo di chi fosse, ma direi che calza a pennello.
    Chiaro che la gente nella sua pochezzaXD non si interessa di soldi che sono comunque perduti, e quindi se ne frega.
    Se a uno non interessa l'argomento, e/o è così pigro (o peggio) da non leggere nemmeno quell'avvertimento, probabilmente non si renderà nemmeno mai conto della ripartizione proporzionale dell '8x1000 di chi non sceglie nulla..quindi non gli si porrà nemmeno la questione! No problemo!
    Dai ma sei avido, il 5 è già buono...

  4. #34
    FdT-dipendente
    Uomo 36 anni da Bergamo
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    Com'era quella frase?
    "Metà delle persone che hanno comprato il giornale non ha visto l'articolo, metà di quelli che l'hanno visto non l'ha letto, metà di quelli che l'hanno letto non l'ha capito" ecc.
    Non ricordo di chi fosse, ma direi che calza a pennello.
    Chiaro che la gente nella sua pochezzaXD non si interessa di soldi che sono comunque perduti, e quindi se ne frega.
    E poi insomma, lo so che questo sistema funziona così (o, meglio, non funziona), ma è assurdo, è il fatto che esista solo in Italia tra i Paesi occidentali (come tutte le cose più stupide di questo mondo) ne è la riprovaXD

    in spagna c'è questo:
    La legislazione ha però previsto il mantenimento di un tetto minimo da riconoscere alla Chiesa cattolica (che per il 2006 era stato fissato in 12.020.242,08 euro mensili).

    in francia:
    si può far riferimento solo alla presenza di un’ampia rete scolastica privata, al 90% cattolica, che viene riconosciuta e finanziata dallo Stato.

    in Danimarca la legge sull’economia della Chiesa nazionale danese indica tre fonti principali di finanziamento: le tasse ecclesiastiche, che sono pagate da tutti i contribuenti, membri della Chiesa; i contributi statali, che servono per gli stipendi e le pensioni; uno speciale contributo statale per il restauro di chiese e arredi di valore storico.

    Germania e Austria, dove da diversi decenni esiste il meccanismo della tassazione obbligata, in base alla quale le Chiese riconosciute ricevono i proventi di una imposizione fiscale gestita dallo Stato, alla quale i cittadini possono sottrarsi soltanto dimettendosi dalla confessione di appartenenza.


    Non ci sarà questa gestione dell'8x1000, ma ci sono altre cose che qui da noi non ci sono.
    Facile dire "siamo gli unici nell'occidente", quando poi gli altri stati non adottano sì il nostro provvedimento, ma altri che, chi più chi meno, alla fin dei conti porta allo stesso risultato.

  5. #35
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    Farei notare, 800 euro un nuovo sacerdoto, 1250 un vescovo quasi in pensione.
    Minchia quanti soldi che prendono. Vivono nel lusso, direi.
    Mannò poveracci, io mica ce li ho con i preti che fanno il loro... lavoroXD
    Anzi, mi stanno anche simpatici.
    E' la Cei che sguazza nell'oro.
    Per quanto riguarda gli altri stati, escludendo il caso spagnolo (che tra l'altro va fatto risalire ai concordati franchisti, presumo), mi sembrano provvedimenti piuttosto ragionevoli...

  6. #36
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    Mannò poveracci, io mica ce li ho con i preti che fanno il loro... lavoroXD
    Anzi, mi stanno anche simpatici.
    E' la Cei che sguazza nell'oro.
    Per quanto riguarda gli altri stati, escludendo il caso spagnolo (che tra l'altro va fatto risalire ai concordati franchisti, presumo), mi sembrano provvedimenti piuttosto ragionevoli...


    Vorrei vedere se qua obbligassero a versare un contributo alla chiesa cosa succederebbe

  7. #37
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    Quote Originariamente inviata da TheLord Visualizza il messaggio
    Vorrei vedere se qua obbligassero a versare un contributo alla chiesa cosa succederebbe
    Chi obbliga? La Germania? A me non sembra..

  8. #38
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    Nei paesi del nord europa, come la danimarca, è un metodo abbastanza "consolidato", essendoci una religione riconosciuta dallo Stato.

  9. #39
    Overdose da FdT
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    da wikipedia:


    Danimarca

    La Chiesa Nazionale danese è quella luterana, il Sovrano deve costituzionalmente farne parte. Il clero luterano è stipendiato per il 40% dallo stato, che ne sostiene anche i costi di formazione. Vi è un’imposta ecclesiastica a carico dei soli fedeli luterani a beneficio della stessa Chiesa, che gode anche dell’esenzione dall’imposta sugli immobili.
    L’ora di religione nelle scuole è impartita dai ministri della Chiesa Nazionale: si può esserne dispensati qualora i genitori garantiscano un loro personale impegno pedagogico alternativo. L’insegnamento è neutro dal punto di vista confessionale.
    L’emittente pubblica radiofonica trasmette giornalmente la funzione che si svolge nella principale cattedrale del paese.
    Le coppie gay sono riconosciute tramite una «registrazione di partnership» con valore legale.


    Paesi Bassi

    La Costituzione equipara le convinzioni religiose e quelle non religiose.
    Lo Stato non finanzia alcuna chiesa: vantaggi fiscali sono previsti solo per associazioni religiose, la sola forma di finanziamento è lo stipendio, totale o parziale dei cappellani.
    Tutti i cittadini hanno la possibilità di obiettare al riposo domenicale.
    Il matrimonio religioso è privo di qualunque efficacia legale e deve essere obbligatoriamente celebrato dopo quello civile, ammesso anche alle coppie gay.


    Finlandia

    La carica di presidente della Repubblica non prevede la necessità di appartenenza a una religione. L’attuale presidentessa si è fatta cancellare dai registri parrocchiali e oggi risulta non appartenere ad alcuna religione.
    Alla Chiesa finlandese (luterana) si affianca, quasi con gli stessi diritti, la chiesa ortodossa.
    Nelle scuole è previsto un insegnamento di etica alternativo a quello della religione.
    Il cambio di religione passa attraverso una procedura burocratica gestita dall’ufficiale di stato civile.
    I parroci vengono pagati dalle comunità religiose, gli stipendi e le pensioni dei vescovi dallo Stato.




    Non mi pare nulla di paragonabile a quanto accade in Italia, dove in pratica TUTTE le spese della Chiesa sono finanziate dallo Stato attraverso l'otto per mille. Boh, a me sembra evidente.

    Addirittura nei Paesi Bassi e nel Regno Unito non c'è alcun finanziamento.
    Come fanno a sopravvivere i sacerdoti? MisteroXD

  10. #40
    FdT-dipendente
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    Non mi pare nulla di paragonabile a quanto accade in Italia, dove in pratica TUTTE le spese della Chiesa sono finanziate dallo Stato attraverso l'otto per mille. Boh, a me sembra evidente.



    dallo Stato

    Al massimo dai contribuenti, che hanno fatto apposita scelta o da quelli "negligenti".

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