E auguri a noi! ^^
Come ho scritto su Facebook:
Auguri Italia...tanto criticata ma da me tanto amata. Non ti cambierei per nessun'altra nazione al mondo,sei unica. Dai ravioli alla ferrari, dal gelato allo spumante e al vino. Da Trento ad Agrigento. Ti amo, da sempre. Ancora auguri.
Sono arrivata a 00:43 del video e mi è venuta una tristezza allucinante.
Chissà che effetto avrebbe questo video su tutti quelli che hanno il culo svaccato sulla loro bella poltrona da anni e in verità sono i maggiori responsabili della merda che c'è stata nel nostro paese. Che amarezza.
questo video qui ci sta bene
Ottimo, ottimo davvero.
E' gratificante.
(Ma la Santanchè è caduta dal seggiolone da piccola?)
E' il colmo.....davvero.
Trovo un'arrampicata sugli specchi contestare la festa, quali che siano gli argomenti addotti per giustificarlo, sarebbe come se uno dicesse "mia madre compie gli anni ma il suo compleanno non vale la pena festeggiarlo"
Al limite si potrebbe contestare la data dell'unità; io la farei risalire al 20 settembre 1870, altri al 4 novembre 1918, altri direbbero che in fondo l'unità è ancora da farsi...
Che poi uno non si senta motivato a partecipare è un altro conto. Personalmente trovo che sia importante ritrovarsi almeno una volta ogni cinquant'anni ad esporre fuori dal periodo dei mondiali di calcio quella bandiera in cui gente a cui possiamo solo dovere del rispetto ha creduto tanto, che ci permette di andare da Milano a Napoli senza dover cambiare quattro volte di valuta e di essere non dico rispettati, ma almeno un po' meno sfottuti quando andiamo all'estero.
Che poi la storia post-unitaria ed il presente dell'Italia siano una cloaca è fuor di dubbio, ma oggi si festeggia l'idea. Idea di una nazione grande e prospera che è stata sempre tradita, perché subito dimenticata. Ma se ricominciassimo tutti a crederci?
Ah, utopia. Le pantegane hanno strappato il rosso ed il bianco e della bandiera han tenuto solo il verde. Non ci sono le condizioni per riprendere il programma di Mazzini. Però in fondo anche un'occasione di cordoglio merita una festività. Si dice che ogni famiglia italiana abbia avuto un morto nella Grande Guerra. Ricordateli, anche se pensate che sono tutti morti invano.