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Miss Prostituta 2012 è Mara. Eletta in Brasile

  1. #51
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
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    Che bel messaggio che dai complimenti....e mi fermo qui giusto perchè ho già fatto 30 pagine di discussione sull'argomento
    Si possono fare tutti i ragionamenti che si vogliono ma un fatto è certo: Lo stato considera la prostituzione un lavoro come un altro.
    La legge considera, in se la prostituzione (la donna che vende il suo corpo) , non come reato ma il suo sfruttamento ( da parte di terzi) per cui se ne conclude che è una attività lecità come altri lavori se questa è una scelta personale della donna .
    Per cui se qualcuno contesta questa equazione è un problema suo,( la legge è legge) se non gli sta bene deve farsene una ragione.
    Se poi la morale ed eticità è il punto allora ognuno puo rendere questo aspetto disputabile quanto vuole: puo tenere la sua opinione pro o contro o le sue ipocrisie stigmatizzandole oppure no .
    Il problema semmai è discutere se e giusto tassarle oppure no?


  2. #52
    Ghajarya Annie Lennox
    Donna 147 anni
    Iscrizione: 20/9/2010
    Messaggi: 17,421
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    Non condanno la prostituzione con stupidi moralismi e bla bla bla.
    Però sto concorso è proprio trash. Manco Barbara D'Urso ci farebbe un servizio.
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  3. #53
    alias Annie Lennox Elaine Marley
    Uomo 35 anni
    Iscrizione: 22/4/2010
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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio
    Si possono fare tutti i ragionamenti che si vogliono ma un fatto è certo: Lo stato considera la prostituzione un lavoro come un altro.
    La legge considera, in se la prostituzione (la donna che vende il suo corpo) , non come reato ma il suo sfruttamento ( da parte di terzi) per cui se ne conclude che è una attività lecità come altri lavori se questa è una scelta personale della donna .
    Per cui se qualcuno contesta questa equazione è un problema suo,( la legge è legge) se non gli sta bene deve farsene una ragione.
    Se poi la morale ed eticità è il punto allora ognuno puo rendere questo aspetto disputabile quanto vuole: puo tenere la sua opinione pro o contro o le sue ipocrisie stigmatizzandole oppure no .
    Il problema semmai è discutere se e giusto tassarle oppure no?
    Perchè sarebbe un problema?
    Se lo consideriamo lavoro si tassa per forza.

  4. #54
    Overdose da FdT
    Uomo
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 6,184
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    Quote Originariamente inviata da Elaine Marley Visualizza il messaggio
    Perchè sarebbe un problema?
    Se lo consideriamo lavoro si tassa per forza.
    E qui casca l'asino. Paradossalmente la legge fiscale generale dello stato non lo prevede, nemmeno monti ha voluto metterci mano e naso sull'argomento fiscale. Si procede in ordine sparso, nel senso che, ci sono regioni in cui non si paga in altre per iniziativa delle singole agenzie dell'entrate si paga per cui vista l'evasione che c'e in questo campo ..i conti fateli voi dell ipocrisia che ci sta dietro
    Cmq per chi vuole farsi una idea del problema ecco del materiale
    ----------------------
    L'ipocrisia in materia di prostituzione tocca punti grotteschi. L'attivita' non viene riconosciuta dallo Stato, ma lo stesso chiede tramite l'Agenzia delle Entrate che i proventi siano assoggettati al fisco. L'ultima sentenza 109/10/10 della Commissione tributaria del Lazio depositata lo scorso 3 maggio: i guadagni di una prostituta che non riesce a dimostrare che gli stessi siano dovuti ad attivita' illecita sono assoggettati al Fisco.
    Ma come farebbe una prostituta a dimostrarlo se l'attivita' e' illecita? Lo Stato rischia di essere paragonabile ad uno sfruttatore perche’ ‘esige’ o ‘estorce’ balzelli dai proventi della prostituzione, attivita’ che non riconosce.
    Di fronte alle richieste dello Stato alle prostitute di pagare le tasse sulla loro attivita’, diventa ancora piu’ urgente varare una legge su un ambito lasciato senza alcuna regolamentazione, tanto urgente da avere depositato gia’ dal primo giorno della legislatura, un disegno di legge in materia con il senatore Marco Perduca. Un ddl in tre articoli per il riconoscimento dell’attivita’ di ‘prestazione di servizi sessuali remunerati tra persone maggiorenni consenzienti’. Due i regolamenti previsti, uno per i controlli igienico e sanitari, l’altro per il fisco. E proprio sulle richieste di tasse alle prostitute abbiamo depositato una interrogazione parlamentare che da oltre due anni aspetta una risposta in cui si chiede al Governo una ‘interpretazione uniforme’ alla quale l’Agenzia delle Entrate si attenga per il trattamento fiscale dei redditi derivanti dalla prostituzione. Questo sempre in attesa di una legge che ponga fine all’attuale situazione di incertezza, ma che provoca anche lo sfruttamento di tante donne. Nel luglio del 2008 al Senato abbiamo organizzato un incontro per illustrare una serie di cartelle inviate a prostitute disponibili a pagare le tasse, a fronte di un riconoscimento della loro attivita'!

