Credo di poter dire senza vantarmi che qui ho fama di essere una persona abbastanza saggia ed equilibrata, e sono conscio che rischio di perdere molta della vostra stima con quello che vi sto per dire, ma la curiosità di sapere la vostra opinione è più forte della vanità.
Vorrei infatti riassumervi la mia attuale situazione sentimentale e sapere, da persone che non condividono la mia visione delle cose, di quanto sto sbagliando. Premetto subito che non potrò mettere in pratica i vostri eventuali consigli, ma sono comunque interessato a ciò che avrete da dire per l'aspetto teorico della faccenda.
Come dice il titolo (mi perdonerete la boria dell'inglese, ma rende benissimo il nocciolo della discussione), io mi son lasciato andare, da qualche anno a questa parte, ad una lunga pausa dei sentimenti. Ho deciso, in pratica, di non innamorarmi più, fino a che la vita non mi metterà nelle condizioni adatte per ricascarci.
Penso sempre che ho centomila ragioni per tirare dritto così ed una sola per cambiare strada.
Vi risparmio il resoconto dei miei trascorsi che potrete trovare altrove, per questa volta basterà sapere che non ho mai avuto una storia e neppure un riassunto (non ne vado fiero, ma d'altronde non me ne vergogno affatto), e che questo mi ha lasciato con un naturale ed inevitabile pessimismo nei riguardi delle relazioni interpersonali, che però tento sempre di non far scadere in posizioni dogmatiche di comodo. Se mi viene da dire "Me cago en el amor", adduco sempre motivi razionali per sostenere la tesi.
Per ogni periodo ne ho avuto uno, e di questi tempi ciò che più mi raffredda è la responsabilità di trovarmi un buco per sopravvivere in mezzo a questa umanità del cazzo. Sono impegnato negli studi necessari a provare a passare un concorso molto difficile, e sono di natura pigra: ho poche energie, troppe distrazioni e non posso quindi stornare niente dallo studio se voglio avere una benché remota possibilità di scavalcare questo muro. Se cominciassi una storia sono sicuro, conoscendomi, che non riuscirei a pensare ad altro.
Non solo: sono conscio che una storia, per quanto sgangherata, necessita delle spese: regali, uscite, gondoni, cazzi & mazzi, e non voglio assolutamente far pesare questo sulle spalle dei miei, lo troverei disonesto (specie l'acquisto dei gondoni). Per gli stessi motivi di cui sopra, non posso trovarmi un lavoretto e guadagnarmi i soldi che mi servirebbero (lavoricchio già, ma metto da parte una miseria).
Aggiungiamo a questo il fatto che non riesco più a farmi illusioni, sono certo che l'amore mi darà solo una felicità superficiale e passeggera che pagherò poi con gli interessi sotto forma di seghe mentali, litigi, cene a casa di lei con mamma oca che cucina male ed il suo cagnaccio che mi mette le zampe sozze sulla camicia, ecc... Sono conscio di non star bene, ma non pretendo più dalla mia vita che mi faccia star bene, solo che mi faccia soffrire il meno possibile: posto questo obbiettivo, credo che tenermi ben discosto dalle donne sia cosa buona e giusta.
Posto che i discorsi motivazionali e le stronzate da baci perugina con me non attaccano, c'è qualcosa che dovrei rimproverarmi?