Forse qualcosa sta per cambiare ma, ovviamente, c'est pas gagné d'avance. Vi racconto.
Nel mio corso c'è una ragazza che conoscevo di vista da tempo, amica delle amiche, e che però non avevo mai voluto conoscere più approfonditamente perché mi dicevano tutte che era una cagacazzi suscettibilissima. E forse sotto sotto lo è ancora, ma di certo non me lo sta dimostrando.
A forza di prendere il treno assieme e di sentire otto ore al giorno le frescacce dei professori seduti l'uno affianco all'altro ci stiamo conoscendo meglio e, cosa che mi ha davvero stupito, si è avvicinata a me con naturalezza e spontaneità, e senza alcun evidente doppio fine: potrei sospettarla d'aver voluto legare con me per scroccare la ripetizione gratis dal secchione, ma ogni volta che parliamo di studio e che finiamo per correggere i suoi compiti sono sempre io che lo propongo.
Premetto subito che non so se sia fidanzata: non oso chiederglielo e mi piace così, che la situazione resti diplomaticamente indefinita. Se parliamo d'amore, parliamo sempre degli amori degli altri.
Per ora penso di star facendo tutto come si deve: la faccio ridere se ci riesco, la subisso di premure senza farglielo pesare, fingo la massima naturalezza anche se poi di naturale non c'è un cazzo. Pur non sapendo se ora sta con qualcuno, so che è uscita da una brutta storia e voglio darle tutto il tempo che vuole: per ora vorrei semplicemente "prenotarmi", le proporrò a breve di uscire ma terrò le mani a posto. Lei dal canto suo mi salta sempre addosso per prima quando ci troviamo su msn e non disdegna la mia compagnia quando ci troviamo dal vivo. Mi riempie di complimenti per le mie pretese qualità intellettive che io puntualmente smentisco.
Ah, che bella finzione che devo mettere su! Devo fingermi esperto e navigato delle cose della vita quando, pur avendo cinque anni in più di lei, ne so certamente meno di lei. Sicuro del mio futuro come si conviene a un uomo, quando mi avvio a piccoli passi verso l'ignoto del precariato e le mie paure non fanno che aumentare, sminuite solo dal fatto che non voglio famiglia e che la miseria non mi spaventa. Entusiasta della vita e delle sue attrattive quando mi butterei a mare con una catena ai piedi se non fosse per la manciata di persone che mi amano e le due o tre cosette che voglio realizzare prima di andarmene. Però è necessario, solo i poeti romantici nelle loro fantasie imbecilli seducevano donne pietose manifestando la loro inguaribile tristezza.