Che poi la carta stampata tanto amata da Eco sta sfornando riviste come quella di Quarto Grado... perché solo il programma non bastava... Oppure ci propina il punto di vista di Ferrara.
Tra il cartaceo e il web l'unica differenza è che il primo è pervaso da una elitarismo dettato non certo dai contenuti.
Il web è libero, è un mezzo pieno di idioti (come lo è il mondo), ma non è un mezzo idiota.
Ognuno può dire la sua sul web, perché da che mondo e mondo mi pare che il diritto di parola non sia mai stata un'esclusiva dei premi Nobel (ritornando ad esempio sulla questione dell'elitarismo), ma non è assolutamente vero che tutti hanno lo stesso impatto.
Il web, per quanto se ne possa dire, è uno strumento abbastanza meritocratico. Se sei un imbecille e dici cazzate, per quanto successo potrai avere e per quanti soldi/visualizzazioni potrai fare, alla fine i conti si faranno, alla fine si vedrà effettivamente quanto verrai ascoltato, alla fine sarai un fuoco di paglia che verrà ascoltato giusto da Dipré. E sul web di fuochi di paglia ce ne sono una cifra. Sulla carta stampata invece questi fuochi di paglia c'hanno un mestiere.