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Dichiarazioni dei redditi pubbliche

  1. #131
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
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    Ritiro su...



    Il corriere ha chiesto hai loro lettori se sono favorevoli a rimettere le dichiarazioni dei redditi on-line. Al momento che scrivo:

    62,7% Sono FAVOREVOLI

    37,3% Sono CONTRARI



    E voi come la pensate? (*)
    Si può introdurre un sondaggio anche in questo tread?

    Corsera: Sondaggio sui Redditi On-line

    (*) Tenete conto che è dal 1973 che i redditi sono consultabili da tutti, senza spese, presso tutti i comuni italiani e le Agenzie delle Entrate.

  2. #132
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Ma a te persona, che minchia te ne frega di sapere quanto guadagna il tuo vicino o quanto dichiara l'idraulico a cui ti rivolgi?...

  3. #133
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
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    Quote Originariamente inviata da Wolverine Visualizza il messaggio
    Ma a te persona, che minchia te ne frega di sapere quanto guadagna il tuo vicino o quanto dichiara l'idraulico a cui ti rivolgi?...
    Visto che tra qualche giorno mi toglieranno tutte le detrazioni per i figli, sì, mi importa molto sapere che ca$$o ci scrive sul suo 730 l'idraulico. E se non mi importa, me lo devo fare importare...



  4. #134
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Per completezza:

    Decreto del Pres. Repubblica n°600 del 1973 (circa la pubblicità delle dichiarazioni dei redditi)


    69. Pubblicazione degli elenchi dei contribuenti.

    1. Il Ministro delle finanze dispone annualmente la pubblicazione degli elenchi dei contribuenti il cui reddito imponibile è stato accertato dagli uffici delle imposte dirette e di quelli sottoposti a controlli globali a sorteggio a norma delle vigenti disposizioni nell'ambito dell'attività di programmazione svolta dagli uffici nell'anno precedente. 2. Negli elenchi deve essere specificato se gli accertamenti sono definitivi o in contestazione e devono essere indicati, in caso di rettifica, anche gli imponibili dichiarati dai contribuenti. 3. Negli elenchi sono compresi tutti i contribuenti che non hanno presentato la dichiarazione dei redditi, nonché i contribuenti nei cui confronti sia stato accertato un maggior reddito imponibile superiore a 10 milioni di lire e al 20 per cento del reddito dichiarato, o in ogni caso un maggior reddito imponibile superiore a 50 milioni di lire. 4. Il centro informativo delle imposte dirette, entro il 31 dicembre dell'anno successivo a quello di presentazione delle dichiarazioni dei redditi, forma, per ciascun comune, i seguenti elenchi nominativi da distribuire agli uffici delle imposte territorialmente competenti: a) elenco nominativo dei contribuenti che hanno presentato la dichiarazione dei redditi; b) elenco nominativo dei soggetti che esercitano imprese commerciali, arti e professioni. 5. Con apposito decreto del Ministro delle finanze sono annualmente stabiliti i termini e le modalità per la formazione degli elenchi di cui al comma 4. 6. Gli elenchi sono depositati per la durata di un anno, ai fini della consultazione da parte di chiunque, sia presso lo stesso ufficio delle imposte sia presso i comuni interessati. Per la consultazione non sono dovuti i tributi speciali di cui al D.P.R. 26 ottobre 1972, n. 648 (34). 7. Ai comuni che dispongono di apparecchiature informatiche, i dati potranno essere trasmessi su supporto magnetico ovvero mediante sistemi telematici.



    Questo è stato in vigore fino a tre anni e mezzo fa. Poi il governo Berlusconi ci ha aggiunto una piccola, piccola, piccolina postilla. Per tutelare la Privacy. O, per meglio dire, la Piracy...



  5. #135
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Questi discorsi sono proprio discorsi del piffero.
    Punto primo. Soprattutto ultimamente i commercianti/artigiani/piccoli imprenditori evadono perchè altrimenti devono chiudere E' semplice. Fionchè la tassazione è a questi livelli le soluzioni sono 3:
    a- guadagna 20.000 euro al mese in modo che gli rimanga un misero stipendio (dopo aver detratto spese, tasse,ecc...)
    b- evade e continua a vivere e a proseguire l'attività
    c- chiude
    Le soluzioni sono 4. La quarta è che si paga tutto, tutti, sempre e comunque. Quando andai per la prima volta in Scandinavia, nei primi anni Novanta, pagai un misero pasto in un ristorante normalissimo 100.000 lire. E sai perché? Perché lì dentro tutti pagavano le tasse e avevano la copertura pensionistica e infortuni, il cuoco, l'aiutocuoco, i camerieri, lo sguattero e, the last but not the least, il padrone. 100.000 lire erano tante anche per lo Scandinavo medio, loro si acconciano a mangiare una volta meno fuori, ma facendolo senza sfruttare, né truffare nessuno. E, come lì, se un ristorante viene beccato con un dipendente in nero, gli si espropri metà dell'impresa.

