Ragioniere ma stonato
come un cembalo in disuso
dall’amore un po’ deluso
si die’ al canto modulato.

Che gelida manina,
quanto vuoi se me la dai!

Poi un giorno dice un tale:
“Sei stonato e non fa niente
vuoi tu fare il presidente
della banda Musicale?”

Passa la Banda, chissà chi la manda
La Banda passa – e lui nel mentre incassa.

Detto fatto eccolo qua
che pasteggia e fa discorsi.
Pochi anni son trascorsi
e la panza è un po’ più in là.

Per lui la trippa non è mai troppa.
Vai con la gnocca, purché non zoppa.

E’ gioviale e compagnone
porta ovunque l’allegria:
chi vuol esser lieto sia!
scorre il vino a profusione.

Mangia e bevi, non c’è cosa ch’è più bella.
Tanto è gratis, lecca pure la padella!

Lui fa un po’ il commercialista
e sa toglier dall’impàsse
chi non vuol pagar le tasse,
rosso, nero o socialista

Dice: “Dai, sta mica bene
che chi sgobba e rischia tanto
debba vivere nel pianto
prosciugarsi anche le vene”.

Tasse e dazi e balzelli e gabelle
Il povero ricco resta ossa e pelle.

Tra gli amici ed i clienti
mette insieme un bel giretto
che fa sì che vanga eletto
in associazioni ed enti.

AVIS, AIDO, Tennis Club,
la Pro Loco e anche la UESSE,
funerali e un po’ di messe,
Lyons, Rotary e nabab.

“Ce piacciono li polli, l'abbacchi e le galline,
perchè so senza spine,
nun so come er baccalà.
La società de li magnaccioni ….” *

E’ così, quasi per caso
che ti metton nella lista
liberal-federalista,
tu sei il fiore, loro il vaso.

Stringiamci a coorte, siam pronti alla morte
Fratelli di teglia, suonata è la sveglia!

Salta fuori un plebiscito,
oramai tu sei un’icona:
nei paesi la persona
è votata, no il Partito.



L’ideologia è una cosa da incivili:
in Italia anche le liste son civili.

Prendi i voti da ogni parte,
son convinti tutti quanti
che tu porterai avanti
tanto Venere che Marte.

Non importa quale fumo stai vendendo:
l’importante è credan che ci stai credendo.

Non recedi dalle cene,
recepisci tante istanze
che finiscon nelle panze
“di chi tanto vi vuol bene”.

Mangia, forchetta e coltello sempre in resta.
Mangia mangia, che alla fin qualcosa resta!

Di coscienza assai robusta,
democratici princìpi,
delle leggi te ne impipi:
il buon senso tutto aggiusta.

“Ma dai che siamo qui fra quattro gatti!
A parole ci si osteggia, non nei fatti”

Sì, c’è il Pian Regolatore
ma si può modificare:
se si lascia fabbricare
gode pure il muratore.

Importante è fare ben la divisione.
Perlomeno che abbian tutti l’impressione.

Chiudi un occhio, anche un orecchio,
tappa il naso e non la bocca:
un po’ a tutti - via! - ne tocca.
A qualcuno anche parecchio.

Siam tutti figli dello stesso padre.
Le madri a volte però son più ladre.

Se sei bravo a far promesse
becchi pur la rielezione:
tanto il popolo è co*l*one
se le beve fritte e lesse.

Ognuno in vita, si sa, ha le corna sue.
Chi le ha più lunghe, però, è il popolo bue.

E se bene hai seminato
senza peli sopra il petto
ti ritrovi presto eletto
e puoi fare il deputato.

“Sia onorevole sia senatore
sarò del Popolo il servitore”

Quant’è bella sta schifezza
che distrugge l’Italìa
L’importante è che ci sia
chi ci tien per la cavezza.


* http://www.italianfolkmusic.com/magnacin.html