Decidere di essere un punk non è facile, perchè non sei mai come vorresti essere e spesso ti ritrovi a spingerti più in là di quanto non hai mai fatto.
Io sono stato sempre un ragazzo per bene, alla moda, che si diverte alla feste, che il sabato esce in piazza per passare una serata con gli amici.
In città abbiamo una piazza dove c'è una colonna medievale sotto la quale c'è una piccola scalinata. Su questi gradini si riuniscono ogni finesettimana gruppi di ragazzi punk che bevono, fumano erba, si ubriacano e ascoltano musica. Basta dire "vado alla colonna" per avere gente che ti volta le spalle, perchè qui, essere un punk è considerato quasi un reato.
Simone,il mio migliore amico sì è fidanzato con una ragazza che frequentava la colonna e ne è stato attratto dai suoi occupanti, ha lasciato la mia comitiva per unirsi con loro.
Io ho continuato a vivere la mia vita da bravo "fighettino" con altri amici che uscivano regolarmente al centro. Ma dopo l'ennesima delusione in amore, mi sono confidato con Simone e lui mi ha dato appuntamanto alla colonna.
Ci siamo rivisti dopo mesi e mi ha presentato i suoi nuovi amici che mi hanno accettato subito, anche se avevo una camicia di Armani.
Ho preso a frequentare anch'io questo posto all'inizio timidamente poi abitualmente, perchè mi sono accorto che c'è una voglia di fare gruppo e di parlare di tutto come se fosse una cosa importantissima. Per la prima volta ho trovato persone che condividevano le mie stesse passioni per la musica (rock) e che avevano le mie stesse idee.
Però ho preso anch'io a bere e a fumare erba, non abitualmente ma ogni domenica, l'unico giorno libero in cui potevo andare li.
I miei amici, appena hanno saputo della nuova comitiva che avevo, hanno cercato di tirarmi fuori, all'inizio con gentilezza, alla fine gridandomi dietro "punkabestia di mer*a". Mi hanno ferito tentissimo.
Mi sono accorto che realmente la colonna mi sta distruggendo, ma ho trovato persone serie con cui fare discorsi del tutto obiettivi e non "per sentito dire", che si interessavano a cose serie e non "quale vestito mi metto oggi? Armani o Gucci?", che si proccupavano veramente dei problemi esistenti e non alle solite cazzate, che non discrima se uno è gay o è comunista o si ubriaca o altro.
Inoltre, come sempre io e Simone abbiamo preso a definire il viaggio che dovremmo fare quest'estateio e lui, e voltargli le spalle sarebbe una cosa ignobile dal momento che lui non l'ha mai fatto con me.
Come dovrei comportarmi secondo voi? Dovrei restare alla colonna o andarmene?
Grazie di cuore anticipatamente
Un abbraccio a tutti.