Ieri sera ho visto un documentario su History Channel.
Parlava del Vesuvio e della sua storia. La prima grande eruzione ci fu nell'età del bronzo. La seconda è quella che conosciamo tutti : Pompei. Quegli studiosi statunitensi non si spiegano come abbiano potuto, negli anni, urbanizzare in manierà così densa e vasta la zona ai piedi del vulcano.
Si è parlato di un piano di emergenza:
sembrerebbe che i vulcanologi possano predire un'eruzione con una settimana di anticipo.
Non ne conoscerebbero però la potenza.
Gli abitanti potrebbero allontanarsi con l'auto, con i traghetti o con i treni che verrebbero messi a disposizione.
Nel documentrio hanno fatto presente la situazione delle autostrade di Napoli: ci sono molti cavalcavia.
Visto che un'eruzione è preceduta da scosse sismiche di gradi 3-5 , molto probabilmente i ponti delle autostrade crollerebbero prima che gli abitanti possano allontanarsi.Come crollerebbero le abitazioniche, come hanno sottolineato gli studiosi statunitensi, sono state costruite senza rispettare le norme antisismiche.
Solo un decimo degli abitanti della "zona rossa" hanno deciso di usufruire del bonus di 30.000 euro che era stato offerto loro per evacuare la zona più a rischio.
E' anche risaputo che il Vesuvio è meta di turismo.
Quante persone hanno costruito una villa sulle pendici del vulcano?
Mi chiedo: è un comportamento di rassegnazione o di pura ignoranza/menefreghismo?
Nel resto del mondo pare non ci siano altre zone ad alto rischio così densamente abitate.>>
Abbiamo da poco vissuto il terremoto di L'Aquila.
Un'eruzione del Vesuvio farebbe molti più danni. Non sarebbe sufficiente uscire dalle case, dormire in macchina. La lava e le nubi piroclastiche distruggono qualsiasi cosa incontrino sulloro percorso.
Sinceramente, se fossi napoletana o di una zona nei paraggi del Vesuvio mi cacherei sotto e me ne andrei il più presto possibile.
Visto che un po' sono anche gli abitanti a non curarsi del pericolo, vorrei fare una considerazione un po' più "venale":
nel caso di una eruzione vulcanica, che fine farebbero i rifiuti tossici che si trovano nelle aree che sarebbero colpite?