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Dio

  1. #61
    Rosemary
    Ospite

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    Lo psicologo prenderà pure gli strascichi della filosofia, ma secondo me fa un mestiere di grandissima importanza visto che la filosofia la riprende e la spiattella a tutte quelle persone deboli psicologicamnete che da sole purtroppo non riuscirebbero a fare 2+2 senza entrare in crisi, e per questo motivo lo rispetto.

    Penso poi che lo psicologo non si limiti a cercare di capire l'universo che è l'uomo, ma si impegni a fare da spalla a delle persone pronte a cadere da un momento all'altro, e non è poco, mi sa.
    (comunque cambia portatile che lasci troppe lettere )



  2. #62
    FdT svezzato
    Uomo 43 anni da Perugia
    Iscrizione: 7/1/2008
    Messaggi: 137
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Non puoi affermare quello che affermi, non solo lo neghi in evidenza di fatti, ma asserisci con la presunzione tipica di fa i conti alla fede un sacco di sciocchezze che sarebbe facile ritorcere contro la tua stessa visione, se uno ne avesse voglia

    "PUNTO1:
    Le parole hanno il pregio ed il difetto, di essere modificate/plagiate a seconda dei nostri bisogni, quindi è con estrema facilita che si puo far entrare un soggetto in contraddizione con il suo scrivere, cosa che non avviene con i concetti, perchè il concetto è unico e solo e non puo essere travisato, di fatti in nessuno dei miei punti mi troverai in contaddizione, con le mie idee, non ti far ingannare dalle parole, ciò che conta è quello che è nascosto dietro, ad esse.
    Ma ,sensa offesa, la tua mi sembra solo una prova di forza!
    "

    Con tutta la franchezza che ho, e che spero non ti offenda, credo che la psicologia non sia altro che uno scarto della filosofia, un modo per dare soddisfazione agli uomini che desiderano presumere di conoscere gli altri uomini.
    I temi che trattano gli psicologi, il loro lavoro, la loro conoscenza, sono convenzioni che si accettano, su cui non potete e non dovreste fare avvidamento; la filosofia si occupa di studiare in modo profondo tutto ciò che vi vantate di sapere o di fare, e la risultante è una mancanza nella vostra conoscenza come nel vostro modo di ragionare, che palesa il fatto che quella filosofia di cui avete bisogno, di cui siete figli, non l'avete mai trattata.
    Il pensiero dei grandi filosofi del passato ha già coperto la maggior parte dei quesiti, degli argomenti, dei problemi trattabili dall'uomo stesso, in maniera profonda, forte, quasi completa; e come un grande filosofo - anche se non sempre - si accosta in modo ponderato ai piccoli aspetti dell'essere umano, sfornando concetti e idee che impiegherebbero da soli molta attenzione e molto studio, vi è la sostanziale capacità di avvicinarsi a quello che è un universo, l'essere umano, con una profondità che alla picologia come alla gran parte degli psicologi, manca.
    L'uomo è un universo, universo che pensate di conoscere, di studiare, ma è un universo a sé che in un individuo solo basterebbe ad occupare l'intera esistenza di uno studioso.
    Ed esplorare questo universo senza essere Dio, è come navigare un mare infinito con una barca a remi.
    "
    PUNTO2
    Mi dispiace contraddirti ma Molto spesso si parla sensa sapere o si parla per equivoci sociali, la figura dello Psicologo va di pari passo con la figura dell'uomo, il quale, inteso tale ha capacità illimitate di apprendimento e nulla toglie che il medesimo uomo abbia una base Filosofica/matematica/sociale ,ingrado poi di sostenere anche una figura Psicologica valida.
    Lo Psicologo è quanto di piu simile ad un dottore, specialista, che ha come scopo il benessere della persona. Il ben-essere è una condizione non solo fisica, ma anche e soprattutto soggettiva, cioè dipende da come ognuno di noi si sente, da come ognuno di noi pensa di stare. Quindi lo psicologo cura la soggettività, i pensieri, le emozioni, gli stati d’animo che creano il ben-essere nelle relazioni con gli altri, intendendo come altri i compagni, i genitori, i fratelli, i professori.
    Un’ultima precisazione, etimologica, va fatta riguardo al termine “psiche”. Deriva dal greco psychè ovvero“anima”, e dal verbo psychein, ovvero “soffiare”. La psiche è ciò che ci connota come essere unici e particolari, è ciò che ci consente di apprendere le cose in modo unico e peculiare, è ciò che ci fa stare nella relazione con gli altri in modo unico ed irripetibile. E’il filtro che esiste tra noi ed il mondo, è il mondo che è diventato interno, nostro.

    Quindi IHMO:
    I tuoi ragionamenti spesso non si concretizzano e questo non per lasciare spazio a qualche interrogativo su cui qualcuno potrebbe provare a dare risposta; sembrano più un qualcosa messo li a creare confusione, nebbia.
    In sintesi, non penso che tu abbia una qualche dimistichezza con l'analisi o l'indagine dell'animo umano.


