Purtroppo uno tra gli effetti dell'ostilità verso il mondo occidentale è proprio il recupero di questa categoria, "Occidente", che pian piano si era scolorita.Originariamente inviata da darkness_creature
Poi c'è chi, come di filosofo Desmond Fennell, considera la nostra società "post-occidentale", perché ha giustificato i bombardamenti su Hiroshima e Nagasaki, due azioni imperdonabili alla luce dei valori di cui
l'"Occidente" dovrebbe essere permeato.
Io stesso non mi sento occidentale, tantomeno orientale, non mi piacciono le etichette, che colgono solo una parte della realtà; non ho idee e valori fissi, il mio è un pensiero in continua evoluzione, che non si ferma di fronte a nulla.
Riguardo al multiculturalismo, questo finisce per porre ancora una volta l'accento sulla differenza piuttosto che sul fatto che ogni cultura è già di per sè multiculturale.
Il multiculturalismo, riporto le parole di Davide Zoletto, uno studioso, è un assunto che si basa quantomeno su un doppio errore: che un individuo sia per così dire completamente o ampiamente sovradeterminato da una cultura, e che le nostre società fossero (o che le società in generale possano mai essere) monoculturali prima dell'arrivo dei migranti
Le culture sono somma e sottrazione degli elementi che le attraversano nel tempo; non esistono culture fisse, considerabili alla stregua di blocchi monolitici.
Ma per cogliere questa evidente banalità bisognerebbe liberarsi dalle inclinazioni manicheistiche.