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Bella ciao? Ad Alghero è cancellata dalle canzoni previste per il 25 aprile. La banda musicale, infatti, non suonerà la canzone simbolo della festa della Liberazione perché il sindaco del centro catalano «non vuole». È la nuova polemica che contrappone il centro sinistra al centro destra in occasione della festa della liberazione d'Italia. In compenso la banda musicale potrà suonare solamente l'Inno di Mameli. Per ascoltare o cantare Bella Ciao si dovrà attendere il corteo "laico" che seguirà la manifestazione.
A far scoppiare il caso le dichiarazioni del sindaco di Forza Italia Marco Tedde. «Nel nostro Comune la canzone Bella Ciao non è prevista nel cerimoniale della Festa della Liberazione da qualche anno: da quando, cioé, l'Amministrazione ha deciso di attribuire solennità alla celebrazione, sulla scorta dell'insegnamento del Presidente Ciampi che, dal 25 aprile 2003, decise di tenere la cerimonia nel cortile del Quirinale, dando alla ricorrenza valore nazionale e lasciando fuori dalla porta dispute e contrasti. Ebbene al Quirinale, in questo come in altri contesti, non si suona Bella Ciao ma solo l'Inno di Mameli».
Una decisione non nuova, come spiega anche Francesco Carboni, ex parlamentare diessino. «Purtroppo non è una novità - dice - meno male che dietro il corteo istituzionale c'è quello "laico" che, benché senza musica canta Bella Ciao». E mentre il primo cittadino di Forza Italia spiega che «la Liberazione, il ricordo del 25 aprile, deve essere una festa unitaria non un momento di contrapposizione e polemiche. Una data che unisce, non che divide», arriva la replica del centro sinistra. Elias Vacca, avvocato di Alghero e parlamentare sino al 29 aprile spiega che «è una festa che appartiene a tutta l'Italia, non solo ai comunisti». Quanto alle divisioni ventilate dal sindaco aggiunge: «Divide gli antifascisti dai fascisti».
Dopo le esternazioni pubbliche del primo cittadino arriva una vera e propria pioggia di reazioni. Dall'associazione Articolo 21, al Partito Democratico. «L'unico a provocare una divisione, con il suo comportamento, è il sindaco di Alghero. Non è certo vietando alla banda musicale l'esecuzione della canzone Bella ciao che si può pensare di poter risolvere risolvere i problemi legati alla discussione e al dialogo politico».
Questa la presa di posizione del segretario regionale del Partito Democratico Antonello Cabras sulle dichiarazioni del sindaco di Alghero che citando la canzone popolare Bella ciao, parla di elemento destinato a provocare divisioni. E contrapposizioni tra le persone. E per questo motivo da non eseguire durante il corteo del 25 aprile. «Non è vietando una canzone che fa parte del patrimonio culturale, popolare e musicale di tutta l'Italia che si risolvono i problemi. Bella Ciao, la canzone che viene musicata e cantata durante i festeggiamenti per la liberazione dell'Italia non appartiene a una sola parte politica ma a tutta l'Italia. Con il suo comportamento il sindaco di Alghero, anziché invitare al dialogo non fa altro che creare divisioni e contrapposizioni tra le forze politiche e tra le persone». Intanto il Cantiere sociale di Alghero ha deciso di organizzare una manifestazione al canto di "Bella ciao".
Ah che gente -.-'