l'ora di religione potrebbe essere interessante quando non è catechismo, cosa che accade invece in molte scuole. e il catechismo lo si fa in chiesa, non a scuola.
finchè è cosi è giusto che quell'ora sia di fan*****smo e non venga contata ai fini dei crediti.
chi la fa bene per lui, ma non si può penalizzare chi non frequenta quell'ora perchè non è cattolico.
Quando (era nell'era Cenozoica,se non erro) facevo la scuola media,ricordo che la professoressa di Religione arrivava in classe e passava un'ora non facendo assolutamente nulla,non tentava neanche di spiegare o di leggere qualcosa...aveva sempre un sorrisino imbarazzato,dall'inizio alla fine,come se si rendesse conto di rubare lo stipendio e se ne vergognasse....si annoiava cosi tanto,che non appena captava un discorso in aula (sesso,calcio,sesso,copiare,sesso) ci si intrometteva,ma non per farne scaturire un discorso costruttivo per tutta la classe,ma solo per spettegolare e perdere tempo...
Una vergogna assurda...
Che ne pensate? per me è l'ennesima boiata di sto governo...LA Religione contribuirà alla determinazione del credito scolastico. Ne dà notizia lo stesso ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che dichiara: il "Consiglio di Stato accoglie le nostre posizioni". Il ministro "accoglie con soddisfazione la notizia", in quanto i giudici amministrativi ribaltano la sentenza del Tar Lazio che la scorsa estate bloccò le ordinanze emanate dall'ex ministro, Giuseppe Fioroni, nelle quali si afferma che anche la Religione cattolica contribuisce alla dote in punti che i ragazzi raccolgono nell'ultimo triennio in vista della maturità.
Il Consiglio di stato "ha riconosciuto la legittimità - continua viale Trastevere - delle ordinanze nelle quali si stabiliva che ai fini dell'attribuzione del credito scolastico, determinato dalla media dei voti riportata dall'alunno, occorreva tener conto anche del giudizio espresso dal docente di religione". Il perché è presto detto. "Il Consiglio di Stato infatti ha stabilito che, nel caso l'alunno scelga di avvalersi di questo insegnamento, la materia diventa per lo studente obbligatoria e concorre quindi all'attribuzione del credito scolastico".
Con la sentenza numero 7076 dello scorso mese di agosto il Tar Lazio accolse i ricorsi presentati, a partire dal 2007, da alcuni studenti, supportati da diverse associazioni laiche e di confessioni religiose non cattoliche, che chiedevano appunto l'annullamento delle ordinanze ministeriali firmate da Fioroni e adottate durante gli esami di Stato del 2007 e 2008. In quell'occasione manifestò il suo dissenso la parlamentare del Pd, Paola Binetti, che adesso si prende la sua rivincita. Cosa accadrà adesso?
L'anno scolastico è agli sgoccioli e, durante gli scrutini, i Consigli di classe dovranno attribuire il credito scolastico (8 punti per la terza, 8 per la quarta e 9 per la quinta) in vista degli esami di stato. Secondo quanto comunicato dal ministero, il giudizio dei prof di Religione dovrebbe concorrere alla determinazione del credito, ma solo per chi si avvale di questo insegnamento. Coloro che non seguono le lezioni di religione, ovviamente, non avranno né giudizio né credito. Sarà nei prossimi giorni lo stesso ministero a chiarire le modalità di applicazione del provvedimento.
Fonte: La Repubblica
non per cosa, ma chi non si avvale come dovrebbe recuperare questo punteggio dato dalla religione? Così di fatto obbligano a frequentare anche i non credenti o gli appartenenti ad altre religioni
grandissima *******ta. i preti ce l'hanno messa nel culo (letteralmente, questa volta).
spero che a questo punto le lezioni di IRC (si, insegnamento religione cattolica, ossia catechismo fatto a scuola; non lezione generale di religioni come potrebbe invece essere) venga boicottata molto molto di più dagli studenti.
che sia per dare un motivo di esistere ai prof di irc che pur non essendo necessariamente laureati in teologia guadagnano quanto un prof di greco o matematica che si è fatto le ossa sui libri per anni?
Ma che cretinata...
La sentenza Tar del Lazio n°7076/2009 del 17 luglio AFFERMA che
"Un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale,non può assolutamente essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico"
Il TAR contro l’ora di religione. L’arringa difensiva di Pietro De Marco Settimo Cielo - Blog - L'espresso
Cmq questo accade sempre per il solito motivo.
L'Italia è piena di sedicenti Cattolici che in realtà sono non credenti.
Ma se ne fottono di sbattezzarsi 'che tanto non serve a niente.
Infatti. Non serve proprio a niente.
Poi però che non rompano i maroni eh .
Cmq credo si possa unire a questo:
Fuoriditesta - il tar del lazio abolisce i punti di credito per religione
Ultima modifica di RudeMood; 11/5/2010 alle 0:39
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah