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Vesuvio : Attesa un’eruzione come quella che distrusse Pompei

  1. #91
    Pesciolino nell'acquario. Half shadow
    Uomo 35 anni
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    O magari quando c'è stata la fondazione di determinati centri non si sapeva nemmeno che il Vesuvio fosse un vulcano
    Molto probabile.

    Per questo io non giudico.


  2. #92
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    No, il rischio c'è.
    Dire che non ci sono piani e che stanno lì ad aspettare la morte come i fessi o peggio ancora che è gente che se lo merita perchè ha costruito lì, quello proprio no.
    C'è gente che CONTINUA a costruire lì

    Ma vabbè. Il Vesuvio potrebbe anche essersi addormentato per sempre, per quanto ne sappiamo, no?

  3. #93
    Dovahkiin
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    C'è gente che CONTINUA a costruire lì

    Ma vabbè. Il Vesuvio potrebbe anche essersi addormentato per sempre, per quanto ne sappiamo, no?
    Si tratta pur sempre di 18 comuni, è ovvio che si continui a costruire. Detto questo, una volta si costruiva fino praticamente alla bocca del vulcano, ad oggi tutti i fianchi sono pressocchè totalmente liberi.

    Inoltre se si vuole combattere la costruzione "abusiva" (suppongo che tu ti riferisca a quella) si dovrebbe prima combattere l'abusivismo, cosa che nel Paese del condono e degli scudi fiscali non è certamente all'ordine del giorno.

  4. #94
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Si tratta pur sempre di 18 comuni, è ovvio che si continui a costruire. Detto questo, una volta si costruiva fino praticamente alla bocca del vulcano, ad oggi tutti i fianchi sono pressocchè totalmente liberi.

    Inoltre se si vuole combattere la costruzione "abusiva" (suppongo che tu ti riferisca a quella) si dovrebbe prima combattere l'abusivismo, cosa che nel Paese del condono e degli scudi fiscali non è certamente all'ordine del giorno.
    Non mi riferisco solo agli abusi.
    Mi riferisco anche a quello che ho detto qualche post fa, e che hai accuratamente evitato.

    E cmq il fatto che ci siano 18 comuni non è un buon motivo per continuare a costruire E non lo è nemmeno il fatto che prima si costruiva fin sopra il cratere e oggi no (il che mi sembra inesatto).

  5. #95
    Dovahkiin
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    Le eruzioni vulcaniche si possono prevedere dall'andamento delle scosse sismiche.
    Di solito prima di uneruzione c'è attività.

    Questo renderebbe le cose ancora più difficili perchè potrebbero crollare le case non permettendo così alle persone di 'scappare'.


    Cioè.. rendetevi un attimo conto...
    Chi Ha Paura del Vulcano? // Current


    Hely: tempo fa lo stato offrì 30000 euro alle famiglie che abitano nella zona rossa per incentivarle a spostarsi.

    30mila euro sono pochissimi, è vero. Però anzichè pensare di andare via,
    c'è gente che continua a costruire.
    Non proverò certo pietà per loro !
    Questo è l'unico tuo post che non abbia letto in questa discussione dato che nella discussione non ero entrato.
    Cosa dovrebbe dimostrare? Quel link dice una cosa e la Protezione Civile un'altra, perchè dovrei credere più a un servizio della National Geographic che a un'entità statale che si appoggia a istituti riconosciuti a livello mondiale?

    (tra l'altro, cito dal tuo link
    A quanto pare "un vulcano è piu' prevedibile di un terremoto, che è accidentale, subitaneo - spiega Giovanni Gregori del CNR - Un vulcano non esplode da un giorno all'altro, ci sono segnali con diversi mesi di anticipo. La difficolta' sta nel saperli leggere, codificare".)

    Perchè, se io sto seguendo corsi di formazione appropriati e ne vengono continuamente (ora più che mai) costituiti di nuovi per formare operatori istruiti in materia, devo credere che i piani siano poco adeguati o addirittura datati?

    Secondariamente, mi riferivo alla storia dei 18 comuni perchè mi pare OVVIO che in agglomerati così grossi e numerosi si continui a costruire. Inoltre, dato che pare che tu sia informata... Come sarà l'eruzione? Tutti i comuni verranno distrutti? In parte? Per versanti? In che modo? Secondo quale distribuzione frequentistica? No, perchè c'è gente che un'eruzione la immagina come una bomba atomica, senza sapere che non è affatto detto che la distruzione coinvolga in maniera uguale e totale tutti i comuni. Il rischio maggiore sono e restano i gas tossici, non la lava e nemmeno i lapilli.

    Inoltre, come ripeto, il piano di evacuazione prevede lo spostamento e la ricostruzione dei comuni, uno per regione, prima dell'eruzione, per tutto il tempo dell'emergenza e, se necessario, per un tempo più lungo.

