Sono entrambe delle auto, e hanno entrambe motore e trasmissione che DI BASE funzionano allo stesso modo, ma ci sono stati dei "ritocchi", se così li si può chiamare......"cambiare sistema economico" significa invece passare da un'auto ad un motoscafo......
Ed è per quello che io dico che a mio modo di vedere le cose gli unici sistemi economici VERI E COMPLETI sono capitalismo e comunismo.....tutto il resto sono derivati dall'uno o dall'altro, ritocchi appunto
Di uguale le 2 golf hanno solo il nome, che per romanticismo s'è voluto replicare nei lustri, ma sono completamente diverse.
La vera differenza fra capitalismo e socialismo è proprio l'attenzione per il sociale, che in certi paesi differenti dall'Italia c'è e qui no.
Poi, ripeto, puoi giocare come vuoi con i nomi... quel che conta è la sostanza delle cose. In danimarca se un bambino ha un dente cariato lo stato provvede a farglielo curare. In Italia no. In Danimarca a 18 anni i ragazzi sono tutti fuori di casa e riescono a sistemarsi in modo indipendente e a condurre una vita autonoma. In Italia è impossibile.
Se tu credi che siano due modelli socio-economici uguali, che ti devo dire... secondo me non è così.
(Spostato qua che è meglio)
Io non penso che tu sia nel torto, e in realtà neanche io.....mi spiego:
secondo me la differenza di vedute che abbiamo in questo caso è dovuta semplicemente ad una differente interpretazione che diamo alla frase "cambiare sistema economico"......io la vedo come un qualcosa di ampio e radicale, che andrebbe a DEMOLIRE il sistema attuale e a rimpiazzarlo con uno MOLTO DIVERSO NELLA SUA GLOBALITA'.......ed è seguendo questo tipo di interpretazione che ribadisco che partendo da come stiamo ora, cambiare sistema economico significherebbe abolire il libero mercato e passare al comunismo (non sto esprimendo giudizi di valore ora, sia chiaro);
tu invece applichi questa frase anche a quelli che io invece chiamo "ritocchi".....che pure possono essere ritocchi importanti, eh, ma che comunque si incastonano in una struttura di stampo sempre e comunque capitalistico e non comunista o socialista.
La differenza fra capitalismo e socialismo di certo non è solo quella che dici tu nel socialismo VERO, che grazie al cielo manco i socialisti ormai tentano più di applicare, ci sono cambiamenti RADICALI nel modo di concepire e di mandare avanti la società e l'economia, rispetto al capitalismo.....l'attenzione alle politiche sociali (distorta o meno che sia) è solo una delle tante facce.
La Danimarca è effettivamente probabile che abbia ottime politiche sociali......e ti basta questo per dire che è un Paese socialista? Direi proprio di no.....è semplicemente un Paese liberale che è riuscita a creare un equilibrio socio-economico tale da potersi permettere politiche sociali di ampio respiro....ma sempre liberale è
"Cambiare sistema" significherebbe invece, a mio parere, operare una rifondazione COMPLETA passando ad un metodo del tutto diverso.....e converrai con me che l'unico sistema DEL TUTTO DIVERSO dal capitalismo è il socialismo reale
Ti rispondo adesso che non ho avuto tempo prima.
Io credo che certe scelte economiche, al di là dell'aspetto sociale, che mirino maggiormente all'interesse collettivo piuttosto che a quello individuale, siano votate più a una proiezione socialista che non liberalista del sistema.
Ti faccio un esempio: produrre in proprio la corrente elettrica per il tramite di specchi posti sul tetto della propria abitazione, è antieconomico rispetto a produrla in una mega-centrale. Se quindi lo stato dà dei contributi a chi produce la corrente in proprio (come avviene in Italia tutt'ora) per rendere ciò più conveniente, questa è una politica economica tutt'altro che liberalista.
Oppure se con meccanismi analoghi si impedisce la produzione di qualche bene all'estero piuttosto che nel proprio paese, pur essendo quest'ultima evenienza meno vantaggiosa per l'industriale di turno.
Quindi mi sembra un po' presuntuoso dire che l'attuale sistema è liberalista (o liberista...) e un po' da miopi affermare che è vincente o quanto meno il migliore...
Comunque credo che sarebbe salutare svincolare la propria visione del sistema economico da una combinazione lineare di socialismo-liberalismo.
Cercherei una terza dimensione dove l'interesse del singolo e quello della collettività coincidono, ponendo tale vincolo come definizione della stessa .
Il sistema usato oggi in Occidente è liberalista proprio perchè da una parte pone (o cerca di porre, va bè.....parliamo di Paesi migliori del nostro....) attenzione ai problemi sociali con una politica adeguata e sostenibile, pur mantenendo come nodo focale l'incentivazione all'iniziativa imprenditoriale privata, permettendo anche l'eventuale delocalizzazione (la FIAT stessa oggi ha delocalizzato molto e non mi pare le sia stato impedito ), l'importazione o l'esportazione libera (salvo casi di emergenza sanitaria o simili, ovviamente).
Con l'ultima frase ti sei messo sulla mia stessa lunghezza d'onda.....dovremmo inventarne uno da zero, perchè OGGI COME OGGI i due grandi blocchi che si possono definire REALMENTE contrapposto sono appunto socialismo e liberalismo
Io te l'ho data una definizione del mio ipotetico sistema economico, non credo che sia un'utopia e credo che in un futuro più o meno prossimo sia realizzabile: far coincidere gli interessi collettivi con quelli personali.
Che poi un tale ipotetico sistema riprenda delle realtà proprie di quelli che li hanno preceduti è normale che sia... il contrario significherebbe rinnegare la nostra storia.
Riguardo al liberalismo/liberismo, conoscendomi, sai bene che cos'è che mi rende sicuro della sua crisi inevitabile: l'essere legato al consumismo. La progressione geometrica con cui i consumi devono aumentare (un raddoppio ogni 10 anni) per non mandarlo in crisi, rende matematicamente impossibile, per mancanza di risorse disponibili, che possa vivere a lungo.