"Napoletani piagnoni": muore bimba
Malasanità a Ravenna, indagati 2 medici
Una bimba di tre anni è morta all'ospedale di Ravenna dopo che, alcuni giorni prima, i medici le avevano diagnosticato una banale tonsillite. Secondo quanto riporta il quotidiano "Il Mattino", alle insistenze dei genitori, un dipendente della clinica avrebbe risposto: "Eccoli, i soliti napoletani piagnoni...". La situazione è poi peggiorata, fino al nuovo ricovero e il decesso. Indagati due medici. Sul corpo della bimba verrà effettuata l'autopsia.
Figlia di una coppia originaria di Afragola, in provincia di Napoli, la piccola, Luigia Lanzano, era stata portata al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Croci in seguito a un malore. Inizialmente le è stata diagnosticata una banale infezione alla gola, poi le sue condizioni si sono aggravate improvvisamente, fino alla tragedia. Una morte sospetta, su cui, dopo l'esposto presentato dai geniori della bimba, le autorità sanitarie hanno deciso di far luce. Il Pm Monica Gargiulo ha disposto l'autopsia sul corpo di Luigia per chiarire le cause del decesso e stabilire le eventuali responsabilità dei sanitari che l'hanno assistita. Per il caso di sospetta malasanità sono già stati indagati due medici: la pediatra che ha assistito la bimba e un medico del pronto soccorso.
Il sospetto è che la bambina di soli tre anni non sia stata assistita correttamente e che le sue condizioni siano state sottovalutate dal personale medico. Preoccupati per le condizioni della figlia, i genitori della bimba, hanno raccontato infatti di aver insistito per avere maggiore assistenza, ottenendo in cambio soltanto una battuta di pessimo gusto da un inserviente. "Eccoli, i soliti napoletani piagnoni...", avrebbe detto loro un dipendente dell'ospedale. Poi le condizioni della piccola sono precipitate e la bimba è stata trasferita in rianimazione, dove è morta per arresto cardiaco.
I responsabili dell'ospedale hanno respinto al mittente le accuse dei genitori della bimba, affermando che il caso è stato affrontato ''con il massimo scrupolo'' e che la piccola era giunta già in condizioni disperate. Quanto all'espressione ''napoletani piagnoni'', gli stessi dirigenti hanno detto di "non poter credere ad una simile circostanza" e che tutto il personale è rimasto invece molto colpito dall'accaduto.
''Sono state sentite tutte le persone che sono venute a contatto con i genitori e nessuna ha riferito dell'episodio - ha spiegato il direttore dell'ospedale, Andrea Neri -. Voglio andare fino in fondo in questa cosa, ma se fosse accaduta chiedo scusa perché farebbe parte di una cultura che non ci appartiene". "L'evento ha scosso e amareggiato tutti: ho passato l'intera domenica ad ascoltare chi ha visitato la bimba e ho fatto già avere una relazione al magistrato. La bambina già il 26 gennaio scorso era arrivata da noi: in quel caso era stata dimessa in buone condizioni con una semplice sindrome gastrointestinale. Sabato è stata accompagnata verso le 18,35 sotto shock, già in evidenti difficoltà respiratorie. Era fredda e cianotica, abbiamo chiesto pediatra e rianimatore".
Sindaco di Afragola: "La stupidità umana è infinita"
"La morte della piccola Luigia mi tocca profondamente ed esprimo alla famiglia il mio sentito cordoglio. Certo, se quanto affermato dai genitori della piccola dovesse trovare riscontro ci troveremmo di fronte ad un ulteriore caso di malasanità e, francamente, diventa difficile ipotizzare un possibile conforto per chi ha perso una figlia di 3 anni senza sapere neanche perché". Così il senatore Vincenzo Nespoli, sindaco di Afragola, provincia di Napoli, commenta la vicenda. Rispetto alla frase razzista rivolta ai genitori, Nespoli ha aggiunto: "Come diceva Albert Einstein due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo all'universo ho ancora dei dubbi
A voi i commenti su tutta la vicenda... Io preferisco un NO COMMENT, perchè le mie parole potrebbero essere troppo cattive