    Quello che mi domando è: se delle persone hanno in un determinato posto la propria vita, i propri affetti e le proprie radici e non se ne vogliono andare, chi è lo Stato per obbligari ad andarsene in vista di un pericolo sì catastrofico, ma che potrebbe addirittura non verificarsi mai o verificarsi tra decenni o secoli? (L'eruzione del 1600 e rotti avvenne dopo 5 secoli di quiescenza)

    Per chi volesse informarsi correttamente: Vesuvio - Protezionecivile.it

  6. #96
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Questo è l'unico tuo post che non abbia letto in questa discussione dato che nella discussione non ero entrato.
    Cosa dovrebbe dimostrare? Quel link dice una cosa e la Protezione Civile un'altra, perchè dovrei credere più a un servizio della National Geographic che a un'entità statale che si appoggia a istituti riconosciuti a livello mondiale?

    (tra l'altro, cito dal tuo link
    A quanto pare "un vulcano è piu' prevedibile di un terremoto, che è accidentale, subitaneo - spiega Giovanni Gregori del CNR - Un vulcano non esplode da un giorno all'altro, ci sono segnali con diversi mesi di anticipo. La difficolta' sta nel saperli leggere, codificare".)

    Perchè, se io sto seguendo corsi di formazione appropriati e ne vengono continuamente (ora più che mai) costituiti di nuovi per formare operatori istruiti in materia, devo credere che i piani siano poco adeguati o addirittura datati?
    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Secondariamente, mi riferivo alla storia dei 18 comuni perchè mi pare OVVIO che in agglomerati così grossi e numerosi si continui a costruire. Inoltre, dato che pare che tu sia informata... Come sarà l'eruzione? Tutti i comuni verranno distrutti? In parte? Per versanti? In che modo? Secondo quale distribuzione frequentistica? No, perchè c'è gente che un'eruzione la immagina come una bomba atomica, senza sapere che non è affatto detto che la distruzione coinvolga in maniera uguale e totale tutti i comuni. Il rischio maggiore sono e restano i gas tossici, non la lava e nemmeno i lapilli.



    Allora... Intanto quando ho detto che avevi accuratamente evitato di rispondere ... mi riferivo all'Ospedale del Mare
    (Avere operatori che ne sanno una piu del diavolo e che devono
    'lavorare' fianco a fianco con cittadini che non ne sanno un emerito *****, secondo me non serve a niente)

    Per quanto ne so, visto che l'ultima eruzione c'è stata molto tempo fa, è possibile che si sia creato una specie di tappo, e quindi se dovesse eruttare, sì, scoppierebbe. Ci sarebbe una eruzione pliniana.
    La lava raggiungerebbe la valle in 5 minuti. E non so in quanto tempo potrebbe coprire l'area circostante, e non so nemmeno se tutte le costruzioni che ci sono oggi, diversamente da ieri suppongo, riuscirebbero a rallentare il corso della lava. Probabilmente la lava non è il pericolo maggiore. Ma non è certo da sottovalutare..Anche se cmq la lava sarebbe quella che colpirebbe le aree più vicine al Vesuvio...Diversamente dalle nubi piroclastiche che potrebbero arrivare anche più lontano, col vento a favore.

    E' chiaro che i comuni non verrebbero colpiti tutti alla stessa maniera.
    E non ho mai detto che sarebbe il caso di evacuare l'intera Campania.
    Vedo solo che c'è molto menefreghismo

    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Inoltre, come ripeto, il piano di evacuazione prevede lo spostamento e la ricostruzione dei comuni, uno per regione, prima dell'eruzione, per tutto il tempo dell'emergenza e ,se necessario, per un tempo più lungo.

    Secondo me aspettare il momento del pericolo per fare operazioni del genere è inutile. Se bisogna fare questa manovra, secondo me sarebbe il caso di iniziare. Anzi. Avrebbero già dovuto iniziare ^^
    Quote Originariamente inviata da Cyrano de Bergerac Visualizza il messaggio
    Quello che mi domando è: se delle persone hanno in un determinato posto la propria vita, i propri affetti e le proprie radici e non se ne vogliono andare, chi è lo Stato per obbligari ad andarsene in vista di un pericolo sì catastrofico, ma che potrebbe addirittura non verificarsi mai o verificarsi tra decenni o secoli? (L'eruzione del 1600 e rotti avvenne dopo 5 secoli di quiescenza)

    Lo Stato non può obbligare nessuno.
    Semplicemente mi fanno un po' ridere le persone che mentre si piangono addosso, si giustificano dicendo che quella è la loro terra e non vogliono lasciarla.

    Il fatto che tra un'eruzione e l'altra potrebbero anche passare 3 secoli non giustifica, secondo me, il voler costruire e abitare in una zona che potrebbe essere rischiosa.

    Se io non voglio l'energia nucleare è perchè mi preoccupano le scorie che verrebbero infilate sotto terra rimanendoci anche per millenni.
    E io non ci sarò. Però, se permetti, un minimo di preoccupazione per le generazioni che verranno, ce l'ho. Più che di preoccupazione parlerei di conservazionismo.

