Si possono fare tutti i ragionamenti che si vogliono ma un fatto è certo: Lo stato considera la prostituzione un lavoro come un altro.
La legge considera, in se la prostituzione (la donna che vende il suo corpo) , non come reato ma il suo sfruttamento ( da parte di terzi) per cui se ne conclude che è una attività lecità come altri lavori se questa è una scelta personale della donna .
Per cui se qualcuno contesta questa equazione è un problema suo,( la legge è legge) se non gli sta bene deve farsene una ragione.
Se poi la morale ed eticità è il punto allora ognuno puo rendere questo aspetto disputabile quanto vuole: puo tenere la sua opinione pro o contro o le sue ipocrisie stigmatizzandole oppure no .
Il problema semmai è discutere se e giusto tassarle oppure no?