Originariamente inviata da
Godel
Sicuramente in una visione mitica della resistenza quello che dici sarebbe vero, ma siccome i miti nella storia sono costruiti in gran parte da chi la scrive, direi di osservare i fatti, e leggere in quelli le conclusioni da trarre.
I partigiani fanno parte di una delle schiere della guerra civile italiana. Gente che combatteva per liberare il nostro paese, da qualcosa o da qualcuno.
Ma in una guerra civile, che vede lo stesso popolo combattere contrapposto, non c'è il fascista cattivo ed il partigiano buono, non c'era, e non c'è mai stato; e pensare che quelle persone fossero tutte brava gente è da ingenui. I crimini compiuti dai partigiani sono stati taciuti, nascosti, e sono tutt'oggi ignorati, a differenza dei crimini compiuti dai fascisti e dai nazisti nel nostro paese, che sono stati passati al setaccio e ricordati come crimini indicibili.
Ne conosco di partigiani, persone che si sono battute per sopravvivere, per la propria famiglia, gente che merita tutto il rispetto di questo mondo; ma tra le file dei partigiani c'era chi assassinava, chi ammazzava indiscriminatamente, chi torturava, come in ogni guerra e come in ogni fazione in guerra. E quei crimini oggi io italiano, voglio che siano ricordati, come sono ricordati i crimini fascisti e nazisti. Perchè quegli uomini, quelle donne, quei bambini, che sono stati ammazzati senza motivo e senza aver colpe, hanno concimato il sangue di queste terre allo stesso modo degli innocenti uccisi da chi era dalla parte opposta. E non esistono i giorni della memoria quando la memoria non ricorda tutti, non esiste giustizia; e se noi che non abbiamo vissuto quei momenti siamo qui in opposizione non per degli ideali o per uno schieramento politico, ma per dei fatti storici che non concordano, è solo perchè una parte d'Italia ha deciso di nascondersi dietro il ruolo del vincitore per non ricordare che sotto ogni bandiera o ideale, sessant'anni fa il popolo del nostro paese ha vissuto dei crimini talmente orrendi che neanche le menzogne e le favole riescono a cancellare.
I monumenti ai partigiani morti non avranno valore finché non comprenderanno i fascisti morti. Tutti avevano dalla loro parte dei criminali, tutti combattevano per un Italia che ai loro occhi era la migliore, tutti erano italiani. Prima o poi, una generazione scevra dalle stronzate ideologiche, farà pulizia delle distinzioni tra sangue di serie A e sangue di serie B, ed anche i nostri morti, nostri di tutti, avranno giustizia.
Il link che hai postato è un offesa alla storia e alla verità Lupo. Ed in Africa, una guerra scoppiata non per mano nostra, fu vinta, cantando quella Faccetta nera che muoveva ideali molto più grandi di quelli che la tua visione di parte ti impedisce di cogliere.