Originariamente inviata da
Holly
No rega' siete voi che non avete capito una ceppa di quello che ho scritto.
Mamma mia, io lo sapevo che non mi dovevo esprimere. Scusatemi, soprattutto linkatemi la parte in cui ho scritto che hanno fatto bene o li giustifico
Intendo solo dire che non credo che siano gruppi assimilabili agli ultras. Perché sono delle forme di protesta che io condanno, che non condivido, ma che non si riducono a "minchia raga bordello". La faccenda è un po' più complessa di Tia Sangermano e qui la stiamo semplificando. Stavo solo facendo notare questo.
Non avete capito nemmeno che quella del Maggio Francese era una menzione e non un paragone.
Poiché mi si diceva che chi capisce cos'è una protesta non protesta in modo violento, io ho fatto il caso di una delle tante proteste violente che però erano proteste vere, non teppismo. Non è che la violenza esclude il concetto di protesta. È un'estremizzazione a cui è meglio non ricorrere.
Per me poi ci sono proteste più efficaci di altre e questo è un altro fatto.
Parlavo di metodi di protesta proprio perché sono contraria a questi, tant'è che nessuno ha capito che la mia era una presa in analisi e non una giustificazione. A me fa un sacco ridere chi inneggia alla rivoluzione pensando che la rivoluzione si faccia con gli slogan e coi manifesti. Un po' utopica come prospettiva.
Il punto è un altro. O le cose le cambi con democratiche elezioni, con un processo di riforme, che è quello che io credo più opportuno in casi come questo, oppure le cambi con questa tanto propugnata rivoluzione. Pensate davvero che una volta scesi in piazza anche tre o quattro milioni di persone qualcuno se ne freghi qualcosa di uno slogan? Quando si dice la bella frase fatta "qui ci vorrebbe una rivoluzione", a cosa si pensa esattamente? Per fare una rivoluzione ci vogliono due coglioni enormi. E per farla pacifica ci vogliono due coglioni ancora più grandi. E se non di è in grado nemmeno di fare uno sciopero generale fatto bene, ma quale rivoluzione si vuole fare, ma per cortesia...
Per fare una rivoluzione, è questo che vorrei dire a Jo, ci vuole l'indignazione. E delle idee. Io 'ste cose non le vedo. E infatti io non sono a favore di un processo rivoluzionario a meno che non ci siano situazioni veramente straordinarie.