Oggi ti guardavo, o meglio, tra ieri e oggi ti guardavo, mi guardavo, ci guardavo.
Siamo diventate belle, ognuna con le sue rogne, ognuna con i suoi sogni. Voi avete una cosa che però io non ho... E la cosa splendida però è che non vi invidio, no, io vi ammiro, sono felice per voi e non faccio che sostenervi.
L'anima gemella non esiste. Non c'è l'uomo perfetto. Ci sono sorrisi, passione, amore, lacrime, rabbia, c'è il bisogno di stringere un corpo nudo alle volte, di prendere il calore di un essere umano dell'altro sesso. C'è la voglia del bacio, c'è il bisogno della dolcezza, anche delle cazzate, tutto questo, si. E poi c'è l'altra metà. E poi c'è quello che non dici, quello che nemmeno pensi. Poi c'è la tua persona, che si evolve nel tempo, che cambia priorità. Poi ci sono i tuoi desideri, i tuoi sogni, le tue idee. Ci sono le rinunce, ci sono i compromessi, ci sono i cattivi e i buoni pensieri. Le soddisfazioni e le sconfitte.
E' estate, fa caldo, ci prendiamo il gelato? Si, mi va, ho bisogno di calorie perché lui è un coglione. Vieni con me? Si vengo anche io così mi racconti tutto. Non sono parole, non è un discorso diretto, sono pensieri che tra di noi non hanno bisogno di essere esplicati. Sono abitudini, sono sogni realizzati. Vuol dire ridere tra le lacrime di una delusione, solo perché ce l'hai davanti la tua anima gemella, che guarda caso ha il seno come te e non ha nulla in mezzo alle gambe.
L'amore è una cosa meravigliosa, e purtroppo, quando è reale, è facile che ti ferisca. E quando ti ferisce, l'amore vero è difficile che si rimargini. E la rabbia che ti porti dentro condiziona tutto ciò che vive intorno a te, arriva a governare te e le tue azioni, e allora ecco che per fortuna c'è il bicchiere di vino e le parole di conforto, la rabbia e gli insulti che con loro puoi permetterti perché loro sanno, loro capiscono. Io capisco loro.
Mi dispiace averti vista così, ma sai cosa c'è, io ti voglio bene, io ti amo più della mia stessa vita, tu sei il mio essere, l'altra parte di me da quando io ho memoria, e so che è giusto così, anche se adesso fa male, anche se adesso non vuoi crederci. Io ti abbraccio, perché è quello che vuoi, che voglio, e di cui hai bisogno, io ti faccio sorridere perché è quello che so fare meglio. Io ti proteggo, perché io sono quella forte. Ma io, se c'è bisogno, ti rimprovero anche, perché hai sbagliato sapendo di sbagliare.
Non sarò mai chi voglio davvero essere. Ho 22 anni, e questo lo so già, perché questa parte del libro la sto scrivendo io. Non posso sprecare altra carta, è così adesso.
Parlo e agisco da persona ferita, mi muovo e osservo con paura adesso. Fammi male, io non cadrò mai più.