Originariamente inviata da
Sally.B
Innanzitutto vorrei ringraziarvi tutti, perché ognuna delle vostre risposte ha toccato una piccola sfumatura del problema.
La questione è che io non voglio per forza programmarmi il futuro, ma vorrei solo trovare una direzione da seguire per poi plasmarlo tra qualche anno.
Ma è proprio quella direzione che manca, quel sogno da inseguire.
Ho provato a vedere le più disparate facoltà ma ad un certo punto mi blocco, mi sento inadeguata per ogni cosa. Forse mi sentirei in colpa a cambiare tutto, o a sentire mio padre che mi demoralizzerebbe di nuovo o mi sentirei una fallita.
Ho paura di cambiare e capire che nemmeno quella è la strada, perché sarebbe un azzardo: se sono rimasta delusa da quello che pensavo avrebbe potuto rendermi felice, figuriamoci una seconda scelta.
Per quanto ci capisco adesso, potrei scegliere psicologia al pari di giurisprudenza o fisioterapia o scienze della comunicazione.
Da una parte sento il bisogno di realizzarmi nello studio, perché nel resto non trovo niente, perché la gente va e viene, quindi tocca pensare a realizzare sé stessi: a casa c'è tutto tranne che la serenità, le mie amiche le vedo pochissimo, di hobby non ne coltivo più per mancanza di tempo, non frequento un ragazzo da più di un anno e mezzo.
Mi sembra di respirare sempre un'aria pesante intorno a me, mi sento addosso sempre dei doveri verso alcune situazioni in famiglia e verso l'università, e non sento il "dovere" di concedermi anche un po' di sano piacere.
Forse tutto questo groviglio di casini deriva dal fatto che sono troppo dura con me stessa, eppure in questo momento non so come uscirne, come gestire le cose e come sciogliere questo assurdo senso del dovere che - non so per quale causa - mi attanaglia.
Ora dedico una risposta in particolare al discorso che ha fatto @
Spice: come fai a vivere senza un obiettivo? Non ti chiedi mai
"Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?" (cit.)? Io credo di si, penso che un po' tutti prima o poi arriviamo ad un punto in cui ci chiediamo il senso di tutto quello che facciamo, in cui cerchiamo di fare il punto della situazione.
E' vero, gli obiettivi sono come droghe, ne risolvi uno e ne cerchi subito un altro.
Però ci fanno sentire vivi, ci fanno sentire importanti, ci fanno mettere alla prova.
Io non riesco a concepire una vita alla leggera in cui faccio tutto ciò senza un perché e senza un filo conduttore che guidi la mia vita. Forse sbaglierò a vederla così, magari mi sto appesantendo le cose senza motivo, ma io ho questa concezione.
Mi chiedi:
Non lo so. Mi immagino una foto molto sfocata in cui vedo solo il mio sorriso.
So soltanto che odio la monotonia, che voglio essere serena; e vorrei avere un qualcosa da coltivare per difendermi dalle delusioni degli affetti e sentirmi realizzata con me stessi.. Soldi, fama, vacanze...non me ne fòtte niente sinceramente.
E paradossalmente è quello il problema, se avessi voluto i soldi avrei lasciato tutto e avrei cominciato con qualche lavoretto fino a raccimolare qualche cosa.
Cavolo, mi sembra quasi un groviglio senza uscita. Certe volte arrivo ad invidiare chi ha le idee chiare...sia chi ce le ha per davvero, sia chi finge di averle e se le fa andare bene.