La formulazione di un rossetto è tra le più complesse di tutto il mondo cosmetico. Tecnicamente, il rossetto è un gel ceroso, formato da cere gelificate con oli, grassi e resine, colorato con pigmenti, che viene colato allo stato fuso in stampi successivamente raffreddati, dove prende la forma stabilita. La parte colorante è composta da pigmenti minerali o di sintesi (in cosmetica ne sono ammessi circa un centinaio, tra le migliaia di coloranti esistenti). Si tratta in pratica di particelle solide finemente macinate. Il colore però può essere dato anche da sostanze di natura minerale, che conferiscono effetti ottici di lucentezza metallica o perlacea. Tutti i pigmenti sono dispersi in oli di origine vegetale, minerale o di sintesi. Oltre agli oli vengono aggiunte sostanze grasse pastose (derivati della lanolina, burro di karitè, burro di cacao e altri grassi) e miscele di cere (di origine animale: cera d’api; vegetale: cera candelilla e carnauba; sintetica o minerale: cera paraffina). E persino resine vegetali, per dare un effetto di brillantezza. Gli oli, il più comune dei quali è quello di ricino, conferiscono lucentezza; le cere servono invece a dare consistenza allo stick e al deposito del sottile strato colorante sulle labbra; le sostanze grasse assicurano morbidezza ed emollienza. In alcuni prodotti recenti a lunga durata sono stati usati anche derivati del silicone perfettamente tollerabili dalla cute. I rossetti infine contengono conservanti (che impediscono la proliferazione batterica), aromi (profumano il rossetto e lo rendono più accettabile, coprendo odori non gradevoli), antiossidanti (evitano l’irrancidimento) e una serie di principi attivi (emollienti e protettivi, anti-radicali liberi, filtri solari) per il mantenimento in buono stato della mucosa delle labbra.