Non sono utopie irrealizzabili, pensaci bene. E' ragione allo stato puro. E' cercare di conseguire un obiettivo di armonia.
Qui ci sono molti difetti di informazione, pero', sulla storia di Bin Laden e del compagno Bush. Interessera' sapere che la Rice, Cheeney, Bush, Bin Laden, Rumsfeld, ed un altro arabo di cui mi sfugge il nome erano tutti in affari insieme all'epoca in qui Bush padre era presidente. Anche da prima, ma i maggiori guadagni sono arrivati in quel periodo.
Poi Bin Laden, forse perche' tradito in affari, forse perche' davvero ha preso a cuore la causa del suo popolo sfruttato, ha mosso guerra contro gli USA. Cominciano gli attentati, ma attenzione: siamo davvero sicuri che nell'attacco dell'11/09 c'entri davvero Bin Laden? Un uomo che fin'ora aveva attaccato solo ambasciate in paesi della sua gente, perche' ha avuto questa idea? Un uomo tenuto d'occhio dalla CIA, che conosceva benissimo i suoi spostamenti ed a cui serviva solo un pretesto per muovere guerra in Afghanistan (e sappiamo tutti perche'). Poi, aggiungo una congettura prettamente personale e non basata sui fatti, sarebbe stati in grado un gruppo di uomini (di cui poche ore dopo si sono conosciuti vita morte e miracoli) di realizzare quello che hanno realizzato, senza il benestare di qualche capoccia in America? A me sembra impossibile. Comunque, un dato di fatto e' che gli USA sono abituati a cercarsi pretesti per andare in guerra (vedi Pearl Harbor, conosciamo tutti la storia no? Quello che forse non sappiamo e' che il governo sapeva dell'attacco imminente e non ha mosso un dito per prevenirlo, nemmeno per avvertire i soldati al porto che sarebbero morti).
Io non dico che ci siano dei buoni o dei cattivi al mondo, e non affermo assolutamente che gli islamici non stiano sbagliando. Stiamo soprattutto pero' sbagliando noi, a schierarci da una parte o dall'altra in questo risiko deciso dai potenti.