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Hand of blood
«Ho fatto un gesto sbagliato e mi scuso, è stato un atto che non aveva nessuna ragione religiosa», spiega ora l’insegnante.
Gianfranco Redaelli sostiene di avere delle attenuanti per il suo gesto «che per primo offende proprio me» e aggiunge: «Non sono praticante, ma sono cattolico e quello che ho fatto è stato dettato da una condizione di stress e di malattia.
Da una settimana sto in piedi a medicine perché ho una forte influenza, la discussione avuta con alcuni studenti mi ha innervosito a tal punto da prendere il crocifisso e gettarlo a terra, l’ho buttato sul pavimento non nel cestino».
Le molte medicine prese in questi giorni avrebbero fatto perdere il controllo al professore che spiega: «Sono esploso come una bomba atomica, ho un carattere sanguigno, questo è vero, ma una reazione del genere non aveva assolutamente senso, in condizioni normali non avrei mai fatto un gesto simile e sono profondamente dispiaciuto per quanto accaduto. La discussione in altre condizioni fisiche sarebbe finita senza strascichi invece ho fatto questa cosa di cui mi scuso con la scuola, i ragazzi e le famiglie, è un gesto che ha offeso anche me stesso e non me lo so spiegare. Ho scritto anche una lettera di scusa al preside».
Nulla di religioso, quindi, alla base della scelta di togliere il crocifisso dal muro. ripeto sono cattolico e me la sono presa con il crocifisso dopo la discussione con alcuni studenti, a quel punto ho preso una sedia, sono salito sulla parete e l’ho tolto. Ero solo nel laboratorio, non volevo dimostrare nulla, però alcuni studenti che passavano fuori hanno visto e così è successo tutto».
Quotidiano Net - Lecco, sospeso il prof che ha staccato il crocifisso e l'ha gettato a terra