Originariamente inviata da
nuvolablu
30 anni sono la pena massima se ricorri al rito abbreviato...
No. 30 anni sono la masisma pena se non ricorri al rito abbreviato e si parla di ridurla a 25.
ti rispondo cn sincerità alla tua domanda : si, darei la stessa pena ad entrambi, l'aggravante esiste anche per il tizio ubriaco, e consiste nel fatto che si sia messo alla guida in quelle condizioni, tu mi risponderei che a causa dell'alcol, le sue facoltà cognitive e di giudizio erano alterate, e allora chi ti dice che alla base del comportamento di quello che mette volontariamente la bomba alla metropolitana, nn vi sia anche una dinamica psichica costellata da seri disturbi ??
allora che facciamo ? assolviamo entrambi ?
Non si tratta di assolverli entrambi, ma di condannarli con una equa proporzione in funzione di quel che hanno combinato.
Quando si causa la morte per incidente automobilistico, seppur ubriachi, non si voleva uccidere; quando si mette una bomba sotto a un palazzo si voleva fare una carneficina! C'è una proporzione di gravità di 1:20 !!
...di questo passo si perde di vista la cosa piu' importante: la vita umana,
Però è vita umana anche quella dell'assassino. Meritevole quindi del rispetto di una giusta pena. Non si possono condannare tutti all'ergastolo, anche chi ruba una mela al mercato...
e chi si arroga il diritto di spezzarla, ha il dovere di pagare con la detenzione, è inaccettabile che al giorno d'oggi si ammazzi per stronzate condominiali o stupidi pregiudizi razziali.....
Se ti riferisci a Erba, ti renderai conto che è imparagonabile con l'incidente stradale del rom...
basta cn questo cercare di giustificare a tutti i costi....io, se ho seri disturbi psicologici, mi faccio curare, anche a costo di farmi rinchiudere in cliniche specifiche.....credimi adel balbo, ho studiato psicopatologia, psichiatria...e credimi, nn tutti i malati psichiatrici vanno ad ammazzare figli, estranei etc....nn funziona cosi' la mente,
Però se hai studiato psicopatologia e affini, saprai meglio di me che tante volte il difficile sta nella presa di coscienza della propria malattia da parte del malato.
grazie a Dio.
Amen