    http://www.aduc.it/articolo/fisco+pr...asse_17664.php
    ----------------------
    Tassare le bibite gasate e ancor più i superalcolici, come voleva fare per quest’ultimi Giulio Tremonti già due anni fa? Partire con i 27 articoli del decreto Balduzzi? Ma non sarebbe molto meglio legalizzare davvero la prostituzione riconoscendola come professione (ora in Italia non costituisce reato, ma lo sono tutte le attività connesse, come quella dei ruffiani) e sottoporla a tassazione? Moralismi inutili e ipocriti a parte, come le proposte di multare o processare i loro clienti, la prostituzione è un’attività ineliminabile, esiste da sempre e – bene o male che sia – esisterà sempre. A volte è stata considerata un’attività sacra, esercitata in appositi templi dedicati alla propria dea. La Repubblica Serenessima di Venezia con le tasse delle “nostre benemerite meretrici” contribuiva ad armare la sua flotta, compresa quella che prese parte a una crociata. Il Vaticano le considerava un “male necessario” e le aveva classificate in ben 14 categorie, la più costosa delle quali era detta “femina curialis” perché solo i cardinali della curia avevano i quattrini necessari per permettersi il lusso di portarsele a letto. Veniamo all’oggi e facciamo un po’ di conti.
    Le stime sono ardue, se non impossibili, comunque le più prudenti parlano di 70 mila prostitute che in Italia esercitano regolarmente la professione. Il giro d’affari c’è chi lo stima tra i 2,2 e i 5,6 miliardi di euro l’anno, ma c’è chi sospetta si arrivi addirittura a 50-60 miliardi. Una tassa del 20% porterebbe almeno in teoria alle casse dello Stato da un minimo di quasi mezzo miliardo di euro fino a un imponente massimo di 12 miliardi. Oltretutto, mettere ordine in questo settore e renderlo trasparente significherebbe facilitare la lotta alla prostituzione minorile, calcolata nel 20% del totale, e alla tratta, le cui vittime sono calcolate in 19-26 mila donne. Significherebbe anche evitare che le “lucciole” stiano in strada, cosa che suscita sempre scandalo almeno nelle mamme.