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Prova ad immedesimarti in uno di loro e vedi.
    D'accordo. Nel week-end proverò ad affittare un auto molto lunga, molto veloce e molto costosa.

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Detto questo non giustifico chi evade ma io farei controlli rigorosi dopo aver fatto una cosa equa tra le varie tasse che ci sono.
    I punti 'a', 'b', 'c' mi pare li hai scritti tu?

    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Poi non è assolutamente vero che sono sempre i dipendenti a mettersi a 90 x il semplice motivo che in Italia un imprenditore è sottointeso che guadagni e ha MOLTE + tasse di un dipendente.
    In Italia puoi alzare le tasse finché vuoi. L'importante è che non ti passi per la testa di pretendere che vengano anche pagate.
    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Poi volevo anche scrivere un'altra cosa ma mi sono dimenticato
    Di tempo ne è passato... T'è tornata in mente?


  6. #136
    ineffabile Quelo
    Uomo 102 anni
    Iscrizione: 28/4/2011
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    Quote Originariamente inviata da lakeofire Visualizza il messaggio
    Ok ok, ho capito cosa intendi.
    Ma in ogni caso per denunciare uno non devi avere delle prove?
    E cmq se non lo trovano sul fatto non gli fanno niente
    Cioè ha più senso dire che serve per sapere come stanno le persone che conosci o cmq che abitano vicino a te. E quindi capire se sono oneste o no
    E se, oltre ai redditi on-line, introducessimo anche questo istituto:



    Sole 24 Ore: La taglia acchiappa-evasori riempie le casse del fisco Usa

    "...grazie a taglie pari al 15-30% delle tasse evase (a patto che la somma recuperata superi i 2 milioni di dollari e il reddito dell'evasore sia più alto di 200mila dollari in caso di persone fisiche) quello dell'informatore è diventato uno sport nazionale."


    Drastic problems... drastig measures...

  7. #137
    FdT-dipendente topino1
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    Quote Originariamente inviata da Quelo Visualizza il messaggio
    Visto che tra qualche giorno mi toglieranno tutte le detrazioni per i figli, sì, mi importa molto sapere che ca$$o ci scrive sul suo 730 l'idraulico. E se non mi importa, me lo devo fare importare...


    Hai perfettamente ragione..

    Poi serve, eccome se serve, rendere pubbliche le dichiarazione...i controlli sono quasi nulli e chi evade ha quasi la certezza di farla franca..

    Mentre avere solo in pensiero che il proprio vicino possa sapere che magari fattura 12.000 euro e ha una mega casa con tanto di suv può far si che con la paura di essere segnalato alla finanza inizi a fare il contribuente onesto..
    Ultima modifica di topino1; 14/10/2011 alle 23:03

  8. #138
    ineffabile Quelo
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    Quote Originariamente inviata da topino1 Visualizza il messaggio
    Mentre avere solo in pensiero che il proprio vicino possa sapere che magari fattura 12.000 euro e ha una mega casa con tanto di suv può far si che con la paura i essere segnalato alla finanza inizi a fare il contribuente onesto...
    Esatto Topino. Il solo fatto di sapere che intono a te avrai un centinaio di paia di palle di occhi che sbirceranno sul p.c. e faranno il raffronto con il tuo tenore di vita, solo questo, da solo, porterà immediatamente l'imponibile lordo IRPEF infondo al tuo modello 730 a fare un'impennata. Almeno quel tanto per raggiungere la decenza.

    Rinciccio qui sotto l'articolo linkato in precedenza:



    Fisco, ma in Finlandia basta un sms
    per sapere il reddito del vicino


    dall'inviato EMILIO MARRESE


    HELSINKI - Vuoi sapere quanto guadagna il tuo collega di lavoro o il tuo dirimpettaio? Basta mandare un sms e l'Agenzia delle entrate ti risponderà subito con la cifra denunciata sulla sua ultima dichiarazione dei redditi. Come se fosse l'orario dell'autobus: un servizio qualsiasi. Tranquilli, però: questo accade solo in Finlandia. Qui tutti possono sapere tutto di tutti. Neanche Visco poteva concepire un meccanismo così diabolico. Ma a Helsinki e dintorni il rischio di scoprire che il gioielliere sotto casa incassi meno di un metalmeccanico è prossimo allo zero: al fisco non si mente, da queste parti.

    Il numero ficcanaso è gestito dalla compagnia di servizi telefonici Fonecta. Si invia al 16400 un sms con nome, cognome e città dell'indagato e, al costo di un euro e 90, arriva la risposta. Nel testo si deve inserire all'inizio anche la parola Vero, che in finnico significa tasse: la sincerità comincia dal vocabolario, nel Paese primo al mondo - secondo World democracy audit - per democrazia, diritti civili e politici, libertà di stampa e assenza di corruzione. Secondo un sondaggio del quotidiano Helsingin Sanomat, al 40 per cento dei finlandesi piace molto farsi gli affari economici altrui.

