Cacciari: polemica inutile. Provvediment i antiaccattonaggio presto a roma e verona Sfida all'elemosina nelle città Il «no» della Chiesa alle ordinanze di Cortina, Venezia a Firenze: «I poveri? Mai un fastidio»
MILANO — Vescovi contro sindaci anti-accattonaggio. Tra i primi ad aggiudicarsi il titolo c'è stato quello di Alassio. Poi si sono accodati i primi cittadini di Sanremo, Trieste, Padova, Modena. E adesso, in una manciata di giorni, anche i sindaci di Venezia, Firenze e Cortina hanno emesso ordinanze contro l'accattonaggio. Una dichiarazione di «guerra all'elemosina» con «risvolti serissimi», l'ha chiamata Avvenire, il quotidiano della Conferenza episcopale italiana, puntando il dito contro amministratori e divieti. L'ha fatto sabato con un primo editoriale dal titolo «I poveri mai un fastidio neppure nella Serenissima. Singolare silenzio su una misura controversa». E ieri con un secondo: «La presunzione di vincere la povertà togliendo i poveri d'attorno. L'ultima velleità degli utopici da passeggio».
Le ordinanze illustri sono scattate la scorsa settimana: vietato chiedere l'elemosina nei centri storici, chi trasgredisce rischia multe che vanno da 50 a 500 euro. L'affondo di Avvenire: «Pare che l'extracomunitario pizzicato a mendicare vicino al ponte dell'Accademia, sia stato visto al Lido mentre chiedeva l'elemosina per pagare la multa a Cacciari...». Ma lui, il sindaco pd Massimo Cacciari, non si scompone, tira dritto: «Polemica inutile». Con tanto di benedizione della Caritas locale: «Questa ordinanza dichiara guerra non all'elemosina ma al racket dell'accattonaggio — afferma don Dino Pistolato —. Quello che dà fastidio non sono i poveri ma il mantenimento della povertà: per loro abbiamo mense, dormitori, centri d'ascolto». Anche l'assessore alla Sicurezza di Firenze Graziano Cioni va avanti: «I vescovi ci attaccano perché non conoscono il fenomeno. Non perseguitiamo gli accattoni, contrastiamo i comportamenti aggressivi». Il sindaco di Verona, il leghista Flavio Tosi, ha già pronta l'ordinanza nel cassetto. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno (An) l'ha annunciata. Strada diversa quella intrapresa da Milano: «È in corso un censimento: 1.400 gli accattoni identificati, 84 solo attorno al Duomo — dice il vicesindaco Riccardo De Corato —. Gli stranieri irregolari sono espulsi, gli italiani, destinati in una struttura ad hoc». E i cittadini? Avvenire ha puntato il dito contro quelli che in tv «senza imbarazzo parevano unanimi nel bollare i mendicanti come un "fastidio"». Un caso su tutti Cortina. Dove i vip importati proprio sull'ordinanza paiono però divisi. Maria Teresa Ruta: «Queste misure non risolvono il problema». E Alba Parietti: «Macché fastidio, quello che fa male è lo sfruttamento: ordinanze giuste, purché chi ha bisogno possa almeno contare su un tetto e un pasto caldo». (corriere)
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chi ha ragione ? bisogna essere etici o pragmatici e poi la carità risolve in questi casi qualcosa per il singolo oppure e meglio tutelare il bene comune .....
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