    Ogni tanto si legge di volenterose iniziative della Guardia di Finanza, che mira alla sostanza e chiede di spiegare tenori di vita lussuosi da parte di ragazze che figurano come disoccupate nullatenenti. Ma non si sa come siano poi finite queste iniziative, dopo la prova delle commissioni tributarie e di abili e costosi avvocati.
    Legalizzare la professione della prostituta è cosa ben diversa dal riaprire la “case chiuse, i famosi casini messi fuori nel 1953, perché non si tratta affatto di legalizzare nuovamente il suo sfruttamento. Non a caso ci sono sette Paesi europei civili almeno quanto il nostro – Austria, Paesi Bassi, Belgio, Germania, Grecia, Lettonia e Ungheria – che hanno già provveduto a legalizzare e normare in vari modi il “mestiere più antico del mondo”.
    A parte il fatto che oggi fare la escort o lavorare nel porno non scandalizza più neppure i bambini e i preti, c’è da dire che le prostitute non ammazzano nessuno, contrariamente alle guerre e ai progettisti, produttori e commercianti d’armi, dalle pistole alle bombe H. Settori nei quali però la voce di Santa Madre Chiesa non s’è mai fatta sentire, è rimasta e rimane muta. In compenso, si è fatta sentire la voce dell’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, che s’è scagliato contro il sindaco Luigi De Magistris colpevole di avere ventilato l’idea di creare i “quartieri a luci rosse”. Teniamo presente che il 48% dei napoletani è favorevole al modello di quartiere del sesso in funzione ad Amsterdam. Una quindicina di anni fa c’era chi pensava, anche in Comune, di istituire a Milano il quartiere a luci rosse nella zona dell’Isola in crisi di spopolamento, e presentai l’iniziativa con un articolo su L’Espresso. Il progetto prevedeva perfino luoghi di culto per le diverse religioni, ma non se ne fece egualmente nulla.
    La voce di Sepe segue di poche settimane quella del cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani, che ha ammonito i politici cattolici ad essere più presenti e attivi in politica e che “sui princìpi non si può trattare”. Un’affermazione diametralmente opposta a quella che è la politica in un Paese civile, tant’è che se lo dicessero e facessero davvero anche i politici non cattolici si finirebbe fatalmente alla guerra civile. Guelfi e ghibellini, as usual, ma oggi anche ben altro.
    Il decreto Balduzzi promette un giro di vite, cioè un aumento del prezzo, per i tabacchi. E perché non istituire una assicurazione obbligatoria per i fumatori esattamente come si fa con le automobili per mettere chi le guida in grado di pagare eventuali danni? È vero che il costo dei tabacchi è, come i carburanti, in massima parte già costituito da tasse, le famose accise, ma è anche vero che si usa dire che in Italia a causa del fumo muoiono ogni anno 70-80 mila persone (6 milioni nel mondo), 30 mila delle quali per tumore ai polmoni, senza contare il resto delle malattie, dalle bronchiti agli enfisemi. Scrivere sui pacchetti “Il fumo uccide” è solo un espediente inutile, oltre che ipocrita, un modo di lavarsene le mani e usarle per intascare i soldi dei fumatori. Tutto ciò si traduce in un danno sociale ed economico enorme: milioni di ore di lavoro perse e troppi milioni se non miliardi di euro di spesa pubblica sanitaria. Spesa che a fronte dei decessi per tumori all’apparato respiratorio risulta oltretutto inutile. Se invece il fumatore fosse obbligato a pagare un’assicurazione sulla salute e sulla vita ne risulterebbe un gettito capace di coprire almeno il danno economico. Il costo dell’assicurazione potrebbe essere caricato già sul costo delle sigarette, dei sigari e del tabacco da pipa, magari con apposite marche da bollo che il fumatore potrebbe essere obbligato a conservare, per esibirle al momento del ricovero, onde evitare il boom del contrabbando, anche se ovviamente non si possono negare ricoveri e cure a chi evitasse di pagare l’assicurazione comprando sigarette di contrabbando. Il dramma è che in Italia il contrabbando non è molto combattuto…
    Deve essere comunque chiaro che fumare oltre che un vizio è un lusso troppo grande: il fumatore lo paga semmai in termini di salute, ma lo fa pagare all’intera società in termini di costi sanitarie danni al lavoro.
    Purtroppo il Bel Paese si muove solo a buoi scappati dalla stalla o dopo che qualche magistrato ha preso provvedimenti clamorosi. Che “Il fumo uccide” lo leggiamo su tutti i pacchetti di sigarette, e come sappiamo pare che uccida ben 70-80 mila persone l’anno. Ma non ci sono interventi di magistrati come quello che per molto meno a Taranto ha messo in mora addirittura gli stabilimenti dell’Ilva, obbligando finalmente il governo a intervenire. E i mille morti l’anno stimati dal Codacons a Milano per le sole auto diesel? Anche qui, nessun magistrato interviene e quindi il governo e il Comune non fanno nulla o fanno poco. Anzi: le auto e i camion inquinano? Ecco l’idea che lo si possa fare tranquillamente pagando una bella tassa. Come dire che si può sparare nella folla oppure lancire sassi in testa alla gente purché si paghi una tassa in base al calibro della pistola o al peso del sasso…
    Il discorso lo si potrebbe allargare ai morti sul lavoro e per incidenti sulle strade, che forse sono altri nostri pessimi record europei. Certo un Paese non può essere governato a colpi di sentenze e sequestri ordinati dai magistrati. E allora? E allora dovrebbero farlo i politici. Ma per farlo ci vorrebbe la politica….
    http://www.blitzquotidiano.it/opinio...eglio-1330222/
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  5. #55
    Assuefatto da FdT Lukinho92
    Uomo 32 anni
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    Quote Originariamente inviata da Tallulah Visualizza il messaggio
    mi piacerebbe leggere quello che scrivi se mettessi gli accenti sulle e, l'h in maniera giusta e usassi qualche volta la punteggiatura...


    in ogni caso.... miss prostituta.non sapevo dell'esistenza di questo concorso.... però in ogni caso, per la legalizzazione della professione, non è che ci voglia proprio un concorso..però va beh...
    maggiore protezione? per un concorso? appena finisce il concorso ritornano per strada eh..... nn capisco il nesso con la protezione..
    Maggiore protezione, è inteso che lo Stato tutelerà maggiormente le prostitute, magari con la polizia eccecc, mettendole in luoghi sicuri e così via.

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Khumiko Visualizza il messaggio
    A me questa cosa fa abbastanza schifo. Una cosa come la prostituzione che dovrebbe essere illegalizzata e vietata qui viene premiata. Wow che bell'esempio!
    Per quale motivo dovrebbe essere illegale???

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Pink cloud Visualizza il messaggio


    Dai, la prostituzione non puo' essere paragonata ad altri lavori.
    Perche' a differenza degli altri mestieri, seppur consapevole, e' un tipo di lavoro che distrugge il rispetto individuale di chi lo pratica e quindi anche la propria dignita'.

    E poi, di che messaggio parliamo?
    Il messaggio che arriva con una iniziativa simile, non e' promuovere una riflessione verso la legalizzazione delle prostitute ma e' l'ennesima conferma di una societa' priva di valori.
    La prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo, penso che qui nasca l'ignoranza nel credere che prostituirsi si perde la dignità e cose varie. Tu sei libera di fare quello che vuoi, fin che non ledi qualcun'altro e le prostitute non ledono nessuno, nemmeno la loro figura. Voi penserete, ledono l'immagine della donna, ma non sono per niente d'accordo, perchè l'immagine della donna viene lesa dagli ignorati al di fuori e dagli ignoranti all'interno, che fanno di tutta l'erba un fascio. Ancora la società non è capace di distinguere le persone e di capire che ognuno è diverso dall'altro, che ognuno deve condurre il suo stile di vita e che non è mai niente tanto associato. Invece si un messaggio del genere promuove la legalizzazione, dove esistono altri concorsi del genere? E fidati che in Brasile è così...

  6. #56
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Lukinho92 Visualizza il messaggio
    Maggiore protezione, è inteso che lo Stato tutelerà maggiormente le prostitute, magari con la polizia eccecc, mettendole in luoghi sicuri e così via.

    - - - Aggiornamento - - -



    Per quale motivo dovrebbe essere illegale???

    - - - Aggiornamento - - -



    La prostituzione è il mestiere più vecchio del mondo, penso che qui nasca l'ignoranza nel credere che prostituirsi si perde la dignità e cose varie. Tu sei libera di fare quello che vuoi, fin che non ledi qualcun'altro e le prostitute non ledono nessuno, nemmeno la loro figura. Voi penserete, ledono l'immagine della donna, ma non sono per niente d'accordo, perchè l'immagine della donna viene lesa dagli ignorati al di fuori e dagli ignoranti all'interno, che fanno di tutta l'erba un fascio. Ancora la società non è capace di distinguere le persone e di capire che ognuno è diverso dall'altro, che ognuno deve condurre il suo stile di vita e che non è mai niente tanto associato. Invece si un messaggio del genere promuove la legalizzazione, dove esistono altri concorsi del genere? E fidati che in Brasile è così...



