Ma tu guarda che strana l'esistenza.
Uno corre, scappa, si dimena, si impegna, si esaurisce cercando qualcosa che lo rendi felice.
Ma più che felice, qualcosa che lo rendi soddisfatto.
Perchè la felicità è come l'amore.
Sono quelle cose che nessuno sa cosa siano, nessuno sa definire.
Anzi, ognuno le definisce a modo suo ed ognuno critica l'altro per come le intende.
Fatto 'sta che è una ruota.
Gira, gira e rigira.
Un giorno tu stai su, un giorno quello affianco a te prende il tuo posto.
Altri giorni, invece, capita che
lei,
la persona che proprio non riesci a sopportare,
sta su in cima.
E tu sprofondi negli abissi più bassi.
E' cosi che funziona.
Ti puoi arrabbiare, puoi fare di tutto per cambiare le cose.
Ma niente cambia l'inesorabile giro che ci prende tutti.
E' un periodo strano, questo.
Più che un giro mi sembrano le montagne russe.
E' tutto intricato, indecifrabile.
Tutto scorre veloce, non ti accorgi nemmeno come.
Mi ricordo da piccola, sulle giostre, quando volevamo salire sulle
montagnerusseconilgirodellamorte.
Quanto fermento, quanta paura, quante sensazioni!
Per cosa, poi?
Per un giro che non ti accorgi nemmeno di aver fatto.
Vai cosi veloce, stai con gli occhi chiusi, stringi forte la protezione.
Ma la verità è che non ti accorgi nemmeno che l'hai fatto.
E quello più figo era quella che era riuscito a tenere gli occhi aperti.
Che lo aveva affrontato con coraggio.
...anche se nemmeno lui in realtà ci capiva un càzzo.
Nemmeno con gli occhi aperti.