    Nella patria della Nokia, con il cellulare si può pagare tutto via sms, incluso il gettone per la toilette in autostrada. Si può perfino conoscere la storia di un'auto che si vuole acquistare, dai passaggi di proprietà, ai bolli e alle revisioni mancate. Perfino gli eventuali sospesi con assicurazioni e vigili urbani.

    L'uscita del giornale Veroporsi, che pubblica le entrate di tutti i contribuenti, è sempre attesa con grande impazienza dai finlandesi: così, per passare un sabato pomeriggio diverso rispetto alla solita telecronaca delle corse con l'automobile, cioè di culturisti che si caricano un'auto in braccio e fanno a chi arriva primo.


    L'altra faccia di tutta questa esagerata trasparenza, però, è la delazione. Non è infrequente che, adocchiata la nuova lussuosa macchina del vicino di casa, l'impiccione di turno verifichi via sms quanto ha dichiarato al fisco e poi telefoni per segnalare l'incongruenza.

    Hanno una strana idea di privacy, i finlandesi, popolo solitario e individualista per tradizione e Dna. Al punto che i corsi per non arrossire in pubblico sono frequentatissimi. Ad esempio, chi è interessato ad acquistare una baita - quella mokki che corrisponde alla dacia russa - negli annunci immobiliari troverà sempre indicata anche la distanza dal naapuri, il temuto vicino di casa: "50 metri, ma non si vede", "200 metri, ma viene di rado" "100 metri, ma dorme sempre". I soggiorni delle case hanno ampie vetrate, ma guai, anche se siete amici, sbirciare dentro e fare ciao ciao con la manina alla famiglia che sta mangiando in bella vista: è considerato un grave atto di maleducazione. Nei condomini la regola è non salutarsi per le scale, salvo poi ritrovarsi ignudi il sabato nella sauna comune e, sotto la doccia, sentirsi chiedere da quello del piano di sopra se puoi gentilmente insaponargli la schiena. Ricambierà il favore: è normale, ma l'intimità del gesto non sarà sufficiente per scambiarsi un buongiorno la volta seguente in ascensore. Checché si pensi degli scandinavi, i finlandesi sono invece assai pudici e riservati.

    L'evasione fiscale da queste parti ha percentuali ininfluenti: altro che Italia, dove il sommerso calcolato intorno ai 160 miliardi di euro praticamente corrisponde al Pil di tutta la Finlandia. La pressione fiscale, invece, è leggermente superiore alla nostra: 43,3 contro 42,3 per cento. Ma tra il leggendario sistema welfare finnico e il nostro c'è il noto abisso. Servizi sociali, sanità, trasporti, scuola: un paradiso. Basti dire che qui una casa c'è per tutti e il sussidio per i disoccupati arriva a coprire il 72 per cento dell'ultimo salario contro il 7 per cento italiano.

    Gli studenti non pagano rette universitarie mentre nella scuola dell'obbligo libri, materiali, mensa e trasporti (oltre i cinque chilometri) sono gratuiti. Ogni finlandese possiede dalla nascita un codice sociale assegnatogli dal Maistraatti, il registro della popolazione, al quale corrisponde tutta la propria biografia: qualsiasi impiegato statale può, attraverso quel codice, visualizzare vita morte e miracoli di ciascuno, compreso il grado di istruzione, quanto ha speso l'ultima volta dal dentista e se deve ancora pagare una rata della lavastoviglie. Un incubo orwelliano.

    La dichiarazione dei redditi serve anche a pagare le multe rimediate al volante: sono calcolate in proporzione al reddito. Fu grazie a questo sistema, mica tanto sbagliato, che quattro anni fa il giovane rampollo di una famiglia di industriali, tal Jussi Salonoja, che aveva un imponibile di sette milioni, si beccò una contravvenzione record di 170 mila euro per aver superato di 40 chilometri orari il divieto di velocità in centro.

    Così non è strano che, quando la polizia stradale ti ferma, la prima cosa che ti chiede, con libretto e patente, è quanto guadagni. "Mi capitò in questa circostanza di dire una certa cifra" racconta Nicola Rainò, direttore della Rondine, periodico in italiano. "Il poliziotto controllò con il suo telefonino e mi corresse: l'anno precedente avevo guadagnato meno e la multa me l'avrebbe fatta in rapporto a quello che risultava a lui. Per fortuna".

    (dal Venerdì di Repubblica del 29 febbraio 2008)




  9. #139
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    Ma uno perchè dovrebbe prendersi tutto sto fastidio di stare a controllare e sbirciare tutto ciò che un vicino compra e fa, dico io?
    Ma li prenderei a fucilate, se lo facessero con me

  10. #140
    FdT-dipendente topino1
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    Te lo dico io il motivo..

    Perchè in italia solo i dipendenti pochi santi imprenditori pagano le tasse fino all'ultimo centesimo...

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