sono io lo confesso vs onore...
peccato che non puoi essere nemmeno lui.. lui prendeva il giornale di domani.. domani non ci sarà alcun processo per quanto ne so -.-
scary movie?
Scuola: Brunetta, "Quelli che manifestano sono bamboccioni e ignoranti"
23 ott 10:15 Politica
ROMA - Il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta attacca gli studenti e i professori che si oppongono al decreto Gelmini e non usa mezzi ternimi: "sono bamboccioni protestatari e ignoranti, vittime degli opportunismi e delle strumentalizzazioni". Lo ha detto in un'intervista oggi al quotidiano Libero. Brunetta non sembra cosi' contrario all'utilizzo delle forze dell'ordine, cosi' come proposto dal premier Berlusconi: i presidi devono "chiamare la polizia per garantire il diritto ad andare a lezione o al lavoro: non e' tollerabile che il diritto di alcuni si trasformi in una violenza per altri". Agr)
strumentalizzazioni.. dubitavo che dalla bocca di qualcuno della maggioranza potesse un giorno uscire questa parola.. -.-
in pratica ha detto
"noi facciamo, voi prendete, non avete voce in capitolo, decidiamo noi, non rompete i coglioni"
che bello!
ahahaha grande brunetta....bamboccioni......
chi l'aveva già detto? non ricordo...
Berlusconi: "Polizia negli atenei". Insorge l'opposizione. Napolitano: "Dialogo"
Milano, a Piazza Duomo lezione all'aperto
Vedi anche ~ Università, proteste in tutta Italia. Domani ancora una giornata di mobilitazione~ Università, Margherita Hack protesta in piazza: "Berlusconi vergogna"~ Napolitano: stop alle contrapposizioni, ci sia dialogo~ Veltroni: "Berlusconi soffia sul fuoco"
La protesta studentesca contro la riforma della scuola va fermata e così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha convocato a Palazzo Grazioli il ministro dell'Interno Roberto Maroni per dargli indicazioni su come devono intervenire le forze dell'ordine.
L'annuncio, dato durante una conferenza stampa per sostenere il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini, ha scatenato un'ondata di proteste nel centrosinistra e preoccupa anche il Capo dello Stato Giorgio Napolitano, che invita le forze politiche a smetterla con le contrapposizioni e ad aprirsi al dialogo.
Veltroni: "Manifestare è fisiologico in democrazia"
La reazione più dura arriva segretario del Pd Walter Veltroni che accusa il premier di voler "soffiare sul fuoco". Manifestare contro decisioni del governo, osserva, "fisiologico in una democrazia". "Ma mi chiedo - aggiunge - se sia ancora possibile dissentire in questo Paese. E' possibile esprimere un'opinione diversa dal governo o no?". Se così non fosse, sottolinea, "la cosa si farebbe seria".
Veltroni, però, accoglie l'appello di Napolitano e riconosce il merito al presidente della Repubblica di aver indicato "la strada giusta".
L'invito ad abbassare i toni
Anche il presidente dei vescovi Angelo Bagnasco osserva che "i problemi complessi" non si risolvono "con soluzioni semplici", ma con la "moderazione" e l'equilibrio".
E nel Pdl, a cominciare dal vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, si apprezza l'intervento dell'alto prelato, anche se si ribadisce l'intenzione del governo di voler difendere a tutti i costi il diritto dei ragazzi ad andare a scuola, senza che questo venga limitato dalle occupazioni degli atenei. Su questa linea anche il ministro per le Politiche Giovanili Giorgia Meloni: "Chi vuole manifestare ha il diritto di farlo, ma anche chi vuol dare gli esami deve poterlo fare".
Tutti d'accordo invece gli ex ministri dell' Istruzione e dell'Università: le proteste ci sono sempre state, ma a nessuno, assicura Francesco D'Onofrio, "e' mai venuto in mente di far ricorso alle forze dell'ordine". E, parafrasando il motto fascista 'libro e moschetto fascista perfetto', invita la maggioranza a ricorrere a "piu' libri e a meno moschetti...". Fabio Mussi, invece, sollecita i Rettori a respingere "la militarizzazione del conflitto che arriva dal governo".
Si chiede un tavolo con studenti, rettori e professori
Nel '68, l'allora presidente del Consiglio Aldo Moro, ricorda Marco Boato, non usò la forza per fermare le manifestazioni, ma convocò il leader del Movimento studentesco Silvano Bassetti "per capire le ragioni della protesta". Berlusconi, invece, è ancora la critica del segretario del Pd, per riformare la scuola ha usato la strada del decreto legge senza ascoltare nessuno. Ed è per questo che il premier farebbe meglio, piuttosto che ad invocare l'intervento delle forze dell'ordine, a convocare un tavolo con studenti, rettori e professori, per aprire un vero confronto. Proprio come chiede Napolitano.