    Il tutto sempre con il massimo rispetto parlando.

  3. #63
    Sempre più FdT
    Iscrizione: 1/4/2005
    Messaggi: 3,368
    Piaciuto: 2 volte

    Predefinito

    Tranqui, il tuo giudizio mi lusinga in realtà..
    Potremmo continuare in un nuovo topic per non essere o.t. volendo, qui mi sa che siamo andati un po' fuori discorso

  4. #64
    Rosemary
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Tranqui, il tuo giudizio mi lusinga in realtà..
    Potremmo continuare in un nuovo topic per non essere o.t. volendo, qui mi sa che siamo andati un po' fuori discorso

    Nooo... Pochino eh

  5. #65
    hellion
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da JustMe Visualizza il messaggio
    No, guarda, con "solo l'odore mi fa star male" intendo in positivo.
    Male perché quell'odore mi dà serenità, mi fa stare bene e se penso al fatto che me ne sto fregando della fede ci sto male.... in Chiesa ma non solo.

    Per quanto riguarda mio padre, l'ho accettato l'odio nei suoi confronti, abbiamo anche avuto uno scontro fisico (non so se hai letto altri miei post) e il fatto che non lo reputi un genitore è risaputo...
    E ho pregato mille volte(prima di darmi pace) mia madre per andarcene, ma non ha mai voluto e alla fin fine ho dovuto convivere con questo sentimento.

    Quindi non so quanto la cosa coniugale influisca...Prova a spiegarti meglio.
    guarda io e te passiamo la stessa identica cosa da quanto ho capito!!! dalle forte delusioni ho cominciato a non credere piu nei valori della vita tra cui la chiesa... fino a quando non ho visto un miracolo (io l'ho interpretato così) e ho ricominciato a credere in Dio (non nella chiesa), mi sento di fare una cosa giusta se ogni tanto ci entro ma non mi spiego tante cose... tra cui il perchè di tutto il male che mia madre ed io abbiamo dovuto sopportare e sopportiamo per colpa di mio padre... che dire??? fai quello che ti senti! se un giorno ti senti di disprezzare Dio fallo, ma se il giorno dopo senti di dover pregare non ti trattenere... purtroppo non sempre Dio "esaudisce" i desideri... ma magari pregare ti aiuta a stare più tranquilla

  6. #66
    Vivo su FdT
    Donna 34 anni da Trento
    Iscrizione: 29/8/2005
    Messaggi: 4,954
    Piaciuto: 3 volte

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    E' difficile dire il mio rapporto con la religione, visto che spesso tendo ad essere scettica. Ma di una cosa sono assolutamente sicura: vorrei avere la forza per credere. Mi piacerebbe essere sicura che la mia vita non sia opera mia, ma sia "guidata" da un qualcosa di superiore.
    A che serve Dio?
    Perchè esiste la sofferenza?
    Boh.
    Però... Dio aiuta nella speranza. Magari le preghiere non vengono esaudite, ma aiutano, danno sperenza, non illusione, SPERANZA... aiutano, danno qualche motivo per andare avanti, affidano le nostre speranze a qualcosa che pensiamo sia superiore, e per questo tranquillizzano...
    la sofferenza.
    Spesso sento qualcuno piangere e mi chiedo perchè. Perchè diavolo esiste la sofferenza, la tristezza e la morte, se Dio è tanto amante dell'amore della gioia della pace e chi più ne ha ne metta??
    Poi ci penso. Penso a quando sono felice. Perchè lo sono?
    Non esiste la felicità. Come non esiste la sofferenza.
    Esistono momenti belli, e momenti meno belli... e ci facciamo caso solo perchè abbiamo la possibilità di sperimentarli, sia uno che l'altro, perchè sono maledettamente in contrasto.

    I momenti difficile esistono, ed è per questo che ci accorgiamo di quelli belli.
    I momenti belli esistono, ed è per questo che tendiamo a dar peso ai fatti brutti.

  7. #67
    FdT svezzato
    Uomo 43 anni da Perugia
    Iscrizione: 7/1/2008
    Messaggi: 137
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    Quote Originariamente inviata da Godel Visualizza il messaggio
    Tranqui, il tuo giudizio mi lusinga in realtà..
    Potremmo continuare in un nuovo topic per non essere o.t. volendo, qui mi sa che siamo andati un po' fuori discorso
    Felice di poter proseguire il nosto dibattito e chiaramente chiedo scusa alla cara justMe, per l'enorme OT.

