Non prendiamoci in giro: in Afghanistan mi sembra che siano morti 15 soldati italiani in 5 anni. Mi ricordo un dato di un paio di anni fa che in Afghanistan c'erano 2.500 militari (con beneficio di inventario). Siccome i morti sono stati 3 all'anno, si potrebbe dire quindi una mortalità dello 0,1% ...
Prendiamo i manovali. Nel 2006 nei cantieri italiani ci sono stati 258 morti. Non so il numero di lavoratori per tale mestiere, ma per pareggiare la stessa percentuale di morte dello 0,1% dovrebbero essere stati (nel 2006) 258.000 !!!
Ora io dico che, numero in più numero in meno, anche in assenza di dati più certi, si può affermare che siamo in presenza dello stesso pericolo di morte nel fare il militare in Afghanistan che nel fare il manovale in un cantiere italiano.
Se paragoniamo quindi il tipo di lavoro che fa un manovale e quello che fa un militare in Afghanistan (e non vedo perché non si debbano comparare le relative retribuzioni, cosa che sembra che scandalizzi più d'uno in questo post), è tutta la vita più leggero il secondo che non il primo.
Parlare quindi dei nostri ragazzi che si fanno il culo in Afghanistan, mi sembra una grande ca22ata.
Io, a 20 anni e la possibilità al ritorno di comprarmi una casetta mia col gruzzolo raggranellato, la prenderei senz'altro come una vacanza.
tutte le guerre,fin dall'antichità,sono state fatte per soldi,più o meno in maniera indiretta. se una guerra è sconveniente economicamente difficilmente la si inizierà. non ci vedo niente di anomalo in questo,quello che vedo anomalo,invece,è il voler far passare ogni missione all'estero come "missione di pace",per quel falso e becero buonismo a buon mercato che ci caratterizza dal dopoguerra in poi.
e,apparte questo,i soldi non sono stati spesi per comprare viveri e quant'altro all'africa perchè credo che sia giusto che quando qualcuno non ha di che mangiare gli si diano le canne da pesca invece che i pesci. ecco,a questo proposito,senza un sistema governativo stabile e,soprattutto,equilibrato,trovo abbastanza inutile che si diano sostentamenti alla popolazione.
qui,in parte,sono d'accordo. solo che dire "c'è andato consapevolmente,se non ci fosse andato non sarebbe morto" mi sembra un po' fuori luogo. è pur sempre un nostro connazionale rimasto ucciso a causa di una fatalità,non vedo perchè se ne dovrebbe restare indifferenti. di certo non eroe,solo una persona sfortunata nella sua morte. purtroppo si tende sempre ad glorificare chi muore,senza prestare attenzione a chi è vivo. come disse il buon vecchio evola "eroicizziamo persone che hanno come unico merito quello di essere morte"
Ecco, questa ufficialmente è una missione di pace, concretamente è una corsa al petrolio. Non trovo assolutamente giusto che i soldati, appunto pagati per una missione di pace (finto eroismo a parte), devono morire per far arricchire una decina di petrolieri e\o politici senza scrupoli. È una presa per il culo per l'italiano medio (che diciamocela tutta, è ignorante) che crede davvero nella missione di pace, ma lo è ancora di più per le popolazioni che subiscono una guerra così sul loro territorio. Quando e se questa guerra finirà, a loro cosa rimane, la petroliera della multinazionale di turno, i bozzoli dei proiettili sparati? Ma per favore...
Ma infatti l'Afghanistan è solo un "parcheggio" per ammassare truppe della coalizione occidentale.
Nessuno si sognerebbe di stare in Afghanistan neanche per costruire la più grande discarica del mondo, il suo unico valore è la sua collocazione geografica: appena sotto Turkmenistan, Uzbekistan e Kazakistan, tre paradisi petroliferi.
Lo so che a te interessano le coltivazioni di oppio (), ma quello è un interesse molto relativo...