Di Pietro: così si alimenta una nuova strategia della tensione
Ma la decisione del presidente del Consiglio di ricorrere all'uso della forza per svuotare le piazze dagli studenti fa insorgere l'intera opposizione. Per il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, se si continua cosi', si alimenta "una nuova strategia della tensione", mentre il segretario del Prc Paolo Ferrero paragona il premier a Bava Beccaris. Il capogruppo dell'Udc alla Camera Pier Ferdinando Casini e' polemico: questa e' la legge "del contrappasso" spiega. Prima Berlusconi manifestava contro il governo Prodi, ora il centrosinistra manifesta contro di lui. Comunque, e' il suo appello al premier, basta spargere veleni e tensioni.
Più tranchant il segretario del Pdci Oliviero Diliberto secondo il quale il capo del governo è semplicemente "incompatibile con la democrazia". Per i 'disobbedienti' Luca Casarini e Francesco Caruso, invece, il Cavaliere è, rispettivamente, "un piccolo Putin isterico" e uno che "persegue "il modello Pinochet". Per l'eurodeputato del Prc-Se Vittorio Agnoletto Berlusconi vuole solo che si ripeta quello che successe a Genova per il G8.
Le parole del premier, incalza il presidente dei deputati del Pd Antonello Soro, sono "gravi" e lui dovrebbe venire a spiegarle o a smentirle in Parlamento.
Gelmini: "Da domani dialogo". Berlusconi: "Mai pensato alla polizia nelle scuole"
Studenti in piazza
Vedi anche ~ Gli studenti confluiscono a piazza Navona~ I presidi: no ai militari nelle università, il ministro parla di terrorismo e gli studenti di assistenza legale~ Bersani: dalla Gelmini odio e arroganza. Cicchitto: Maroni agirà con saggezza
Chiavi riforma Gelmini
"Non ho mai detto nè pensato che servisse mandare la polizia nelle scuole. I titoli dei giornali che ho potuto scorrere sono lontani dalla realtà". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, da Pechino torna sulle polemiche suscitate dalle sue parole di ieri.
Gli studenti delle medie superiori e delle Università di nuovo in piazza. Solo a Roma in migliaia sono scesi in piazza con un corteo partito dalla Sapienza per giungere davanti al Senato. Questa la fotografia della nuova giornata di protesta che investe ormai tutte le università e le scuole medie superiori del Paese. A Roma un folto gruppo di studenti ha manifestato davanti Palazzo Chigi, inneggiando slogan contro la riforma del ministro. Ai lati di piazza Colonna schierati polizia e carabinieri che hanno tenuto sotto controllo la situazione.
Rettori: non esasperere il tono del confronto
Gli studenti invece hanno cantato e urlato slogan per ribadire la loro disapprovazione. In una nota, invece, la Conferenza dei Rettori dell'Università italiane, Crui, considerata la situazione in atto in molti Atenei e lo sviluppo delle proteste legate alla questione universitaria, si augura che non vengano meno le condizioni basilari per una dialettica tra le posizioni anche dura, ma libera, rispettosa dei dati di fatto, non pretestuosa nè deformata. A questo riguardo - si legge in una nota della Conferenza - è essenziale che il tono del confronto non venga esasperato, facendo perdere di vista le questioni di sostanza e l'obiettivo, centrale nell'interesse del Paese e che deve stare a cuore a tutte le componenti universitarie, del buon funzionamento dell'Università e della Ricerca pur in un contesto generale di grande problematicità. In tale prospettiva vanno garantiti gli spazi per il libero confronto con e tra gli studenti, senza interrompere le attività istituzionali didattiche e di ricerca.
Gelmini domani incontra associazioni di studenti e genitori
Il ministro Maria Stella Gelmini replica e da un lato accusa che è in atto "una campagna terrorristica" e dall'altro annuncia che a partire da domani convocherà le associazioni degli studenti e dei genitori per aprire uno spazio di confronto "a una sola condizione: che si discuta sui fatti". "Veltroni ha fatto della scuola un terreno di scontro politico, quasi pregustando un nuovo autunni caldo". Il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini nel suo intervento nell'aula di Palazzo Madama, durante il dibattito sul dl scuola, punta il dito contro il Pd.
Sciopero generale il 14 novembre
Sciopero generale di università, ricerca e accademie il 14 novembre con corteo a Roma e manifestazioni di fronte ai ministeri (28 ottobre Agricoltura, 5 novembre Miur). I sindacati confederali confermano la mobilitazione, che potrebbe rientrare solo a seguito di una convocazione da parte del governo, che finora non ha voluto aprire un tavolo di confronto.
Veltroni: contento per la smentita di Berlusconi
"Sono contento per la smentita, ma non sono affatto contento per il Paese". Così il segretario del Pd, Walter Veltroni, durante la trasmissione 'Annozero', commenta le parole del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, oggi da Pechino con le quali ha smentito di aver detto di voler ricorrere all'uso delle forze dell'ordine per evitare le occupazioni di scuole e università. "Sono contento della smentita, ma non sono affatto contento per il mio Paese. Non sono contento che il presidente del Consiglio ogni giorno dica una cosa enorme e - sottolinea Veltroni - dopo dieci minuti la smentisce: non si può andare avanti così". Anche perché, le manifestazioni degli studenti rientrano "nella normale dialettica tra chi Governa e il Paese".