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Paolo Attivissimo aka Il Disinformatico
La "poltiglia rosa" dei fast food, ma non è pollo: è bufala
di Paolo Attivissimo
"Questa è la roba con cui sono fatti i bocconcini di pollo", proclama una miriade di siti Web italiani nel presentare una fotografia di una inquietante pasta rosa che sgorga da un tubo industriale, estrusa come un granuloso dentifricio per giganti. Il passaparola si scatena su Facebook e nei forum: "Una separatrice automatica di pollo trasforma i pennuti in questa pappa che sembra più un pasto di Matrix che del pollo [...] quella pappa verrà scansionata alla ricerca di batteri pericolosi per la nostra salute, lavato con l'ammoniaca (avete capito bene), imbevuta in essa, in realtà. Poi, tanto per dargli il sapore che piace a voi, sarà insaporito artificialmente con appositi aromi. Alla fine, visto che stranamente è di colore rosa, sarà tinto con colori artificiali per avere il colore che più vi piace".
La probabile fonte originale dell'allarme è un post in inglese su Tumblr che parla di "carne separata meccanicamente" e che è stato recentemente ripreso e amplificato da Gizmodo e Huffington Post, dicendo cose anche peggiori: la poltiglia rosa sarebbe ottenuta tritando un pollo intero, comprese ossa, occhi e interiora.
Le numerose varianti della segnalazione, propagate anche via mail, tirano in ballo le principali catene di fast food, ma McDonald's Italia ha dichiarato a Giornalettismo.com che i suoi McNuggets sono "fatti da 100% petto di pollo": quindi niente ossa, occhi o interiora, ma al massimo il 5% di pelle, "esattamente come il pollo che si acquista in rosticceria".
Si potrebbe obiettare che McDonald's è parte interessata, ma sulla vicenda è sceso in campo anche l'autorevole sito antibufala Snopes.com, che conferma che nella produzione della carne separata meccanicamente (un prodotto reale, ottenuto asportando con sistemi ad alta pressione i residui di carne che restano attaccati alle ossa dopo la prima pulitura) non si introducono carcasse intere e aggiunge che non si usa alcun lavaggio con ammoniaca. Il procedimento è descritto presso il Food Safety and Inspection Service del Dipartimento dell'Agricoltura statunitense, notando che si usa dagli anni Sessanta e che va indicata come tale sull'etichetta del prodotto. Va detto, però, che negli Stati Uniti l'ammoniaca viene iniettata nella carne di manzo separata meccanicamente, non in quella di pollo, per evitare contaminazioni e proliferazioni batteriche nocive per i consumatori: non viene usata per "lavare" la carne o per imbeverla, come dice invece l'appello.
In altre parole, l'allarme che circola in Rete è del tutto ingiustificato, e più che rivelare segreti sulla produzione degli alimenti mette in evidenza i pregiudizi e le paure inconsce di chi la propaga. La bufala ha successo perchè fa leva sui luoghi comuni: le multinazionali sistematicamente senza scrupoli, i complotti per avvelenarci, la diffidenza verso i cibi ritenuti innaturali, le paure legate alla salute e all'alimentazione.
La foto, invece, è ancora un mistero. Circolava in Rete ben prima del recente post su Tumblr che ha scatenato l'allarme: secondo Tineye.com è in giro almeno da gennaio 2009, quando la pubblicò il blog Xxxicana. E c'è qualcosa di sospetto: la pasta rosa viene versata dentro una scatola di cartone o simile, cosa che non ha molto senso in una produzione alimentare, che richiede contenitori non porosi, e i guanti indossati dagli operatori sono un po' troppo spessi come protezione contro del materiale alimentare. Inoltre è improbabile che la pasta sia materiale denso come la carne ricostituita: se lo fosse, la scatola di cartone non ne reggerebbe il peso, e difficilmente la colata assumerebbe quella forma ricurva nell'uscire dall'ugello. Sembra più che altro una schiuma, forse del tipo usato per proteggere prodotti da imballare o per realizzare blocchi espansi per modellazione. L'importante è che non sia Soylent verde.
La "poltiglia rosa" dei fast food - Wired.it