Miss Emilia:"Giuria critica mia 44"
Lotta anti-anoressia finita in soffitta
Ce l'ha messa tutta, ha persino perso otto chili, ma alla fine, Benedetta Mazza, Miss Emilia 2008, in gara alle finali di Salsomaggiore per Miss Italia, si è sentita criticare dalla giuria per la sua, evidenemente troppo giunonica, taglia 44. A meno di un anno dalla campagna schock di Oliviero Toscani che tappezzò l'Italia con l'immagine di una modella anoressica allo stremo, gli stessi giudici che si erano schierati contro l'anoressia si contraddicono.
Un anno fa, lo scatto della modella Isabelle Caro, ridotta dalla malattia nervosa a pesare 31 chili, fatto uscire da Oliviero Toscani per Nolita in concomitanza con la settimana dela moda aveva sollevato un grosso dibattito. A favore di provvedimenti che vietassero di ingaggiare per le sfilate giovani troppo magre si erano schierati l'allora ministro della Salute, Livia Turco, e gli stilisti Giorgio Armani e Dolce&Gabbana. La stessa giuria di Miss Italia si era detta disponibile a selezionare ragazze con taglie non troppo ridotte. In particolare Patrizia Mirigliani aveva ribadito un supporto nelle battaglie anti-anoressia, per sconfiggere una malattia considerata quasi "professionale" per le modelle. Ma alla prova dei fatti...si sono smentiti.
Ora, proprio una concorrente sembra rimettere in discussione questo loro impegno. Benedetta Mazza, Miss Emilia 2008, dopo aver sfilato dichiara che la Miss Italia ideale dovrebbe essere "non troppo alta e non troppo magra". E che dalla giuria tecnica ha ricevuto critiche "per la mia taglia 44. Ammetto di esserci rimasta male, anche perché ho già perso otto chili grazie ad alimentazione sana e palestra".
Secondo Benedetta, invece, "dal concorso non deve uscire una top model perché non è nella natura della manifestazione, che premia bellezze meno appariscenti e più genuine, più armoniche e proporzionate".