è un po troppo campanilista
Ah beh, se per voi una soletta gommosa che viene da una qualche repubblica ex sovietica e con su scritto "progiutto coto" è uguale al vero cotto nostrano... se preferite il parmesan che sa di catrame al vero Reggiano...
Io sono radicalmente campanilista sul cibo e penso che queste imitazioni a basso prezzo andrebbero boicottate da qualsiasi persona di buon gusto e di buon senso. A comprare le contraffazioni straniere si foraggia questo parassitismo industriale e si stornano profitti da aziende nostrane più responsabili e meritevoli.
era una "zappata" a wolverine...
Abraxas.....TU dài del campanilista a ME? Ahahahahahahah Mìnchia, scusami se te lo dico ma hai una GRAN faccia tosta.....
"Campanilista" sti gran *****, è solo la pura verità. Nel campo agroalimentare (e parlo nello specifico del campo agro-alimentare) siamo fra i migliori del mondo. La mozzarella di bufala campana, le cozze pugliesi, il parmigiano appunto, il prosciutto, il salame di Felino, il panettone, la cassata, il cioccolato (chiaro, in questo gli svizzeri ci battono, ma anche noi ci difendiamo bene), la pasta, i pomodori, gli agrumi siciliani.....sono prodotti di primissima qualità capaci di spaventare qualunque tipo di concorrenza straniera.
appunto era una "zappata", una battuta pungente. per come ti comporti difendi strenuame l'italia da puro campanilista. e non è un male ...
Ah ok, l'avevo presa più seriamente
Comunque, tornando seri e tranquilli, personalmente le mie parole sono semplice espressione di una realtà dei fatti, e non dettate da campanilismo
Tant'è che non ho detto che "nessuno ci batte", ad esempio la Francia in certi campi ci fa una strenua e meritevole concorrenza; io stesso adoro certi formaggi francesi, ad esempio....non bevo mai vino quindi su quello non mi esprimo, ma ho avuto la fortuna di assaggiare una volta dello champagne, e devo dire che merita veramente tanto....i nostri spumanti non arrivano a quel livello.
Il cioccolato svizzero, poi, è certamente imbattibile. Anche il nostro è valido ma non è il migliore del mondo
Resta il fatto però che in tutto quello che riguarda sia i prodotti in sè per sè sia la cucina, facciamo sicuramente parte di un ristretto Olimpo.
Tornando un po' più in topic, è fuori di dubbio che purtroppo ci sono comportamenti irresponsabili che stanno intaccando quelle che prima erano assolute e solidissime garanzie....penso magari al latte alla diossina in Campania a causa dell'inquinamento da rifiuti ed idem in Puglia a causa però dell'inquinamento da fumi industriali.....oppure la spregiudicatezza di certi commercianti che acquistano prodotti a bassissimo costo da Paesi nei quali le regole di qualità sono degli optional, spacciandoli poi per puri prodotti italiani.
Colpa di berlusconi !
tutto quello che capita nell'era del suo Governo diventa azzurro e non è tossico
Giusti i controlli per la nostra incolumità.
La mucca simbolo degli spot dell’azienda di Bologna non esiste? Dopo il caso delle mozzarelle blu italianissime prodotte con latte tedesco, è il caso di chiederselo.
La notizia è di stamattina: in un supermercato di Rivoli, in Piemonte, sono state vendute delle mozzarelle che all’apertura delle confezioni sono diventate blu,
ma non sono le solite marche tedesche travetiste da italiane, il brand è italianissimo, conosciutissimo, e famosissimo. Le due mozzarelle sono state infatti prodotte da Granarolo e sebbene le analisi siano ancora in corso sembra proprio che contengano lo pseudomonas fluorescens, il batterio che colora di azzurro il latticino.
NON E’ QUELLO DELLA LOLA - La procura di Torino che sulle mozzarelle blu conduce da tempo un’inchiesta, si sta già occupando del caso. La novità , inquietante quanto si vuole, è che anche l’azienda italiana, che con la mucca Lola invitava nei suoi spot i consumatori ad avere fiducia sulla qualità e sulla certezza dell’origine del latte utilizzato nei suoi prodotti, acquistasse latte dalla Milchwerk Jager, l’azienda tedesca da dove risultava provenire il latte con cui sono state confezionate le mozzarelle colorate trovate fino ad ora.
CI HANNO INGANNATI? – E adesso anche il Codacons ci vuole veder chiaro: “È inquietante il quadro emerso dall’indagine della Procura di Torino e ci impone un intervento a tutela dei consumatori“. Carlo Rienzi, il presidente dell’associazione dei consumatori, commenta così la notizia e decide di agire denunciando l’azienda alle Procure di Torino e Bologna e alla Corte dei conti per pubblicità ingannevole. “Qualora fosse vera questa circostanza e i prodotti Granarolo non venissero realizzati esclusivamente con materie prime italiane - spiega Rienzi – vi sarebbe un danno non solo per i consumatori, ma anche per l’economia nazionale”. Il presidente infatti ricorda che le pubblicità dell’azienda relative al Latte Alta Qualità, parlano di mucche italiane selezionate, di filiera garantita e controllata e di latte garantito e certificato ogni giorno con controlli più numerosi e approfonditi di quelli di legge“.
QUESTO LATTE SA DI FRODE – L’esposto che il Codacons presenterà alle Procure della Repubblica di Torino e Bologna, dove ha sede la Granarolo, e alla Corte dei Conti dell’Emilia Romagna, chiederà di chiarire se una eventuale pubblicizzazione come italiani di prodotti realizzati anche con materie prime straniere, possa configurare possibili reati come frode in commercio o truffa aggravata e di avviare un’indagine per accertare possibili danni all’erario connessi alle export e al discredito per il made in Italy. Anche il presidente della Coldiretti Sergio Marini oggi aveva chiesto chiarezza sull’accaduto: per l’associazione “oltre ad ingannare i consumatori, si tratta di una concorrenza sleale nei confronti dei produttori che utilizzano esclusivamente latte fresco, perchè per produrre un chilo di mozzarella tarocca occorrono 900 grammi di cagliata dal costo di meno di 3 euro al chilo, mentre il prezzo al pubblico di un chilo di mozzarella vaccina di qualità non può essere inferiore ai 6-7 euro al chilo“. Vatti a fidare.
(ANSA)
Altro che la Lola: Codacons denuncia Granarolo per pubblicità truffa