    A me questo ragionamento qua non piace mica :
    "Tanto potrebbe non eruttare mai".
    Essì. Ma potrebbe eruttare anche fra 50 giorni.
    SE TI VUOI SALVARE IL CULO inizia a sloggiare.
    Se no non cagare il ***** e non cagare il ***** quando io dico "Sono ***** tuoi, sbrigatela".

    Il punto è solo questo

  7. #97
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Io l'Ospedale del mare non so manco cosa sia, per questo ho glissato lol.

    L'ultima eruzione, in tempi gelogici, non è stata molto tempo fa, anzi.
    E' vero che s'è creato un tappo ma è altrettanto vero che non è detto che ci sia un'eruzione di tipo Pliniano. Il tappo, nelle eruzioni del Vesuvio, s'è sempre formato (e questo per la natura stessa dei vulcani, i tappi si formano in tutti i vulcani dalla lava fortemente acida); fatto sta che non è detto che il tappo debba necessariamente innescare un'esplosione, esso potrebbe benissimamente sgretolarsi o venire eroso, o venire espulso senza causare un'esplosione del camino magmatico.

    Poi parli del menefreghismo. Ma se non è detto che tutta la zona sia colpita in egual maniera, per quale motivo bisogna evacuarla tutta?
    E' socialmente è razionalmente illogico spostare più di 500mila persone per un evento che potrebbe non capitare mai o potrebbe colpire solo di striscio determinate zone.
    Ma come ricordi tu, potrebbe anche essere molto violento. E in tal caso c'è l'evacuazione, con le già approntate zone site nelle altre regioni italiane in cui aggregare gli evacuati.
    L'unico problema del piano è l'informazione.
    Ed è per questo che stanno venendo formati via via sempre più operatori.
    Non so se lo sai, ma all'Aquila gli operatori di Protezione Civile preparati per le emergenze sismiche hanno salvato più di una vita.
    E inoltre i piani sono su internet (linkati) e ci sono con cadenza mensile incontri di aggiornamento e esplicazione per la popolazione (giusto venerdì scorso ero a Torre).

    Io poi non vedo perchè tu consideri il restare come menefreghismo.
    Se ti dicessero "Ehi, qui potrebbe scoppiare tutto ma magari potrebbe non succedere nulla. Se te ne vai lasciando la tua casa ti darò 30mila euro per comprarne una altrove. Altrimenti nella peggiore delle ipotesi un mesetto prima dovrai sloggiare." tu probabilmente te ne andresti, e forse pure io, ma voler restare dove si è vissuti da sempre dove un rischio reale c'è ma è monitorato scrupolosamente mi sembra perlomeno comprensibile e condivisibile.

    Anche perchè altrimenti dovremmo evacuare e ricostruire tutti i paesini situati in zone idrogeologicamente instabili... Un terremoto è più rischioso di un'eruzione

    Quanti ce ne saranno di Paesi siti in zone così?
    Centinaia? Migliaia? Decine di migliai?
    L'organizzazione deve scontrarsi con la presenza e la radicazione dei nuclei abitati, e deve essere elastica e allo stesso tempo capillare. Le soluzioni drastiche non sono quasi mai le migliori.

  8. #98
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Piaciuto: 1043 volte

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    Cyruzzo, non ho detto che domani devono sfollare 500 mila persone.
    Ho detto che nel corso degli anni avrebbero dovuto ingegnarsi per non far crescere la zona in termini di popolazione. (Vedi conservazionismo di cui sopra)

    L'Ospedale del Mare è... un ospedale.. che sta in costruzione.
    Ecco perchè ti ho chiesto a che punto sta...
    Non so se è terminato o bloccato...
    Sta al limite tra la zona rossa e gialla ...

    L'OSPEDALE !!!

  9. #99
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Cyruzzo, non ho detto che domani devono sfollare 500 mila persone.
    Ho detto che nel corso degli anni avrebbero dovuto ingegnarsi per non far crescere la zona in termini di popolazione. (Vedi conservazionismo di cui sopra)

    L'Ospedale del Mare è... un ospedale.. che sta in costruzione.
    Ecco perchè ti ho chiesto a che punto sta...
    Non so se è terminato o bloccato...
    Sta al limite tra la zona rossa e gialla ...

    L'OSPEDALE !!!
    Sì ma che lo Stato non può impedire la costruzione se non in zone dove è abusivo farlo.
    Sarebbe dovuto essere un interesse della comunità quello di attuare tale politica, ma questo interesse nella comunità stessa non mi pare ravvisabile.

  10. #100
    colibrì
    Utente cancellato

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    ad ogni modo credo che la cosa più saggia sarebbe impedire la costruzione e l'abuso edilizio in quelle zone e pian piano spostare più gente possibile da quelle zone cercado di spiegare che è per la loro sicurezza. Comunque parlo teoricamente perchè non conosco molto quelle zone e probabilmente mi sfuggono delle importanti sfumature

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