    Niente in contrario quindi se lo facesse tua madre o tua sorella?

    A Jack Daniels piace questo intervento

  7. #57
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Nuvolablu Visualizza il messaggio
    Niente in contrario quindi se lo facesse tua madre o tua sorella?

    [/COLOR]
    Ma che discorso è?

    Non si può essere d'accordo o contro qualcosa in virtù di quello che vorremmo o non vorremmo per i nostri vicini.

    Sono pro l'aborto, questo non significa che abbia abortito.

    Sei pochissimo oggettiva.
    A Elaine Marley, Jo Constantine e Lukinho92 piace questo intervento

  8. #58
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 35 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
    Messaggi: 31,903
    Piaciuto: 9037 volte

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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Ma che discorso è?
    sssssshhh!! È il classico discorso da "non so che dire quindi te la metto sul personale così mi darai ragione"

  9. #59
    Assuefatto da FdT Pink cloud
    Donna 34 anni
    Iscrizione: 20/7/2010
    Messaggi: 939
    Piaciuto: 671 volte

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    Quote Originariamente inviata da Usher Visualizza il messaggio

    insomma, ancora una volta stai ribadendo,con altre parole lo stesso punto: la stigmatizzazione di chi si prostituisce e da li no ti schiodi. Che la puttana stia nascosta . Tu la pensi, per fare un esempio, po' come faceva l'esercito americano con gli omossesuali fino a poco tempo fa tu non dici che sei gay e io non te lo chiedo .
    Conclusione, tu prostituta non fare troppo chiasso e renderti visibile e stai rintanata nei ghetti delle favelas che così non turbi la mia morale e miei valori ( ma e' una festa per l'inesistenza di valori e rispetto personale.) e un poi come dire il gay praid è una carnevalata un celebrare l'inesistenza di valori e mancanza di rispetto personale fatta da gente esibizionista. ( su questo punto sarei curioso sapere che ne pensa il nostro attivista Lukinho92 )
    Infatti non è un caso che, la premiazione, non è organizzata non da da uno Schicchi locale ma dalla comunità omosessuale e secondo te lo fanno per esaltare la deprevazione sessuale o paradossalmente con il concorso vogliono denunciare un sistema di ipocrisie che persistono nella nostra società facendo riflettere .( a proposito quali sono i mezzi piu seri e meno superficiali a cui ti richiami? )
    No, i gay non c'entrano niente con il discorso che stiamo affrontando.
    Che a me non piaccia l'idea di una miss Prostituta 2012 per affrontare una tematica cosi' importante e delicata, non vuol dire che consideri il gay pride una carnevalata priva di rispetto.
    Anche perche' condivido completamente il messaggio che porta.
    Chi e' gay semplicemente riconosce il suo orientamento sessuale e non manca di rispetto alla propria persona.
    E una manifestazione e' un buon mezzo per sensibilizzare le persone verso il rispetto alla diversita' sessuale.

    Io non voglio stigmatizzare nessuno, ne penso sia giusto che le persone si nascondino.
    Credo pero', ci siano modi e modi per esporre le proprie opinioni e per affrontare determinate tematiche.

  10. #60
    Nuvolablu
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Ma che discorso è?

    Non si può essere d'accordo o contro qualcosa in virtù di quello che vorremmo o non vorremmo per i nostri vicini.

    Sono pro l'aborto, questo non significa che abbia abortito.

    Sei pochissimo oggettiva.
    Ok tu non hai abortito ma se sei pro aborto non dovresti negare la possibilità che un giorno potresti farlo.

    Alla stessa maniera lui dovrebbe rispondere che non avrebbe alcun problema se la madre praticasse quello che lui ha definito senza alcun problema il mestiere più antico del mondo.

    Io sono oggettiva, voi parlate con il culetto degli altri invece

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