(ho messo qui perchè è una cosa di attualità secondo me )
FONTE
In Svezia se ne parlava da mesi ed ora è realtà.
(Vi ho anche trovato un giornale italiano che ne parla ma come sono brava!!! )
FEDERICO GUERRINI Il Partito Pirata svedese lancia il primo provider “pirata”, un servizio di connessione a Internet studiato appositamente per consentire a chi lo utilizza il più completo anonimato, sempre nei limiti di quanto consentito dalla Rete dove, è bene ricordarlo, è quasi impossibile non lasciare alcuna traccia dei propri comportamenti.
Quelli del PiratePartiet fanno comunque sul serio e il loro lavoro è facilitato dalla particolare attenzione che esiste in Svezia verso il tema delle libertà digitali: anche se è generalmente combattuto dalle autorità, il partito riscuote molto successo fra la popolazione, tanto da aver portato nelle ultime elezioni i propri rappresentanti al Parlamento Europeo.
Le motivazioni che hanno portato i creatori del celebre sito di condivisione di file The Pirate Bay a lanciarsi in questa nuova avventura, sono semplici: “quando vedi che qualcosa è rotto, pensi a come metterci una pezza – afferma uno dei membri del partito pirata, Gustav Nipe - È con questo principio in mente, che stiamo lanciando un provider. È un modo per contrastare la società del Grande Fratello”.
Il nuovo provider si chiamerà Pirate Isp, e sul piano tecnico sarà gestito dalla società svedese ViaEuropa, già fornitrice del servizio Ipredator, una rete private virtuale che consente connessioni criptate.
Il servizio sarà attivo in tutta la Svezia per la fine dell’estate, una prima fase di sperimentazione è già in corso nella città di Lund, a sud del Paese e punta a offrire connessioni di ottima qualità, disponibili in diversi tagli da 10, 100 o 1000 Megabit.
La differenza fondamentale fra il servizio offerto da Pirate Isp rispetto a quello di altri provider, è nell’assoluta assenza di qualsiasi registro delle connessioni degli utenti.
Questo potrebbe rivelarsi un problema per l’autorità giudiziaria, che in caso di indagini telematiche è solita basarsi sui dati forniti dagli Isp, ma la cosa non sembra preoccupare Nipe e soci, per i quali il diritto alla privacy e all’anonimato viene prima di qualsiasi altra cosa.
Non la pensa così ovviamente Henrik Pontén, celebre giurista dello Svenska Antipiratbyrån, la principale organizzazione di “cacciatori di pirati”, secondo il quale “quando la polizia busserà alla porta, l’Isp pirata dovrà fornire i dati, come tutti gli altri”. Già, ma se i dati non esistono?