Lo ripetono da anni padre e figlio. Fu legittima difesa. E adesso rimangono sconvolti davanti alla richiesta del pubblico ministero: 9 anni e sei mesi per avere reagito alla rapina e ucciso un bandito. È il maggio del 2003 due uomini armati entrano in una tabaccheria in piazzale Baracca, a Milano. Uno picchia Giovanni Petrali, il proprietario, l'atro punta la pistola contro la moglie. Gli rubano l'incasso, 1300 euro. Petrali però reagisce: estrae la pistola e spara: 7 colpi, 4 dentro, 3 fuori. Colpisce Andrea Solaro a una spalla. Alfredo Merlino invece viene colpito al cuore, muore. Il tabaccaio finisce a processo per omicidio volontario, ieri è arrivata la richiesta del pubblico ministero. "Fu vendetta - afferma - non difesa. Gli riconosce ogni attenuante possibile ma sostiene " ha voluto farsi giustizia da solo. Quella è prerogativa dello Stato".
È tornato al suo posto di lavoro quasi subito Giovanni Petrali. Di rapine ne aveva già subite anche in passato. Parlerà in aula il 12 febbraio, giorno in cui si attende anche la sentenza.
TG5 - Uccise un ladro: chiesti 9 anni
ormai non ci si può più neppure difendere . Il delinquente chiunque sia è tutelato anche nelle sue attività criminali.