  8. #68
    Vincitore concorso poesia 2010
    Uomo 44 anni da Gorizia
    Iscrizione: 25/3/2007
    Messaggi: 1,334
    Piaciuto: 2 volte

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    Ho letto tutto il tuo topic, ma non tutti i commenti, perciò mi scuso se magari ripeto cose che hanno detto altri.
    Sostanzialmente, ciò che ti consiglio è di non farti condizionare dall' atteggiamento di chi ti sta intorno. Chi pensa solo a demolire e umiliare le idee e i sentimenti religiosi altrui non è un interlocutore molto affidabile. Certo, può essere divertente ironizzare e dissacrare, non ho niente in contrario, ma di fronte ai problemi e alle domande serie non mi sembra molto utile.
    Perciò continua a riflettere e a cercare appoggiandoti a chi ritieni meritevole. L' importante è che non pensi di trovare una soluzione ai problemi materiali attraverso una ripiegamento totalmente mistico, perché potrebbe essere illusorio.

  9. #69
    Overdose da FdT Morgana
    Donna 36 anni da Catania
    Iscrizione: 24/1/2008
    Messaggi: 8,418
    Piaciuto: 1653 volte

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    ciao pulciotta mia
    beh io vivo in una famiglia molto religiosa,e sono cresciuta praticamente in Chiesa.poi sono stata male,e non trovavo risposte,nessuna,anche cercandola.
    la depressione continuava e avevo imparato a conviverci,pazienza.come sai ho avuto un brutto incidente l'anno scorso,beh,credimi,in quei momenti tutti dicevano:''prega,mettiti nelle mani di Dio'',e io non ci riuscivo,perchè non credendo,non posso mettermi nelle mani di un' entità lontana da me e i miei valori no?
    da un paio di mesi,lo sai perchè ne abbiamo parlato,non sto bene,cause varie,depressioni varie,fatto sta che senza nessuna preghiera o chissà che ho preso la decisione giusta,andare via per un po',staccare.
    sola in un altra città,ho cominciato a girare,uscire,giusto 4 mattine fa ero sull'autobus e sono scesa alla fermata sbagliata (solita testa),allora penso,invece di aspettare 1 ora il prossimo,di fare 4 passi e andare alla stazione dei treni.
    camminando passo davanti ad una chiesetta,ed entro.

    non ti so spiegare,è stato bello,bello davvero.
    il prete era un uomo di 48 anni,con il quale ho parlato per un sacco di tempo.lui ha saputo spiegare il mio ''credo-non credo'',ha saputo darmi un perchè alla mia confusione,e non ha recitato versi del vangelo,o fatto discorsi dispersivi per arrivarci.
    m'ha detto:''hai avuto la forza di mettere in dubbio tutto,il coraggio di lasciare casa tua,la determinazione di provare ad entrare in una Chiesa...secondo te chi è stato ad incoraggiarti a fare tutto questo?''

    le crisi ci sono,i momenti bui non termineranno...Dio potrà darti una mano,ma dovrai essere tu a fare il resto.

    scusami se sono stata poco chiara
    un bacio enorme tesora mia

  10. #70
    Lyla
    Ospite

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    JustMe, essere "credente" non vuol dire "avere una fede perfetta".
    Non vuol dire non attraversare momenti in cui si pensa "ma che c***o ne sto facendo della mia vita?", "ma possibile che mi sento così vuota?" e cose del genere. Vuol dire anche ripartire da questi momenti.
    E' una strada difficile, ci sono tante cose intorno che possono farci dubitare. Se non fosse così non saremmo uomini.
    S.Agostino dice che il nostro cuore non ha pace finchè non riposa in Dio. Magari se riuscissi ad affidarti a Lui, ti sentiresti meglio. Ma non perchè bisogna ricordarsi di Dio solo quando si sta male, ma perchè bisogna dargli la possibilità di aiutarci.
    Il mio ex prete diceva sempre che Dio si mette alla porta del nostro cuore e aspetta. Se gli lasciamo anche solo un piccolo spiraglio, Lui entra...ma se la porta è chiusa (chiusa dal dolore, chiusa dallo scetticismo, chiusa dalla paura) allora non può fare niente, perchè non è invadente. Lui si siede all'uscio e aspetta.
    I momenti di crisi, anche spirtuali, ci saranno sempre. Credo sia inevitabile. Li ha avuti Madre Teresa, vuoi che non li abbiamo no!? Ma la consapevolezza che Lui è comunque lì, è questa che non deve mancare.
    E il fatto che tu ti senta male per questo momento di allontanamento, credo dimostri che tu lo sai che Lui è lì. Che aspetta.

    Io ti consiglio di parlare con un prete. Non necessariamente quello che è venuto a scuola.
    Magari trovati un Padre Spirituale che ti stia vicino e ti aiuti nel cammino della fede, perchè di questo ne abbiamo bisogno tutti.

    Io la pazienza di leggere il tuo post l'ho avuta...voglio vedere se tu ora hai la pazienza di leggere la mia risposta...

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