Beh, come Dante fa dire a Cacciaguida
e venni dal martiro a questa pace.
Le nostre previsioni erano esatte: niente rottura, restiamo amici. Ma me l'ha detto con tanta convinzione che non ho potuto volergliene. Martedì era ancora via, dunque deve essere quel minchione del mio compagno di classe che non ha capito un cazzo, con rispetto parlando, e mercoledì era troppo stanca per venire. Io le credo, o allora sono troppo scemo per cogliere le sfumature che rivelano la balla.
Non posso volergliene, la colpa è solo mia. Mia della mia persona, perché della lettera m'ha detto solo del bene, che avevo colto esattamente il suo carattere e che - ovviamente, e questa era forse la sola vera banalità che mi ha detto - nessuno le aveva mai scritto parole del genere.
Una prova in più per confortarmi in quello che già sapevo: ci sono persone che per difetti vari non sono atte ad essere amate. Devo rassegnarmi a lasciar passare questa stupida età che pretende da me qualità che non posso offrire. Con la maturità mi andrà meglio.