Ovviamente non condivido ma apprezzo la tua risposta. Ci sono però inesattezze in ciò che dici. Allora Cuba "sotto il Che" ha raddoppiato se non triplicato laproduzione della farina e della canna da zucchero. In oltre il Che ha fatto molti viaggi all'estero, Russia, STATI UNITI, Algeria, Congo, Francia, Venezuela ed altri per ampliare i mercati cubani senza mai dipendere da essi. Il Che era a capo del campo di lavoro della cabana, non certo un campo di concentramento, dico solo una cosa a proposito affinchè tu possa pensarci: Amnesty Internazionale che non guarda certo con affetto Cuba, afferma che in quell'isola, escluso Guantanamo ovviamente, la tortura non si è mai praticata sotto "il regime" di Castro. Questa informazione l'ho trovata su siti non certo di sinistra; questa cosa me l'ha confermata Gianni Minà, sono in contatto con lui via mail da qualche tempo.Di certo non era il Che ad ordinare fucilazioni, forse a dare il via libera, sì questo sì; infatti lui si occupava della banca e dormiva 3 ore a notte per mesi quando era banchiere e di certo tempo per fare sentenze non ne aveva.Altri dati sulla Cuba odierna ci vengono nascosti dai media, ad esempio i 65000 medici cubani nel terzo mondo (gli USA nemmeno uno), non si parla di aiuti umanitari che Fidel ha offerto agli statunitensi dopo l'11 settembre (seconda lettera da Fidel A G.W.Bush), non si parla della laurea gratuita a Cuba, non si parla degli oltre 700000 laureati a cuba e dello 0 % di analfabeti (sotto Batista l'80% lo era). E Guevara? ha deciso lui l'apertura di alcune scuole, credeva nel lavoro volontario. Guevara soldato? 120 uomini 7 fucili e ribalta l'esercito statunitense...non mi sembra poi tanto male, in Congo ha fallito per le armi che avevano avuto e per gli indigeni che lanciavano i fucili come fossero lance. Guevare, inoltre, rallentava i processi per giustiziare i traditori: voleva infatti la certezza che lo fossero, tutto testimoniato da documenti ufficiali e non. Ora sono sicuro che voi troverete documenti che affermano il contrario ma, tutto ciò che ho detto, è frutto di testimonianze e di documenti.


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per rispondere a darkness bastano i numeri; quanto è stato al potere Adolf? e Castro? Inoltre: il popolo, non quella parte che lo acclamava in piazza, voleva Hitler? Il popolo, invece, vuole Castro? certo, qualcuno che non lo vuole, naturalmente, c'è. E scusami, durante il nazismo c'erano le elezioni?. Lo ammetto, Hitler è stato molto bravo a promettere oro ai tedeschi ed a sfruttare la situazione di miseria che vi era in Germania, uscita da poco dalla Grande Guerra con debiti fortissimi in seguito al trattato di Versailles. Detto questo mi sono reso conto che ho saltato un punto preso in considerazione da Xfun, "penso in oltre sia troppo idolatrato". Allora, già idolatrare una persona è sbagliato, quindi toglierei il "troppo" davanti; se è idolatrato è perchè è infamato da certi che, non sto parlando di voi, non ammettono le sue doti di capo e di rivoluzionario (NB non parlo di ideologia giusta o sbagliata, ma di doti). Io non idolatro nessuno, lui stesso non voleva "...se muoio non piangete per me, fate ciò che facevo e continuerò a vivere in voi", lui stesso non voleva essere considerato un Dio "...quelli che mi considerano un Cristo sbagliano. Non sono ne un Cristo ne un icantropo, preferisco stendere il nemico al farmi inchiodare ad una croce...". Ultimamente si parla di manipolazione della sua effige, mi riferisco alla famosa foto di Korda. Ebbene, se vedo un tale con una maglietta con il suo viso e magari con scritto "hasta la victoria siempre" beh, lo abbraccerei. Mentre se vedo, come è capitato, la sua faccia sopra di una scarpa e con scritto "la scarpa rivoluzionaria" allora mi viene voglia d'incendiare il negozio (ovviamente in senso figurato). Io stesso stimerei il Duce, PER LE DOTI, se giunto al potere avesse dormito tre ore a notte, per studiare cosa è giusto e cosa, invece, è sbagliato; "...la forza di un uomo sta nell'affrontare la morte, se un politico scappa, qualunque siano le proprie idee, non sarà niente più che un politico..."; ecco, Mussolini stava scappando, Hitler si è suicidato, dopo aver ucciso la famiglia, Guevara invece ha affrontato la morte ed è diventato così un esempio di rarissima coerenza. Anche qualche camicia nera, lo ammetto, ha fatto la stessa cosa e per questo le rispetto, non di certo per i loro ideali.