ti ringrazio sei così caro non far girare le mie foto su internet però
Già... è senza dubbio così, però è triste pensare che sia possibile contrastare l'imbecillità solo con altra imbecillità...
Anche chi difende la propria libertà poi finisce sempre in abusi e da oppresso si trasforma in oppressore. Meglio non ricordare nel dettaglio cosa hanno fatto i soldati russi quando sono arrivati nei primi territori tedeschi...
(Che poi, che libertà volevi che difendessero i russi? Restiamo liberi da Hitler, per essere liberi di farci sodomizzare da Stalin? Ripeto, questo esempio non è appropriato. Per quello che vuoi dimostrare, penso che i partigiani siano un esempio migliore)
Sarà triste finchè ti pare, ma è così, almeno finchè non inventeranno armi di persuasione di massa più potenti di Studio Aperto.
Il fatto che da vittime si passi ad essere carnefici è indubbio, ma io mi ero fermato prima (quello è un effetto collaterale).
I russi (così come i tedeschi, gli italiani, gli slavi e una decina di altri popoli) difendevano la propria terra dagli invasori, pur avendo al potere gente della stessa pasta di questi ultimi; le due cose non hanno molta connessione...
La guerra è sempre stata lo strumento dei potenti per prevalere sui deboli e imporre i loro interessi. Le banche ormai ci speculano da decenni e gli stati indebitati ricorrono alla guerra solo per denaro e liquidità. Non è mai stata piu squallida la guerra come ai giorni nostri. E lo strumento di convincimento delle masse è e sempre sarà la paura. Un popolo che ha paura è malleabile e controllabile, mentre è lo stato che dovrebbe aver paura del popolo. Purtroppo però il popolo stesso è anche tenuto volutamente nell'ignoranza, altra piaga millenaria dell'umanità. Se c'è un problema, la guerra sicuramente non lo risolve ma lo aggrava e a testimoniarlo è la storia dell'uomo dalle origini.
"Aggravarlo" secondo me non è il termine esatto.....o per lo meno, lo è ma solo in parte. I problemi si aggravano ovviamente per chi perde.....e migliorano nettamente invece, al di là dei possibili campi specifici, per chi vince......pensa alla conquista dell'America.....per gli indios i problemi si sono notevolmente aggravati, ma i primi coloni hanno risolto i loro problemi di persecuzione politico-religiosa, e hanno dato vita a quella che oggi è una delle nazioni più potenti del mondo.
Ergo, è molto spesso questione di punti di vista.....e badate bene, non sto ALMENO PER ORA esprimendo giudizi di VALORE, ma solo considerando la situazione in maniera fredda e pragmatica.
Anche questo è molto discutibile. Le guerre vere sono impegni debilitanti anche per gli stati più potenti. Le potenze vincitrici della Grande Guerra, a parte gli Stati Uniti che comunque erano già da prima in fase di sviluppo, si ritrovavano tutte egualmente nella merda, indebitate fino al collo, con tutti i reduci da reintegrare nella società civile, gli invalidi da mantenere, le industrie da riconvertire... a fronte di nessun vantaggio immediato e di una situazione diplomatica che contenevà già i presupposti per la guerra seguente.
Vediamo l'uscita di questa: Stati Uniti leader mondiali ma sull'orlo della bancarotta; Unione Sovietica che andava, dopo i 20 milioni di morti, verso una crisi demografica senza precedenti, e stava in piedi economicamente solo grazie alla sua conformazione interna; l'Inghilterra perdeva l'Impero essendosi esaurita nella guerra, come lei la Francia; l'Europa in generale era prostrata e distrutta. Ergo: le guerre in genere è raro che risultino un buon affare per la collettività.